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La stessa vita in una comune rappresentava un esperimento utopico «che coinvolgeva l'esperienza nella sua globalità, compreso lo stile di vita e il vivere all'interno di ciò che il teorico anarchico [[Murray Bookchin]] definisce un "gruppo di affinità"», ma che soprattutto tentava in concreto di «colmare il divario fra teoria e prassi, un risultato raramente conseguito nella storia del pensiero e dei movimenti anarchici». | La stessa vita in una comune rappresentava un esperimento utopico «che coinvolgeva l'esperienza nella sua globalità, compreso lo stile di vita e il vivere all'interno di ciò che il teorico anarchico [[Murray Bookchin]] definisce un "gruppo di affinità"», ma che soprattutto tentava in concreto di «colmare il divario fra teoria e prassi, un risultato raramente conseguito nella storia del pensiero e dei movimenti anarchici». | ||
== Etica del DIY == | == Etica del ''DIY'' == | ||
[[Image:Diy.png|left|170 px|thumb|[[Do It Yourself]]]] | [[Image:Diy.png|left|170 px|thumb|''[[Do It Yourself]]'']] | ||
{{vedi|Do It Yourself}} | {{vedi|''Do It Yourself''}} | ||
Molti gruppi anarcho punk sono stati promotori di quella che è stata definita «[[etica]] del DIY | Molti gruppi anarcho punk sono stati promotori di quella che è stata definita «[[etica]] del ''DIY''», ossia del ''[[Do It Yourself]]'' (traduzione letterale: "fattelo da solo"). Un famoso slogan anarcho-punk difatti recita: ''DIY not EMI''; questa vuole essere una presa di posizione consapevole contro le major della distribuzione musicale. Molte delle prime band anarcho-punk sono state edite dalla ''Crass Records'', casa discografica di autoproduzione dei ''[[Crass]]''. Questa etica del ''DIY'' fu una chiara presa di posizione [[anti-capitalismo|anticapitalista]], che voleva proporre la cultura ''[[Punk]]'' ed i suoi prodotti non come l'ennesima merce da vendere sugli scaffali dei supermercati di tutto il mondo. Dall'autoproduzione dei dischi l'etica del ''DIY'' si è poi espansa per abbracciare sempre più aspetti della vita quotidiana e della commercializzazione. Un altro aspetto importante del ''DIY'' fu la produzione e distribuzione di fanzine, ossia giornali autoprodotti che cercavano di diffondere notizie e idee della scena punk. <ref>In [[Italia]] una delle prime esperienze di autoproduzione con le ''fanzine'' fu ''[[OASK?!]]'' degli ''[[Indiani metropolitani]]'' ([[1977]]); questi ultimi erano i «fricchettoni» e rappresentavano il primo movimento ''[[Punk]]'' italiano, che in comune al ''[[Punk]]'' inglese, nato nello stesso periodo, aveva l'impostazione [[nichilismo|nichilista]], ma era un movimento libertario sorto come politico-ideologico, a differenza di quello inglese che prendeva le mosse semplicemente dalla cultura rock.</ref> | ||
== Contrasti tra Anarcho punk e Street punk == | == Contrasti tra Anarcho punk e Street punk == |