Musica: differenze tra le versioni

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[[File:Radio Libertaire 10 ans Léo Ferré 3.jpg|250 px|thumb|Léo Ferré]]
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[[Image:Nietzsche.jpg|thumb|left|160 px|[[Friedrich Nietzsche]]]]
[[Image:Nietzsche.jpg|thumb|left|160 px|[[Friedrich Nietzsche]]]]
Nella storia dell'umanità la musica ha assunto un ruolo determinante e spesso ha accompagnato l'uomo \ la donna nelle sue lotte di emancipazione individuale e collettiva.  
Nella storia dell'umanità la musica ha assunto un ruolo determinante e spesso ha accompagnato l'uomo e la donna nelle loro lotte di emancipazione individuale e collettiva.  


Secondo [[Friedrich Nietzsche]] la musica è un'[[arte]] dionisiaca primale (lo "spirito dionisiaco" rappresentava il trasporto e la spontaneità, in contrapposizione allo spirito apollineo che rappresentava l'armonia e l'ordine) poiché stimola una situazione fisica ed emozionale tale da determinare un effetto catartico.  
Secondo [[Friedrich Nietzsche]] la musica è un'[[arte]] dionisiaca primale (lo "spirito dionisiaco" rappresentava il trasporto e la spontaneità, in contrapposizione allo spirito apollineo, che rappresentava l'armonia e l'ordine) poiché stimola una situazione fisica ed emozionale tale da determinare un effetto catartico.  


La musica, quindi, può liberare l'[[Individuo|individuo]] dalle proprie costrizioni mentali che ne limitano la [[libertà]]. Per questo, spesso, determinate canzoni (o cantanti) e musiche (o musicisti) sono state osteggiate dai regimi, in quanto considerate pericolose per la loro [[autorità]]. Talvolta, al contrario, la musica è stata utilizzata come strumento “educativo” delle masse (si pensi alle canzoni [[Fascismo | fasciste]] durante il ventennio oppure agli stessi inni patriottici) o come elemento di distrazione delle stesse (si pensi alle canzonette commerciali o alle musichette da discoteca), in modo che non intralciassero le istituzioni durante l'esercizio del potere.
La musica, quindi, può liberare l'[[Individuo|individuo]] dalle proprie costrizioni mentali che ne limitano la [[libertà]]. Per questo, spesso, determinate canzoni (o cantanti) e musiche (o musicisti) sono state osteggiate dai regimi, in quanto considerate pericolose per la loro [[autorità]]. Talvolta, al contrario, la musica è stata utilizzata come strumento “educativo” delle masse (si pensi alle canzoni [[Fascismo | fasciste]] durante il ventennio oppure agli stessi inni patriottici) o come elemento di distrazione delle stesse (si pensi alle canzonette commerciali o alle musichette da discoteca), in modo che non intralciassero le istituzioni durante l'esercizio del potere.
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