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: «Surrealisti, noi non abbiamo cessato di dedicare alla Trinità [[Stato]]-lavoro-religione una esecrazione tale che ci ha spesso portati ad incontrarci con i compagni della [[Fédération Anarchiste]] [...] La loro congiunzione deve accelerare l'arrivo di un'epoca libera da qualsiasi [[gerarchia]] e costrizione». <ref>[http://www.e-torpedo.net/article.php3?id_article=1341 Surrealismo e anarchismo per André Breton]</ref> | : «Surrealisti, noi non abbiamo cessato di dedicare alla Trinità [[Stato]]-lavoro-religione una esecrazione tale che ci ha spesso portati ad incontrarci con i compagni della [[Fédération Anarchiste]] [...] La loro congiunzione deve accelerare l'arrivo di un'epoca libera da qualsiasi [[gerarchia]] e costrizione». <ref>[http://www.e-torpedo.net/article.php3?id_article=1341 Surrealismo e anarchismo per André Breton]</ref> | ||
Dopo la scomparsa della [[Federazione Comunista Libertaria Francese]], Breton e Péret collaboreranno con «[[Le Monde Libertaire]]», organo della [[Fédération | Dopo la scomparsa della [[Federazione Comunista Libertaria Francese]], Breton e Péret collaboreranno con «[[Le Monde Libertaire]]», organo della [[Fédération Anarchiste]]. Nel [[1960]], è tra i firmatari del ''Manifesto dei 121'', dichiarazione sul diritto alla diserzione della guerra d'Algeria. Contemporaneamente, insieme ad [[Albert Camus]], [[Jean Cocteau]], [[Jean Giono]] e l'abbé Pierre, si impegna nella difesa dell'[[obiezione di coscienza]], collaborando col comitato creato dall'anarchico [[Louis Lecoin]]. Alla fine il comitato otterrà, nel [[1963]], la legalizzazione dello status di obiettori di coscienza. | ||
André Breton a Parigi muore il [[28 settembre]] [[1966]]. La sua tomba nel cimitero des Batignolles riporta il seguente epitaffio: | André Breton a Parigi muore il [[28 settembre]] [[1966]]. La sua tomba nel cimitero des Batignolles riporta il seguente epitaffio: |