Antonin Artaud: differenze tra le versioni

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Artaud ha non solo pensato ma vissuto un [[anarchismo]] fatto di tensioni organiche, in quanto tali non riconducibili a nessun ordine politico e a nessuno schieramento. La sua costante polemica anticapitalista e antiborghese non può essere ridotta ad una interpretazione in chiave [[socialista]], il suo [[antimilitarismo]] e il suo antiproibizionismo <ref>In una lettera da Rodez del [[1945]], Artaud afferma che l'esigenza di proibire l'uso delle droghe nasce dal desiderio di impedire un recupero della totalità organica dell'individuo, per costringerlo a vivere in un perenne stato di insoddisfazione e di incompletezza.</ref> sono emanazione diretta del suo spirito, non filtrata da una coscienza ideologica, così come la sua [[antipsichiatria]] sorge spontaneamente dalla sua condizione umana. Un'[[anarchia]] sui generis quella propugnata da Artaud, simbolizzata dal re Eliogabalo e incarnata dal suicidato della società Van Gogh <ref>«Van Gogh era una di quelle nature dotate di una lucidità superiore che permette loro, in ogni circostanza, di vedere più lontano, infinitamente e pericolosamente più lontano del reale immediato e apparente dei fatti» (da ''Van Gogh, il suicidato della società'').</ref>, suo alter ego.
Artaud ha non solo pensato ma vissuto un [[anarchismo]] fatto di tensioni organiche, in quanto tali non riconducibili a nessun ordine politico e a nessuno schieramento. La sua costante polemica anticapitalista e antiborghese non può essere ridotta ad una interpretazione in chiave [[socialista]], il suo [[antimilitarismo]] e il suo antiproibizionismo <ref>In una lettera da Rodez del [[1945]], Artaud afferma che l'esigenza di proibire l'uso delle droghe nasce dal desiderio di impedire un recupero della totalità organica dell'individuo, per costringerlo a vivere in un perenne stato di insoddisfazione e di incompletezza.</ref> sono emanazione diretta del suo spirito, non filtrata da una coscienza ideologica, così come la sua [[antipsichiatria]] sorge spontaneamente dalla sua condizione umana. Un'[[anarchia]] sui generis quella propugnata da Artaud, simbolizzata dal re Eliogabalo e incarnata dal suicidato della società Van Gogh <ref>«Van Gogh era una di quelle nature dotate di una lucidità superiore che permette loro, in ogni circostanza, di vedere più lontano, infinitamente e pericolosamente più lontano del reale immediato e apparente dei fatti» (da ''Van Gogh, il suicidato della società'').</ref>, suo alter ego.
===''Eliogabalo o l'anarchico incoronato''===
«Eliogabalo è un anarchico-nato che sopporta male la corona, e tutti i suoi atti di re sono gli atti di un anarchico nato, nemico pubblico dell'ordine, che è un nemico dell'ordine pubblico; ma la sua anarchia, egli la pratica prima di tutto in se stesso e contro se stesso, e l'anarchia che introduce nel governo di Roma, si può ben dire che la predica con l'esempio e che l'ha pagata a caro prezzo dovuto».


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