Gian Pietro Lucini: differenze tra le versioni

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:«Venivano a me, lusingandomi, i [[libertari]] determinati e vanamente braccati, invano castigati dal fisco, dalla riprovazione, dall'isolamento, cercandomi compagno e combattente. Mandavano letterine femminili profumate ed eccitative, su cui, tra i rabeschi dello stil nuovo inglese, mi si pregava di collaborare e si cercava investigare le mie idee più a dentro ch'io non lo permettessi. Ed io ringraziava a quelle sollecitudini femminili di entusiaste, a quel bisogno di espandersi e di apostoleggiare; ma rifiutava. Tanto valeva ritornare al gregge, donde era uscito per sempre, se doveva mettermi a servizio di una schiera, combattesse pure per il trionfo di molte libertà oppure della Libertà indiscussa a me tanto cara».
:«Venivano a me, lusingandomi, i [[libertari]] determinati e vanamente braccati, invano castigati dal fisco, dalla riprovazione, dall'isolamento, cercandomi compagno e combattente. Mandavano letterine femminili profumate ed eccitative, su cui, tra i rabeschi dello stil nuovo inglese, mi si pregava di collaborare e si cercava investigare le mie idee più a dentro ch'io non lo permettessi. Ed io ringraziava a quelle sollecitudini femminili di entusiaste, a quel bisogno di espandersi e di apostoleggiare; ma rifiutava. Tanto valeva ritornare al gregge, donde era uscito per sempre, se doveva mettermi a servizio di una schiera, combattesse pure per il trionfo di molte libertà oppure della Libertà indiscussa a me tanto cara».


=== L'Iperuomo ===
=== L'IperUomo ===
Una delle più affascinanti ed immaginifiche figurazioni della poesia luciniana è l''''IperUomo''' o l''''Artista più che Artista'''. Gian Pietro Lucini, formulandola, rivendicò a sé, alla propria individualità, intesa come estrema incarnazione dell'Unico [[stirneriano]], una completa ed effettiva libertà di azione morale, politica, artistica nei confronti di ogni istituzione ed organizzazione, fosse anche espressione dei nemici stessi delle istituzioni borghesi. L'[[individualismo]] di Lucini non accettò d'integrarsi in un percorso comune agli altri neppure nella sovversione e nella lotta al sistema. L'esperienza di Lucini si concluse consequenziariamente nell'autoisolamento, nel silenzio del delirio: un deliberato ed angoscioso silenzio che marchiò il suo animo come la notte. L'artista milanese vagheggiò vanamente la necessità di tendere con tutte le proprie forze verso una sintesi che potesse ricomporre in unità la molteplicità delle manifestazioni dello spirito. Per [[Georges Sorel]], differentemente da Lucini, questa sintesi unitaria è possibile ed è data dal mito, dall'idea-forza, giacché essa simbolizza ed evoca nello stesso tempo le forze nascoste dell'inconscio ed orienta in modo potente il di-per-se-stesso caotico ed anti-teleologico corso della storia verso la [[rivoluzione]].
Una delle più affascinanti ed immaginifiche figurazioni della poesia luciniana è l''''IperUomo''' o l''''Artista più che Artista'''. Gian Pietro Lucini, formulandola, rivendicò a sé, alla propria individualità, intesa come estrema incarnazione dell'Unico [[stirneriano]], una completa ed effettiva libertà di azione morale, politica, artistica nei confronti di ogni istituzione ed organizzazione, fosse anche espressione dei nemici stessi delle istituzioni borghesi. L'[[individualismo]] di Lucini non accettò d'integrarsi in un percorso comune agli altri neppure nella sovversione e nella lotta al sistema. L'esperienza di Lucini si concluse consequenziariamente nell'autoisolamento, nel silenzio del delirio: un deliberato ed angoscioso silenzio che marchiò il suo animo come la notte. L'artista milanese vagheggiò vanamente la necessità di tendere con tutte le proprie forze verso una sintesi che potesse ricomporre in unità la molteplicità delle manifestazioni dello spirito. Per [[Georges Sorel]], differentemente da Lucini, questa sintesi unitaria è possibile ed è data dal mito, dall'idea-forza, giacché essa simbolizza ed evoca nello stesso tempo le forze nascoste dell'inconscio ed orienta in modo potente il di-per-se-stesso caotico ed anti-teleologico corso della storia verso la [[rivoluzione]].


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