Partido Liberal Mexicano: differenze tra le versioni

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Il '''Partido  Liberal Mexicano''' (PLM, Partito Liberale Messicano)  è stato un movimento politico fondato nel [[1906]] che provò a riorganizzare il vecchio '''Partito Liberale''', protagonista della promulgazione della Costituzione del [[1857]], indirizzandolo verso una tendenza maggiormente rivoluzionaria e anarchica.  
Il '''Partido  Liberal Mexicano''' (PLM, Partito Liberale Messicano)  è stato un movimento politico fondato nel [[1906]] che provò a riorganizzare il vecchio '''Partito Liberale''', protagonista della promulgazione della Costituzione del [[1857]], indirizzandolo verso una tendenza maggiormente rivoluzionaria e anarchica.  


Il motore del PLM fu la '''Junta Organizadora del Partido Liberal Mexicano''', di cui facevano parte anarchici come [[Ricardo Flores Magón‎‎|Ricardo]] ed [[Enrique Magón]], [[Librado Rivera]], [[Práxedis Gilberto Guerrero]] e altri messicani della stessa tendenza, che fondò il partito e gradualmente guidò la transizione dal [[liberalismo]] all'[[anarchismo]]; il PLM, i cui militanti venivano chiamati anche [[magonismo|magonisti]], fu la base propagandistica ed ideologica delle prime insurrezioni in [[Messico]] contro la dittatura di Porfirio Diaz <ref name="porfirio1">José de la Cruz Porfirio Díaz Mory (Oaxaca, 15 settembre 1830 – Parigi, 2 luglio 1915) fu un presidente autocrate che si comportò come un vero e proprio dittatore. Detenne il potere dal [[1876]] al [[1880]] e poi dal [[1884]]-[[1911]]</ref>, vere e proprie premesse della [[Rivoluzione Messicana|rivoluzione messicana]] del [[1910]]. I delegati del PLM furono coinvolti negli [[sciopero|scioperi]] operai di Cananea e Rio Blanco, solo per citarne alcuni, incitando ovunque alla rivolta contro l'ordine costituito. Il giornale antiporfirista ''[[Regeneración]]'' (''Rigenerazione''), fondato nel [[1900]] anche dallo stesso [[Ricardo Flores Magón]], divenne l'organo propagandistico del PLM.
Il motore del PLM fu la '''Junta Organizadora del Partido Liberal Mexicano''', di cui facevano parte anarchici come [[Ricardo Flores Magón‎‎|Ricardo]] ed [[Enrique Magón]], [[Librado Rivera]], [[Práxedis Gilberto Guerrero]] e altri messicani della stessa tendenza, che fondò il partito e gradualmente guidò la transizione dal [[liberalismo]] all'[[anarchismo]]; il PLM, i cui militanti venivano chiamati anche [[magonismo|magonisti]], fu la base propagandistica ed ideologica delle prime insurrezioni in [[Messico]] contro la dittatura di Porfirio Díaz <ref name="porfirio1">José de la Cruz Porfirio Díaz Mory (Oaxaca, 15 settembre 1830 – Parigi, 2 luglio 1915) fu un presidente autocrate che si comportò come un vero e proprio dittatore. Detenne il potere dal [[1876]] al [[1880]] e poi dal [[1884]]-[[1911]]</ref>, vere e proprie premesse della [[Rivoluzione Messicana|rivoluzione messicana]] del [[1910]]. I delegati del PLM furono coinvolti negli [[sciopero|scioperi]] operai di Cananea e Rio Blanco, solo per citarne alcuni, incitando ovunque alla rivolta contro l'ordine costituito. Il giornale antiporfirista ''[[Regeneración]]'' (''Rigenerazione''), fondato nel [[1900]] anche dallo stesso [[Ricardo Flores Magón]], divenne l'organo propagandistico del PLM.


L'attività politica del PLM terminò di fatto prima con la morte di [[Ricardo Flores Magón]] nel [[1922]] e poi con l'arresto e la deportazione di [[Librado Rivera]] qualche anno dopo. <ref name="partido">Nel [[2002]] si è costituito in Messico un nuovo [[Partido Liberal Mexicano]], autoproclamatosi diretto prosecutore dell'esperienza del partito nato nel [[1906]]. In realtà, il nuovo PLM, nulla ha a che spartire con il vecchio, anche perché questo era fondamentalmente di ispirazione libertaria ed anarchica, principi da cui il nuovo partito si tiene assolutamente ben distante. </ref>
L'attività politica del PLM terminò di fatto prima con la morte di [[Ricardo Flores Magón]] nel [[1922]] e poi con l'arresto e la deportazione di [[Librado Rivera]] qualche anno dopo. <ref name="partido">Nel [[2002]] si è costituito in Messico un nuovo [[Partido Liberal Mexicano]], autoproclamatosi diretto prosecutore dell'esperienza del partito nato nel [[1906]]. In realtà, il nuovo PLM, nulla ha a che spartire con il vecchio, anche perché questo era fondamentalmente di ispirazione libertaria ed anarchica, principi da cui il nuovo partito si tiene assolutamente ben distante. </ref>
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Nel febbraio del [[1901]], organizzato da [[Camilo Arriaga]], si inaugurò a San Luis Potosí il Congresso Liberale, dove i rappresentanti di quattordici stati del [[Messico]] si ritrovarono per ripristinare i principi evocati dalla costituzione del [[1857]]. Quello stesso anno, il [[30 agosto]], Arriaga lanciò la proposta di fondare il Partito Liberale ma il progetto fallì.
Nel febbraio del [[1901]], organizzato da [[Camilo Arriaga]], si inaugurò a San Luis Potosí il Congresso Liberale, dove i rappresentanti di quattordici stati del [[Messico]] si ritrovarono per ripristinare i principi evocati dalla costituzione del [[1857]]. Quello stesso anno, il [[30 agosto]], Arriaga lanciò la proposta di fondare il Partito Liberale ma il progetto fallì.


Nel [[1901]] nacquero decine di club liberali in tutto il paese e il [[5 febbraio]], a San Luis Potosi, si costituì la "Confederazione dei circoli liberali". L'anno successivo i suoi fondatori furono tutti tratti in arresto. Porfirio Diaz <ref name="porfirio2">José de la Cruz Porfirio Díaz Mory (Oaxaca, 15 settembre 1830 – Parigi, 2 luglio 1915) fu un presidente autocrate che si comportò come un vero e proprio dittatore. Detenne il potere dal [[1876]] al [[1880]] e poi dal [[1884]]-[[1911]].</ref> represse duramente ogni opposizione e nel [[1902]] fu rieletto presidente del [[Messico]] per la terza volta.
Nel [[1901]] nacquero decine di club liberali in tutto il paese e il [[5 febbraio]], a San Luis Potosi, si costituì la "Confederazione dei circoli liberali". L'anno successivo i suoi fondatori furono tutti tratti in arresto. Porfirio Díaz <ref name="porfirio2">José de la Cruz Porfirio Díaz Mory (Oaxaca, 15 settembre 1830 – Parigi, 2 luglio 1915) fu un presidente autocrate che si comportò come un vero e proprio dittatore. Detenne il potere dal [[1876]] al [[1880]] e poi dal [[1884]]-[[1911]].</ref> represse duramente ogni opposizione e nel [[1902]] fu rieletto presidente del [[Messico]] per la terza volta.


Gli avversari politici di Diaz, nel [[1904]], furono costretti a fuggire all'estero, determinando la divisione dei militanti in vari gruppi. Uno di questi, guidato da [[Camilo Arriaga]], fu esiliato a San Antonio (Texas), mentre un altro, guidato da [[Ricardo Flores Magón]], si stabilì nella città di confine tra [[USA]] e [[Messico]] di Laredo.
Gli avversari politici di Diaz, nel [[1904]], furono costretti a fuggire all'estero, determinando la divisione dei militanti in vari gruppi. Uno di questi, guidato da [[Camilo Arriaga]], fu esiliato a San Antonio (Texas), mentre un altro, guidato da [[Ricardo Flores Magón]], si stabilì nella città di confine tra [[USA]] e [[Messico]] di Laredo.
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== La Junta Organizadora: nascita del PLM ed orientamento anarchico==
== La Junta Organizadora: nascita del PLM ed orientamento anarchico==
[[File:Junta Organizadora del PLM 1910.jpg|thumb|left|300px|Junta Organizadora del [[PLM]] nel [[1910]]. [[Anselmo L. Figueroa]], [[Práxedis G. Guerrero]], [[Ricardo Flores Magón]], [[Enrique Flores Magón]] e [[Librado Rivera]].]]
[[File:Junta Organizadora del PLM 1910.jpg|thumb|left|300px|Junta Organizadora del [[PLM]] nel [[1910]]. [[Anselmo L. Figueroa]], [[Práxedis G. Guerrero]], [[Ricardo Flores Magón]], [[Enrique Flores Magón]] e [[Librado Rivera]].]]
La polizia al servizio di Porfirio Diaz, sostenuta anche dal governo americano, perseguì i militanti liberali in Texas, per questo essi furono costretti a spostarsi sempre più verso nord. Il [[28 settembre]] [[1905]], a Saint Louis (Missouri), [[Ricardo Flores Magón]] elaborò il manifesto con il quale costituì la Junta Organizadora del Partido Liberal Mexicano, che si prefiggeva lo scopo di convocare e coordinare tutte le forze d'opposizione in grado di lottare rivoluzionariamente contro il dittatore.
La polizia al servizio di Porfirio Díaz, sostenuta anche dal governo americano, perseguì i militanti liberali in Texas, per questo essi furono costretti a spostarsi sempre più verso nord. Il [[28 settembre]] [[1905]], a Saint Louis (Missouri), [[Ricardo Flores Magón]] elaborò il manifesto con il quale costituì la Junta Organizadora del Partido Liberal Mexicano, che si prefiggeva lo scopo di convocare e coordinare tutte le forze d'opposizione in grado di lottare rivoluzionariamente contro il dittatore.


Il [[1° luglio]] del [[1906]], dopo quasi un anno di discussioni sulla situazione politica, economica e sociale del paese, la Junta Organizadora diffuse il Manifesto e il Programma del Partido Liberal Mexicano che sancì la sua nascita ufficiale. Tra i principali postulati del programma c'erano la giornata lavorativa di 8 ore, la proibizione del lavoro infantile, il salario minimo, l'indennizzazione padronale per gli incidenti lavorativi e l'educazione laica obbligatoria e gratuita.  
Il [[1° luglio]] del [[1906]], dopo quasi un anno di discussioni sulla situazione politica, economica e sociale del paese, la Junta Organizadora diffuse il Manifesto e il Programma del Partido Liberal Mexicano che sancì la sua nascita ufficiale. Tra i principali postulati del programma c'erano la giornata lavorativa di 8 ore, la proibizione del lavoro infantile, il salario minimo, l'indennizzazione padronale per gli incidenti lavorativi e l'educazione laica obbligatoria e gratuita.  
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== Scoppio della Rivoluzione: l'esercito liberale e il tradimento di Madero ==
== Scoppio della Rivoluzione: l'esercito liberale e il tradimento di Madero ==
[[File:Margarita Ortega.png|left|thumb|200px|[[Margarita Ortega]]]]
[[File:Margarita Ortega.png|left|thumb|200px|[[Margarita Ortega]]]]
Per il Partito Liberale Messicano, l'esclusivo rovesciamento del dittatore Porfirio Diaz ([[25 maggio]] [[1911]]) non poteva essere una condizione sufficiente per garantire la totale e vera [[libertà]] della comunità. Essi compresero che la [[libertà]] politica non valeva nulla senza quella sociale ed economica, per questo presero ad espropriare con le armi le terre ai latifondisti, a distribuirle ai contadini e a difenderle militarmente dalla reazione dei proprietari terrieri. La [[rivoluzione messicana]] era oramai esplosa e il PLM dovette, di conseguenza, organizzarsi militarmente raggruppandosi nella ''[[Confederación de Grupos del Ejército Liberal]]''. <ref>La rivoluzione messicana si caratterizzò per le diverse posizioni ideologiche che di volta in volta prevalevano nelle diverse e complesse fasi rivoluzionarie: [[socialismo]], [[anarchismo]], [[liberalismo]], [[populismo]]ecc. Quantunque inizialmente fu una rivoluzione contro l'ordine stabilito, nel tempo si trasformò in una vera e propria guerra civile. Il conflitto iniziò nel nord del paese e poi si estese in tutto il paese. L'occupazione di Ciudad Juárez (Chihuahua), da parte degli antiporfiristi, convinse Porfirio Diaz a dare le dimissioni e a fuggire in esilio. Le elezioni del [[1911]] furono vinte dal liberale Madero, ma il suo moderatismo spingerà in seguito [[Emiliano Zapata]] e [[Pascual Orozco]] ad insorgere contro di lui. Un movimento controrivoluzionario, durante il periodo denominato ''Decena Tragica'', portò all'assassinio di Madero e dei suoi fedelissimi; il potere fu allora assunto da [[Victoriano Huerta]] con un vero e proprio golpe. Contro Huerta insorsero altri rivoluzionari, tra cui [[Venustiano Carranza]] e [[Francisco Villa]], che provocarono le dimissioni di Huerta. La presidenza passò a Carranza, che promulgherà la costituzione del [[1917]] (molto progressista per l'epoca, anche se non rivoluzionaria quanto chiedevano gli zapatisti) e alla conseguente istituzionalizzazione della [[rivoluzione]]. La guerra civile proseguirà anche dopo il [[1917]]: [[Emiliano Zapata|Zapata]] fu assassinato nel [[1919]] su ordine di Carranza; Carranza fu assassinato da un comploto ordito dai latifondisti e dal generale Obregon, il quale venne eletto presidente al suo posto. Pancho Villa fu invece assassinato nel [[1923]].</ref>
Per il Partito Liberale Messicano, l'esclusivo rovesciamento del dittatore Porfirio Díaz ([[25 maggio]] [[1911]]) non poteva essere una condizione sufficiente per garantire la totale e vera [[libertà]] della comunità. Essi compresero che la [[libertà]] politica non valeva nulla senza quella sociale ed economica, per questo presero ad espropriare con le armi le terre ai latifondisti, a distribuirle ai contadini e a difenderle militarmente dalla reazione dei proprietari terrieri. La [[rivoluzione messicana]] era oramai esplosa e il PLM dovette, di conseguenza, organizzarsi militarmente raggruppandosi nella ''[[Confederación de Grupos del Ejército Liberal]]''. <ref>La rivoluzione messicana si caratterizzò per le diverse posizioni ideologiche che di volta in volta prevalevano nelle diverse e complesse fasi rivoluzionarie: [[socialismo]], [[anarchismo]], [[liberalismo]], [[populismo]]ecc. Quantunque inizialmente fu una rivoluzione contro l'ordine stabilito, nel tempo si trasformò in una vera e propria guerra civile. Il conflitto iniziò nel nord del paese e poi si estese in tutto il paese. L'occupazione di Ciudad Juárez (Chihuahua), da parte degli antiporfiristi, convinse Porfirio Díaz a dare le dimissioni e a fuggire in esilio. Le elezioni del [[1911]] furono vinte dal liberale Madero, ma il suo moderatismo spingerà in seguito [[Emiliano Zapata]] e [[Pascual Orozco]] ad insorgere contro di lui. Un movimento controrivoluzionario, durante il periodo denominato ''Decena Tragica'', portò all'assassinio di Madero e dei suoi fedelissimi; il potere fu allora assunto da [[Victoriano Huerta]] con un vero e proprio golpe. Contro Huerta insorsero altri rivoluzionari, tra cui [[Venustiano Carranza]] e [[Francisco Villa]], che provocarono le dimissioni di Huerta. La presidenza passò a Carranza, che promulgherà la costituzione del [[1917]] (molto progressista per l'epoca, anche se non rivoluzionaria quanto chiedevano gli zapatisti) e alla conseguente istituzionalizzazione della [[rivoluzione]]. La guerra civile proseguirà anche dopo il [[1917]]: [[Emiliano Zapata|Zapata]] fu assassinato nel [[1919]] su ordine di Carranza; Carranza fu assassinato da un comploto ordito dai latifondisti e dal generale Obregon, il quale venne eletto presidente al suo posto. Pancho Villa fu invece assassinato nel [[1923]].</ref>


Il [[23 settembre]] [[1911]], a Los Angeles, la Junta Organizadora del Partito Liberale Messicano (PLM) pubblicò su ''[[Regeneración]]'' un Manifesto [[libertario]] in cui si invitavano i messicani a lottare contro [[Stato]], clero e [[capitale]] secondo lo slogan: «'''''[[Tierra y Libertad]]'''''».
Il [[23 settembre]] [[1911]], a Los Angeles, la Junta Organizadora del Partito Liberale Messicano (PLM) pubblicò su ''[[Regeneración]]'' un Manifesto [[libertario]] in cui si invitavano i messicani a lottare contro [[Stato]], clero e [[capitale]] secondo lo slogan: «'''''[[Tierra y Libertad]]'''''».
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Le campagne [[militari]] più importanti dell'esercito rivoluzionario, tra il [[1910]] e il [[1913]], furono attuate con l'occupazione delle città di confine di Tijuana e Mexicali, che divenne nota come l'[[insurrezione della Bassa California]], ma altre città subirono attacchi rivoluzionari: negli [[Stato|Stati]] di Sonora, Chihuahua, Coahuila, Tamaulipas, Michoacan e nell'importante città di Veracruz.
Le campagne [[militari]] più importanti dell'esercito rivoluzionario, tra il [[1910]] e il [[1913]], furono attuate con l'occupazione delle città di confine di Tijuana e Mexicali, che divenne nota come l'[[insurrezione della Bassa California]], ma altre città subirono attacchi rivoluzionari: negli [[Stato|Stati]] di Sonora, Chihuahua, Coahuila, Tamaulipas, Michoacan e nell'importante città di Veracruz.
[[File:Magonistas en Tijuana.jpg|thumb|300px|Soldati del PLM durante la [[insurrezione della Bassa California|Ribellione della Bassa California]], 1911.]]
[[File:Magonistas en Tijuana.jpg|thumb|300px|Soldati del PLM durante la [[insurrezione della Bassa California|Ribellione della Bassa California]], 1911.]]
Rifiutando di riconoscere il trattato di Ciudad Juárez <ref>Il Trattato di Ciudad de Juarez vide l'accordo tra il Presidente Porfirio Diaz e [[Francisco Madero]], ponendo fine alla prima parte della [[rivoluzione messicana]]</ref>, i rivoluzionari del PLM, durante il governo provvisorio di Francisco León de la Barra, furono perseguitati e sterminati dai federali e dai [[Francisco Madero|maderisti]]. Il [[governo]] messicano era deciso a farla finita con i rivoluzionari, per questo aveva chiesto l'appoggio del [[governo]] statunitense per il trasporto di truppe messicane negli Stati Uniti, di modo che i guerriglieri della Bassa California potessero essere attaccati su due fronti.
Rifiutando di riconoscere il trattato di Ciudad Juárez <ref>Il Trattato di Ciudad de Juarez vide l'accordo tra il Presidente Porfirio Díaz e [[Francisco Madero]], ponendo fine alla prima parte della [[rivoluzione messicana]]</ref>, i rivoluzionari del PLM, durante il governo provvisorio di Francisco León de la Barra, furono perseguitati e sterminati dai federali e dai [[Francisco Madero|maderisti]]. Il [[governo]] messicano era deciso a farla finita con i rivoluzionari, per questo aveva chiesto l'appoggio del [[governo]] statunitense per il trasporto di truppe messicane negli Stati Uniti, di modo che i guerriglieri della Bassa California potessero essere attaccati su due fronti.


Nell'esercito liberale vi erano sia messicani che volontari di altre nazionalità, in particolare di idee anarchiche e socialiste, che soprattutto presero parte alla [[insurrezione della Bassa California|ribellione della Bassa California]]. Le campagne militari del PLM spesso non si concretizzarono vittoriosamente per carenza di risorse, infiltrazioni della polizia e confusione ideologica e tattica. Per esempio, alcuni scelsero di seguire Madero, ex militante del PLM convertitosi al parlamentarismo per divergenze rispetto alle idee libertarie di [[Ricardo Flores Magón]], e talvolta si ritrovarono a combattere contro i loro vecchi compagni rimasti fedeli ai principi libertari del Programma del PLM. Molti però preferirono il [[carcere]] o la morte piuttosto che tradire la causa di PLM convertendosi al [[liberalismo]] reazionario e parlamentare. Un caso emblematico di questa volontà fu quella di [[Eugenio Alzalde]], [[Antonio Lara Diaz]] e [[Tomas Vargas]], fatti prigionieri a Ciudad Juarez dalle forze fedeli Madero. Altri personaggi che mantennero coerentemente le idee libertarie furono: [[Tirso de la Toba]], [[Quirino Limone]], [[Carmen Parra]], [[L. Anselmo Figueroa]], [[Librado Rivera]], [[Jesus Gomez]], [[Margarita Ortega]], [[Juan Montero]], [[Emilio Guerrero]], [[Lucia Norman]], [[Jesus Rangel]], [[Rosa Gortari]], [[Práxedis Gilberto Guerrero]] [[Gabino Ramírez]], [[María Talavera Broussé]], [[Raul Palma]], [[Basilia Franco]] e [[Fernando Palomares]].
Nell'esercito liberale vi erano sia messicani che volontari di altre nazionalità, in particolare di idee anarchiche e socialiste, che soprattutto presero parte alla [[insurrezione della Bassa California|ribellione della Bassa California]]. Le campagne militari del PLM spesso non si concretizzarono vittoriosamente per carenza di risorse, infiltrazioni della polizia e confusione ideologica e tattica. Per esempio, alcuni scelsero di seguire Madero, ex militante del PLM convertitosi al parlamentarismo per divergenze rispetto alle idee libertarie di [[Ricardo Flores Magón]], e talvolta si ritrovarono a combattere contro i loro vecchi compagni rimasti fedeli ai principi libertari del Programma del PLM. Molti però preferirono il [[carcere]] o la morte piuttosto che tradire la causa di PLM convertendosi al [[liberalismo]] reazionario e parlamentare. Un caso emblematico di questa volontà fu quella di [[Eugenio Alzalde]], [[Antonio Lara Diaz]] e [[Tomas Vargas]], fatti prigionieri a Ciudad Juarez dalle forze fedeli Madero. Altri personaggi che mantennero coerentemente le idee libertarie furono: [[Tirso de la Toba]], [[Quirino Limone]], [[Carmen Parra]], [[L. Anselmo Figueroa]], [[Librado Rivera]], [[Jesus Gomez]], [[Margarita Ortega]], [[Juan Montero]], [[Emilio Guerrero]], [[Lucia Norman]], [[Jesus Rangel]], [[Rosa Gortari]], [[Práxedis Gilberto Guerrero]] [[Gabino Ramírez]], [[María Talavera Broussé]], [[Raul Palma]], [[Basilia Franco]] e [[Fernando Palomares]].
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