64 364
contributi
K2 (discussione | contributi) Nessun oggetto della modifica |
K2 (discussione | contributi) |
||
Riga 1: | Riga 1: | ||
'''Enrico Dal Bo''' (Vittorio Veneto, Treviso, [[25 aprile]] [[1896]] - Melilla, [[Spagna]], [[25 luglio]] [[1936]]) è stato un [[antifascismo|antifascista]] italiano. | '''Enrico Dal Bo''' (Vittorio Veneto, Treviso, [[25 aprile]] [[1896]] - Melilla, [[Spagna]], [[25 luglio]] [[1936]]) è stato un [[antifascismo|antifascista]] italiano. | ||
== Biografia == | == Biografia <ref>Fonte: ACS, Roma, CPC, b.1577, fasc.113422</ref> == | ||
'''Enrico Dal Bo''' nacque a Vittorio Veneto (Treviso) il [[25 aprile]] [[1896]], studiò nell'Istituto commerciale e diventò ragioniere prima che l'[[Italia]] dichiarasse guerra all'[[Austria]]. Chiamato alle armi il sette ottobre [[1915]], Enrico prestò servizio, dal trenta novembre [[1917]] al principio del '19, sul piroscafo militare San Giovanni come ufficiale. Congedato, si iscrisse al «ruolo dei curatori dei fallimenti della provincia trevigiana», poi, al principio degli anni Trenta, emigrò in [[Spagna]] e si stabilì a Barcellona. Qui aprì un ufficio di broker nella Rambla Canaletas e frequentò i corsi della Facoltà di giurisprudenza. Avvicinatosi agli [[antifascismo|antifascisti]] italiani, residenti a Barcellona, aderì, nel '33, alla [[Lega italiana dei diritti dell'uomo]] e ricevette la “tessera di riconoscimento 1764”. Lo stesso anno venne incluso nella Rubrica di frontiera e nel Bollettino delle ricerche su richiesta della Questura di Treviso: se fosse rientrato in [[Italia]] - recitava la scheda 24833 del “supplemento dei sovversivi” - doveva essere immediatamente arrestato. | '''Enrico Dal Bo''' nacque a Vittorio Veneto (Treviso) il [[25 aprile]] [[1896]], studiò nell'Istituto commerciale e diventò ragioniere prima che l'[[Italia]] dichiarasse guerra all'[[Austria]]. Chiamato alle armi il sette ottobre [[1915]], Enrico prestò servizio, dal trenta novembre [[1917]] al principio del '19, sul piroscafo militare San Giovanni come ufficiale. Congedato, si iscrisse al «ruolo dei curatori dei fallimenti della provincia trevigiana», poi, al principio degli anni Trenta, emigrò in [[Spagna]] e si stabilì a Barcellona. Qui aprì un ufficio di broker nella Rambla Canaletas e frequentò i corsi della Facoltà di giurisprudenza. Avvicinatosi agli [[antifascismo|antifascisti]] italiani, residenti a Barcellona, aderì, nel '33, alla [[Lega italiana dei diritti dell'uomo]] e ricevette la “tessera di riconoscimento 1764”. Lo stesso anno venne incluso nella Rubrica di frontiera e nel Bollettino delle ricerche su richiesta della Questura di Treviso: se fosse rientrato in [[Italia]] - recitava la scheda 24833 del “supplemento dei sovversivi” - doveva essere immediatamente arrestato. | ||
Riga 7: | Riga 7: | ||
Trasferitosi a Melilla nel maggio del '36, Dal Bo divenne amico del sindaco [[socialista]] Diez e il [[25 luglio]], pochi giorni dopo lo "scoppio" della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]], venne ucciso insieme a lui dai militari franchisti. Gli assassini si impadronirono delle sue carte e le consegnarono ai [[Fascismo|fascisti]] italiani. | Trasferitosi a Melilla nel maggio del '36, Dal Bo divenne amico del sindaco [[socialista]] Diez e il [[25 luglio]], pochi giorni dopo lo "scoppio" della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]], venne ucciso insieme a lui dai militari franchisti. Gli assassini si impadronirono delle sue carte e le consegnarono ai [[Fascismo|fascisti]] italiani. | ||
==Note== | |||
<references/> | |||
== Voci correlate == | == Voci correlate == |