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Nato a Ragusa il [[2 marzo]] [[1921]], '''Franco Leggio''' conosce la durezza del lavoro svolgendo la professione di minatore in una miniera di zolfo. Di carattere ribelle, il suo istinto antiautoritario si manifesta nei diversi ambiti della sua vita (lavoro, famiglia, nel | Nato a Ragusa il [[2 marzo]] [[1921]], '''Franco Leggio''' conosce la durezza del lavoro svolgendo la professione di minatore in una miniera di zolfo. Di carattere ribelle, il suo istinto antiautoritario si manifesta nei diversi ambiti della sua vita (lavoro, famiglia, nel quartiereecc.), ma comincia ad interessarsi all'[[anarchismo]] dopo aver letto nel [[1937]] un articolo denigratorio degli anarchici impegnati nella [[rivoluzione spagnola]]. | ||
Successivamente entra in Marina, per sfuggire alla sorveglianza che a Ragusa si faceva sempre più stretta, partecipando però attivamente ai primordi delle lotte [[antifascismo| antifasciste]]. Nel [[1944]] contrae la tubercolosi e viene ricoverato in un sanatorio, a Ragusa, da cui scappa nel gennaio del [[1945]] per mettersi a capo della rivolta contro la coscrizione ''classe 1921''. Il "[[L'insurrezione antimilitarista del “non si parte!”|movimento "Non Si Parte"]]", di cui faceva parte anche [[Maria Occhipinti]], si scontra, armato, con la [[polizia]] italiana, sotto il controllo degli alleati. La repressione è violentissima, gli arresti sono centinaia. Franco Leggio viene condannato ad un anno e mezzo di prigione. | Successivamente entra in Marina, per sfuggire alla sorveglianza che a Ragusa si faceva sempre più stretta, partecipando però attivamente ai primordi delle lotte [[antifascismo| antifasciste]]. Nel [[1944]] contrae la tubercolosi e viene ricoverato in un sanatorio, a Ragusa, da cui scappa nel gennaio del [[1945]] per mettersi a capo della rivolta contro la coscrizione ''classe 1921''. Il "[[L'insurrezione antimilitarista del “non si parte!”|movimento "Non Si Parte"]]", di cui faceva parte anche [[Maria Occhipinti]], si scontra, armato, con la [[polizia]] italiana, sotto il controllo degli alleati. La repressione è violentissima, gli arresti sono centinaia. Franco Leggio viene condannato ad un anno e mezzo di prigione. |