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Durante questi anni lavora in una clinica per tossicodipendenti, riuscendo ugualmente a proseguire gli studi e a laurearsi alla Facoltà di Medicina di Ginevra. Nel [[1923]] divorzia da suo marito Abraham Goutzait e diventa la compagna dell'anarchico svizzero [[Fritz Brupbacher]], col quale condividerà il suo impegno politico e l'attività nel campo dell'educazione sessuale, impegnandosi in particolare nella lotta per l'emancipazione delle donne, il diritto alla contraccezione, il divorzio, l'aborto e l'[[amore libero]]. La coppia lavora in particolare con pazienti provenienti dai settori più marginalizzati della società e saranno ben spiegati nel libro ''Meine Patientinnen'' del [[1953]]. Le sue lezioni saranno oggetto di molte controversie e in molti cantoni saranno addirittura vietate. | Durante questi anni lavora in una clinica per tossicodipendenti, riuscendo ugualmente a proseguire gli studi e a laurearsi alla Facoltà di Medicina di Ginevra. Nel [[1923]] divorzia da suo marito Abraham Goutzait e diventa la compagna dell'anarchico svizzero [[Fritz Brupbacher]], col quale condividerà il suo impegno politico e l'attività nel campo dell'educazione sessuale, impegnandosi in particolare nella lotta per l'emancipazione delle donne, il diritto alla contraccezione, il divorzio, l'aborto e l'[[amore libero]]. La coppia lavora in particolare con pazienti provenienti dai settori più marginalizzati della società e saranno ben spiegati nel libro ''Meine Patientinnen'' del [[1953]]. Le sue lezioni saranno oggetto di molte controversie e in molti cantoni saranno addirittura vietate. | ||
Nel [[1932]] traduce la ''Confessione'' di [[Bakunin]], con introduzione del suo [[Fritz Brupbacher|compagno]] e le note di [[Max Nettlau]]. Durante la | Nel [[1932]] traduce la ''Confessione'' di [[Bakunin]], con introduzione del suo [[Fritz Brupbacher|compagno]] e le note di [[Max Nettlau]]. Durante la Seconda guerra mondiale si schiera contro il [[nazismo|nazi-fascismo]] e nel [[1945]], dopo la morte di [[Fritz Brupbacher]], continua la sua attività di collaborazione con la rivista ''La Révolution Prolétarienne'', dove nel 1948 denuncerà in un articolo gli effetti perversi dello [[stalinismo]]. Nel [[1952]] va a vivere in un [[kibbutz]] di Tel Aviv (Israele), dove scrivere le sue ultime opere, le cui più importanti sono: ''Die Ernährung vom physiologischen und soziologischen standpunkte aus'', ''Die menschlichen Temperamente'' (1925), ''Rationalisierung und Hygiene'' (1932), ''Rebeverbot in den Kantonen Solothurn und Glarus'' (1935), ''Sexualfrage und Geburtenregelung'' (1936), ''Zur Erinnerung an Fritz Brupbacher'' (1874-1945) (1945), ''Meine Patientinnen. Aus dem Sprechzimmer einer Frauenärztin'' (1953) i ''Hygiene für jedermann'' (1955). | ||
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