Oreste Lucchesi: differenze tra le versioni

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In uno di questi, il [[24 giugno]] [[1894]], il presidente della Repubblica francese, Sadi Carnot viene ucciso dal giovane anarchico italiano [[Sante Caserio]], un fornaio di Motta Visconte (Milano). Dopo l'azione dell'anarchico, che sarà condannato a morte, che peraltro aveva preceduto quella di [[Paolo Lega]] contro Francesco Crispi, la stampa reazionaria si scatena contro tutti gli anarchici, chiedendo a gran voce [[repressione|leggi repressive]].  
In uno di questi, il [[24 giugno]] [[1894]], il presidente della Repubblica francese, Sadi Carnot viene ucciso dal giovane anarchico italiano [[Sante Caserio]], un fornaio di Motta Visconte (Milano). Dopo l'azione dell'anarchico, che sarà condannato a morte, che peraltro aveva preceduto quella di [[Paolo Lega]] contro Francesco Crispi, la stampa reazionaria si scatena contro tutti gli anarchici, chiedendo a gran voce [[repressione|leggi repressive]].  


In questo clima antianarchico, il [[1° luglio]] di quello stesso, a Livorno Oreste Lucchesi, con la collaborazione di [[Rosolino Romiti]] e [[Amerigo Franchi]], uccide con un pugnale avvolto in un nastro [[bandiera rosso-nera|rosso e nero]] il direttore de «Il Telegrafo» Giuseppe Bandi.  
In questo clima anti-anarchico, il [[1° luglio]] di quello stesso, a Livorno Oreste Lucchesi, con la collaborazione di [[Rosolino Romiti]] e [[Amerigo Franchi]], uccide con un pugnale avvolto in un nastro [[bandiera rosso-nera|rosso e nero]] il direttore de «Il Telegrafo» Giuseppe Bandi.  
Questi aveva partecipato all'impresa dei Mille di Garibaldi propugnando vaghe idee socialisteggianti, col tempo però era andato ad assumere posizioni sempre più conservatrici, specialmente dopo aver fondato il giornale «Il Telegrafo», di cui peraltro aveva pure assunto la direzione.  
Questi aveva partecipato all'impresa dei Mille di Garibaldi propugnando vaghe idee socialisteggianti, col tempo però era andato ad assumere posizioni sempre più conservatrici, specialmente dopo aver fondato il giornale «Il Telegrafo», di cui peraltro aveva pure assunto la direzione.  
Dopo l'attentato di [[Sante Caserio|Caserio]], Bandi aveva pubblicato sul suo giornale un articolo in cui si scagliava violentemente contro gli anarchici, auspicandone la durissima [[repressione]]. Fu quell'articolo a spingere Oreste Lucchesi all'attentato contro il direttore del Telegrafo.
Dopo l'attentato di [[Sante Caserio|Caserio]], Bandi aveva pubblicato sul suo giornale un articolo in cui si scagliava violentemente contro gli anarchici, auspicandone la durissima [[repressione]]. Fu quell'articolo a spingere Oreste Lucchesi all'attentato contro il direttore del Telegrafo.
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