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[[Joan Montseny]], dal [[carcere]] di [[Montjuïc]] dov'era detenuto, dichiarerà la propria innocenza scrivendo numerose lettere firmate con diversi pseudonimi (tra cui quello di [[Federico Urales]], che d'ora in poi sarà utilizzato negli ambienti anarchici per indicarlo). È proprio Teresa Mañé ad incaricarsi del compito di far giungere questi scritti ai vari [[stampa anarchica|giornali libertari]] che poi li renderanno pubblici. | [[Joan Montseny]], dal [[carcere]] di [[Montjuïc]] dov'era detenuto, dichiarerà la propria innocenza scrivendo numerose lettere firmate con diversi pseudonimi (tra cui quello di [[Federico Urales]], che d'ora in poi sarà utilizzato negli ambienti anarchici per indicarlo). È proprio Teresa Mañé ad incaricarsi del compito di far giungere questi scritti ai vari [[stampa anarchica|giornali libertari]] che poi li renderanno pubblici. | ||
Il [[28 novembre]] [[1897]] Joan Montseny fa rientro clandestinamente dalla [[Gran Bretagna]], dove s'era rifugiato un anno prima insieme alla compagna, nella città di Madrid. Qui si stabilisce insieme a Teresa, dove i due editano la celebre ''[[La Revista Blanca]]''. Nel [[1901]], riprende a tenere conferenze per la difesa dei prigionieri politici di Jerez. Nello stesso anno partecipa, insieme ad Azorín, Mendinaveitia e [[Federico Urales]] ad un ciclo di conferenze all'Ateneo di Madrid su «La Società Futura» in rappresentanza delle idee anarchiche. | Il [[28 novembre]] [[1897]] [[Joan Montseny]] fa rientro clandestinamente dalla [[Gran Bretagna]], dove s'era rifugiato un anno prima insieme alla compagna, nella città di Madrid. Qui si stabilisce insieme a Teresa, dove i due editano la celebre ''[[La Revista Blanca]]''. Nel [[1901]], riprende a tenere conferenze per la difesa dei prigionieri politici di Jerez. Nello stesso anno partecipa, insieme ad Azorín, Mendinaveitia e [[Federico Urales]] ad un ciclo di conferenze all'Ateneo di Madrid su «La Società Futura» in rappresentanza delle idee anarchiche. | ||
Il [[12 febbraio]] [[1905]], l'unione amorosa col marito dà alla luce la loro unica figlia: [[Federica Montseny]]. La coppia partecipa attivamente alla campagna in difesa di [[Francisco Ferrer y Guardia]], ingiustamente condannato a morte per gli eventi della cosiddetta "[[Semana Trágica (España)|Settimana Tragica]]" del [[1909]]. Quando poi sorge un aspro conflitto legale con il pedagogista [[Arturo Soria]], creatore dlla "Città Lineare di Madrid" ed accusato dalla coppia di frode ed inganno, nel [[1912]] i due si stabiliscono in Catalogna. | Il [[12 febbraio]] [[1905]], l'unione amorosa col marito dà alla luce la loro unica figlia: [[Federica Montseny]]. La coppia partecipa attivamente alla campagna in difesa di [[Francisco Ferrer y Guardia]], ingiustamente condannato a morte per gli eventi della cosiddetta "[[Semana Trágica (España)|Settimana Tragica]]" del [[1909]]. Quando poi sorge un aspro conflitto legale con il pedagogista [[Arturo Soria]], creatore dlla "Città Lineare di Madrid" ed accusato dalla coppia di frode ed inganno, nel [[1912]] i due si stabiliscono in Catalogna. |