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Le masse lavoratrici, influenzate dagli anarchici, cominciarono ad organizzarsi nei [[sindacalismo|sindacati]] di stampo [[socialista]] e anarchico ([[anarco-sindacalismo]]), utilizzando come armi di lotta lo [[sciopero generale]], il [[sabotaggio]] e il [[boicottaggio]]. <br />L'[[anarchismo]] ebbe un maggior impulso quando nel [[1885]] giunse in [[Argentina]] [[Errico Malatesta]], il quale contribuì alla fondazione del primo sindacato argentino, la “[[Sociedad Cosmopolita de Resistencia y Colocación de Obreros Panaderos]] (sindacato dei panettieri fondato grazie anche all'attivismo del panettiere livornese [[Ettore Mattei]]), del [[stampa anarchica|giornale]] «La Questione Sociale» ([[1885]]-[[1886]]) e partecipò ai primi [[sciopero|scioperi]] di un certo rilievo. | Le masse lavoratrici, influenzate dagli anarchici, cominciarono ad organizzarsi nei [[sindacalismo|sindacati]] di stampo [[socialista]] e anarchico ([[anarco-sindacalismo]]), utilizzando come armi di lotta lo [[sciopero generale]], il [[sabotaggio]] e il [[boicottaggio]]. <br />L'[[anarchismo]] ebbe un maggior impulso quando nel [[1885]] giunse in [[Argentina]] [[Errico Malatesta]], il quale contribuì alla fondazione del primo sindacato argentino, la “[[Sociedad Cosmopolita de Resistencia y Colocación de Obreros Panaderos]] (sindacato dei panettieri fondato grazie anche all'attivismo del panettiere livornese [[Ettore Mattei]]), del [[stampa anarchica|giornale]] «La Questione Sociale» ([[1885]]-[[1886]]) e partecipò ai primi [[sciopero|scioperi]] di un certo rilievo. | ||
Dopo la partenza di [[Malatesta]], nel [[1889]], si accentuarono tutta una serie di problematiche interne al movimento tra [[ | Dopo la partenza di [[Malatesta]], nel [[1889]], si accentuarono tutta una serie di problematiche interne al movimento tra [[Correnti_anarchiche#Organizzatori_e_antiorganizzatori|antiorganizzatori e organizzatori]], che ebbero temporaneamente fine solo nel [[1898]] quando giunse nel paese sudamericano un altro [[:Categoria:Anarchici italiani|anarchico italiano]]: [[Pietro Gori]]. Nell'ultimo decennio del XIX° secolo si formarono gruppi di prevalenza [[anarco-individualismo|anarco-individualista]], ispirati all'[[illegalismo]] e all'[[anarchismo insurrezionalista|insurrezionalismo]] europeo: "Los hambrientos", "Los desautorizados", "Ravachol", "La Miseria", ecc.; vennero inoltre editati i [[stampa anarchica|giornali]] «El Perseguido» ([[1890]]-[[1896]]), «La Voz de la Mujer» (rivista [[anarco-femminismo|anarco-femminista]] di [[Virginia Bolten]], editata a Rosario nel [[1896]] e nel [[1897]]), «Demoliamo» (fondato a Rosario nel [[1892]], stampato in italiano), «El Oprimido» (Buenos Aires, [[1894]]-[[1896]]), «La Protesta Humana» (fondato a Buenos Aires nel [[1897]]) e tanti altri. | ||
== Il XX° secolo == | == Il XX° secolo == | ||
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Nel [[1922]] si costituì l'[[Unión Sindical Argentina]], prosecutrice della '''[[FORA]] del IX congresso''', definita di ispirazione anarco-bolscevica, ovvero un'organizzazione che partendo dai principi che ispirarono la [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]], in cui gli [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalisti]] ebbero un ruolo determinante, giunsero ad auspicare la «[[dittatura del proletariato]]». Su questa, la [[Alianza Libertaria Argentina]] (ALA) esercitò un certo controllo, così come la [[FAI]] si rapportava con la [[CNT]] in [[Spagna]]. L'ALA si costituì il [[23 gennaio]] [[1923]] e il [[3 aprile]] si dotò di un organo propagandistico, «[[El Libertario]]» (109 numeri sino al 1932). | Nel [[1922]] si costituì l'[[Unión Sindical Argentina]], prosecutrice della '''[[FORA]] del IX congresso''', definita di ispirazione anarco-bolscevica, ovvero un'organizzazione che partendo dai principi che ispirarono la [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]], in cui gli [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalisti]] ebbero un ruolo determinante, giunsero ad auspicare la «[[dittatura del proletariato]]». Su questa, la [[Alianza Libertaria Argentina]] (ALA) esercitò un certo controllo, così come la [[FAI]] si rapportava con la [[CNT]] in [[Spagna]]. L'ALA si costituì il [[23 gennaio]] [[1923]] e il [[3 aprile]] si dotò di un organo propagandistico, «[[El Libertario]]» (109 numeri sino al 1932). | ||
In quegli anni le divisioni tra organizzatori e antiorganizzatori portarono all'ingenerarsi di aspre lotte, anche violente, tra gli stessi militanti del movimento: per es. [[Emilio López Arango]], direttore del [[stampa anarchica|giornale]] «[[La protesta]]» (il principale organo anarchico), morì assassinato e quale colpevole fu indicato prorpio [[Severino Di Giovanni]] <ref name="cedema">[http://www.cedema.org/ver.php?id=1586 El anarquismo en la historia de las luchas sociales argentinas]</ref>. | In quegli anni le divisioni tra [[Correnti_anarchiche#Organizzatori_e_antiorganizzatori|antiorganizzatori|organizzatori e antiorganizzatori]] portarono all'ingenerarsi di aspre lotte, anche violente, tra gli stessi militanti del movimento: per es. [[Emilio López Arango]], direttore del [[stampa anarchica|giornale]] «[[La protesta]]» (il principale organo anarchico), morì assassinato e quale colpevole fu indicato prorpio [[Severino Di Giovanni]] <ref name="cedema">[http://www.cedema.org/ver.php?id=1586 El anarquismo en la historia de las luchas sociales argentinas]</ref>. | ||
[[File:La Protesta Humana.png|thumb|left|250px|«La Protesta», periodico anarchico considerato la “voce” non ufficiale della FORA.]] | [[File:La Protesta Humana.png|thumb|left|250px|«La Protesta», periodico anarchico considerato la “voce” non ufficiale della FORA.]] |