Johannes Holzmann: differenze tra le versioni

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Una volta a Zurigo, Holzmann lavorò per un giornale chiamato ''Der Weckruf'' (''La sveglia''). Venne arrestato ancora una volta e deportato. Tornò di nascosto in Svizzera. Cercò di rimanere nascosto simulando la propria morte: scrisse un necrologio per se stesso, dichiarando di essere stato ucciso nel corso della fuga dalla prigione. Dopo la scoperta di questa finzione, Holzmann cadde in disgrazia, anche all'interno della scena anarchica. Pertanto, decise di lasciare Zurigo. Dopo aver trascorso un paio di mesi a Parigi, si trasferì in Russia. <ref>Otto 2007</ref>
Una volta a Zurigo, Holzmann lavorò per un giornale chiamato ''Der Weckruf'' (''La sveglia''). Venne arrestato ancora una volta e deportato. Tornò di nascosto in Svizzera. Cercò di rimanere nascosto simulando la propria morte: scrisse un necrologio per se stesso, dichiarando di essere stato ucciso nel corso della fuga dalla prigione. Dopo la scoperta di questa finzione, Holzmann cadde in disgrazia, anche all'interno della scena anarchica. Pertanto, decise di lasciare Zurigo. Dopo aver trascorso un paio di mesi a Parigi, si trasferì in Russia. <ref>Otto 2007</ref>


== Russia e morte ==
=== Russia e morte ===
Holzmann Hoptò per la Russia, perché, dopo aver scritto in ''Der Kampf'' sulla rivoluzione russa del [[1905]], pensava che il futuro dell'Europa dipendesse dal risultato degli sviluppi rivoluzionari in quel paese. Entrò a far parte di una federazione anarchica in Polonia, allora parte dell'Impero russo. Operò in quell'organizzazione per diverse settimane, derubando ricchi mercanti per finanziare le attività del gruppo. Nel giugno [[1907]] fu catturato e condannato a quindici anni di lavori forzati. Tornato in Germania, gli avvocati e gli amici di Holzmann lanciarono una campagna per ottenere la sua liberazione. [[Else Lasker-Schüler]] racolse denaro per un viaggio in Russia: nel [[1913]] riuscì a incontrare Holzmann in un manicomio nei pressi di Mosca. Dopo aver lottato per anni per il suo rilascio, i suoi sostenitori riuscirono finalmente a convincere le autorità russe a lasciarlo andare. Tuttavia, le autorità tedesche si rifiutarono di farlo rientrare nel paese e quindi fu costretto a rimanere incarcerato in Russia. Nel frattempo, la salute di Holzmann peggiorò. Soffrì di malnutrizione e tifo e morì il [[28 aprile]] [[1914]]. <ref>Otto 2007</ref>
Holzmann Hoptò per la Russia, perché, dopo aver scritto in ''Der Kampf'' sulla rivoluzione russa del [[1905]], pensava che il futuro dell'Europa dipendesse dal risultato degli sviluppi rivoluzionari in quel paese. Entrò a far parte di una federazione anarchica in Polonia, allora parte dell'Impero russo. Operò in quell'organizzazione per diverse settimane, derubando ricchi mercanti per finanziare le attività del gruppo. Nel giugno [[1907]] fu catturato e condannato a quindici anni di lavori forzati. Tornato in Germania, gli avvocati e gli amici di Holzmann lanciarono una campagna per ottenere la sua liberazione. [[Else Lasker-Schüler]] racolse denaro per un viaggio in Russia: nel [[1913]] riuscì a incontrare Holzmann in un manicomio nei pressi di Mosca. Dopo aver lottato per anni per il suo rilascio, i suoi sostenitori riuscirono finalmente a convincere le autorità russe a lasciarlo andare. Tuttavia, le autorità tedesche si rifiutarono di farlo rientrare nel paese e quindi fu costretto a rimanere incarcerato in Russia. Nel frattempo, la salute di Holzmann peggiorò. Soffrì di malnutrizione e tifo e morì il [[28 aprile]] [[1914]]. <ref>Otto 2007</ref>


Dopo la morte di Holzmann, [[Karl Liebknecht]], leader socialista e membro del Reichstag, avviò un'inchiesta parlamentare sul motivo per cui Holzmann non è stato autorizzato a tornare in Germania. [[Franz Pfemfert]] dedicò a Holzmann un numero della rivista socialista ''Die Aktion''. [[Lasker-Schüler]] scrisse una poesia sulla sua visita, intitolata ''Der Malik''. Il corpo di Holzmann fu restituito a Berlino e fu sepolto nel cimitero ebraico di Weißensee. <ref>Otto 2007</ref>
Dopo la morte di Holzmann, [[Karl Liebknecht]], leader socialista e membro del Reichstag, avviò un'inchiesta parlamentare sul motivo per cui Holzmann non è stato autorizzato a tornare in Germania. [[Franz Pfemfert]] dedicò a Holzmann un numero della rivista socialista ''Die Aktion''. [[Lasker-Schüler]] scrisse una poesia sulla sua visita, intitolata ''Der Malik''. Il corpo di Holzmann fu restituito a Berlino e fu sepolto nel cimitero ebraico di Weißensee. <ref>Otto 2007</ref>


== Biografia ==
== Bibliografia ==
*Walter Fähnders, ''Anarchism and Homosexuality in Wilhelmine Germany: Senna Hoy, Erich Mühsam, John Henry Mackay'', Journal of Homosexuality, 1995, 29 (2–3), pp. 117–154.
*Walter Fähnders, ''Anarchism and Homosexuality in Wilhelmine Germany: Senna Hoy, Erich Mühsam, John Henry Mackay'', Journal of Homosexuality, 1995, 29 (2–3), pp. 117–154.
*Jesse Cohn, ''Hoy, Senna (1882-1914)'', in Immanuel Ness (ed.), ''The International Encyclopedia of Revolution and Protest: 1500 to the Present'', Wiley-Blackwell, 2009, p. 1609.
*Jesse Cohn, ''Hoy, Senna (1882-1914)'', in Immanuel Ness (ed.), ''The International Encyclopedia of Revolution and Protest: 1500 to the Present'', Wiley-Blackwell, 2009, p. 1609.
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