Omosessualità e anarchismo: differenze tra le versioni

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Gli scritti dell'anarchico [[bisessuale]] [[Daniel Guérin]] offrono una panoramica della tensione presente e sentita spesso in maniera anche abbastanza forte tra minoranze sessuali e [[sinistra (politica)|sinistra]]; egli ha chiaramente descritto l'estrema ostilità verso l'omosessualità che ha permeato gran parte della sinistra comunista durante tutto il corso del XX secolo<ref>Il [[Partito Comunista Francese]] era «istericamente intransigente e preoccupato per tutto quel che concerneva il comportamento morale», cfr. in ''Aragon, victime et profiteur du tabou'', in ''Gai Pied Hebdo'', 4 giugno 1983, riprodotto in ''Homosexualité et Révolution'', pp. 62-63, citazione a p. 63.<br />Il trotskyista [[Pierre Lambert]] dell'OCI era «completamente isterico nei riguardi dell'omosessualità»; [[Lotta operaia]] è stato teoricamente contrario all'omosessualità; così come lo era anche la [[Lega dei comunisti]], nonostante molto tardivamente a parole si siano espressi a favore dei diritti da concedere ai gay (''à confesse'', intervista con Gérard Ponthieu in ''Sexpol'', n° 1, 20 gennaio 1975, pp. 10-14).<br />Inoltre Guérin ha anche sostenuto che tali gruppi portavano una grande responsabilità nella promozione di atteggiamenti omofobici tra la classe operaia ancora nei tardi anni '70. Il loro atteggiamento è stato «il più ottuso, il più reazionario, il più antiscientifico». Cfr. in ''Etre homosexuel et révolutionnaire'', La Quinzaine littéraire, n° 215, special; ''Les homosexualités'', agosto 1975, pp. 9-10, citazione a p. 10.</ref>.
Gli scritti dell'anarchico [[bisessuale]] [[Daniel Guérin]] offrono una panoramica della tensione presente e sentita spesso in maniera anche abbastanza forte tra minoranze sessuali e [[sinistra (politica)|sinistra]]; egli ha chiaramente descritto l'estrema ostilità verso l'omosessualità che ha permeato gran parte della sinistra comunista durante tutto il corso del XX secolo<ref>Il [[Partito Comunista Francese]] era «istericamente intransigente e preoccupato per tutto quel che concerneva il comportamento morale», cfr. in ''Aragon, victime et profiteur du tabou'', in ''Gai Pied Hebdo'', 4 giugno 1983, riprodotto in ''Homosexualité et Révolution'', pp. 62-63, citazione a p. 63.<br />Il trotskyista [[Pierre Lambert]] dell'OCI era «completamente isterico nei riguardi dell'omosessualità»; [[Lotta operaia]] è stato teoricamente contrario all'omosessualità; così come lo era anche la [[Lega dei comunisti]], nonostante molto tardivamente a parole si siano espressi a favore dei diritti da concedere ai gay (''à confesse'', intervista con Gérard Ponthieu in ''Sexpol'', n° 1, 20 gennaio 1975, pp. 10-14).<br />Inoltre Guérin ha anche sostenuto che tali gruppi portavano una grande responsabilità nella promozione di atteggiamenti omofobici tra la classe operaia ancora nei tardi anni '70. Il loro atteggiamento è stato «il più ottuso, il più reazionario, il più antiscientifico». Cfr. in ''Etre homosexuel et révolutionnaire'', La Quinzaine littéraire, n° 215, special; ''Les homosexualités'', agosto 1975, pp. 9-10, citazione a p. 10.</ref>.
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