Anarchia e diritto (di Pier Francesco Zarcone): differenze tra le versioni

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Il discorso sull'interiorizzazione delle norme etiche fondamentali può facilmente portare - come in effetti accade - all'affermazione che il funzionamento della macro-comunità libertaria si basa sul diritto naturale. Cerchiamo di mettere ordine nella questione senza lasciarci prendere da facili entusiasmi.  
Il discorso sull'interiorizzazione delle norme etiche fondamentali può facilmente portare - come in effetti accade - all'affermazione che il funzionamento della macro-comunità libertaria si basa sul diritto naturale. Cerchiamo di mettere ordine nella questione senza lasciarci prendere da facili entusiasmi.  


Sul diritto naturale <ref>G. FASSÒ, ''La legge della ragione'', Bologna 1964.</ref> si è molto discusso filosoficamente dall'epoca degli antichi romani, ed in modo più accentuato dal rinascimento in poi, passando soprattutto per [[Ugo Grozio]] (Huig Van Groot) ed il suo De jure belli ac pacis ("Il diritto della guerra e della pace"), del 1625. A tutt'oggi il [[giusnaturalismo]] costituisce uno dei punti cardine dell'ideologia cattolica per il nesso fra diritto naturale ed ordine teologico della natura.  
Sul diritto naturale <ref>G. FASSÒ, ''La legge della ragione'', Bologna 1964.</ref> si è molto discusso filosoficamente dall'epoca degli antichi romani, ed in modo più accentuato dal rinascimento in poi, passando soprattutto per [[Ugo Grozio]] (Huig Van Groot) ed il suo De jure belli ac pacis (''Il diritto della guerra e della pace''), del 1625. A tutt'oggi il [[giusnaturalismo]] costituisce uno dei punti cardine dell'ideologia cattolica per il nesso fra diritto naturale ed ordine teologico della natura.  


Sull'argomento sono state scritte intere e dotte biblioteche, ma per i non specialisti della materia (e comunque non solo per essi) l'impressione è di una serie di fumose disquisizioni (ideologiche nel senso marxiano del termine) spesso campate per aria. Anche perché (come riconoscono gli stessi fautori/teorici del diritto naturale) non si tratta di "un codice di leggi deducibili razionalmente, di regole che possono determinarsi fino agli ultimi dettagli con precisione immediata e col solo aiuto della logica [...] non può farsi una casistica del diritto naturale". <ref>F. De ESCALANTE, ''El derecho natural entre la "exigencia" ética y el "razonamiento" político'', in ''El Derecho Natural Hispánico'', Madrid 1973, pp. 96-97.</ref>
Sull'argomento sono state scritte intere e dotte biblioteche, ma per i non specialisti della materia (e comunque non solo per essi) l'impressione è di una serie di fumose disquisizioni (ideologiche nel senso marxiano del termine) spesso campate per aria. Anche perché (come riconoscono gli stessi fautori/teorici del diritto naturale) non si tratta di «un codice di leggi deducibili razionalmente, di regole che possono determinarsi fino agli ultimi dettagli con precisione immediata e col solo aiuto della logica [...] non può farsi una casistica del diritto naturale». <ref>F. De ESCALANTE, ''El derecho natural entre la "exigencia" ética y el "razonamiento" político'', in ''El Derecho Natural Hispánico'', Madrid 1973, pp. 96-97.</ref>


Recentemente uno scrittore libertario ha definito il diritto naturale «come un insieme di principi generali che qualsiasi diritto positivo che pretende di servire l'idea di giustizia (invece degli interessi del gruppo sociale dominante) deve rispettare, adattare alle circostanze concrete del luogo e dell'epoca e tentare di applicare nella vita reale». <ref>A. PERRINJAQUET, ''Anarchici senza legge? Chi l'ha detto?'', in ''Libertaria'', n. 2, 2001, p. 78.</ref> L'agggettivo "naturale" rimanderebbe ad una natura umana definita nei termini della razionalità e della libertà, e non ad una natura esterna e trascendente.  
Recentemente uno scrittore libertario ha definito il diritto naturale «come un insieme di principi generali che qualsiasi diritto positivo che pretende di servire l'idea di giustizia (invece degli interessi del gruppo sociale dominante) deve rispettare, adattare alle circostanze concrete del luogo e dell'epoca e tentare di applicare nella vita reale». <ref>A. PERRINJAQUET, ''Anarchici senza legge? Chi l'ha detto?'', in ''Libertaria'', n. 2, 2001, p. 78.</ref> L'agggettivo "naturale" rimanderebbe ad una natura umana definita nei termini della razionalità e della libertà, e non ad una natura esterna e trascendente.  
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