Sacco e Vanzetti: differenze tra le versioni

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E in seguito scrisse: «Dove potevo andare? Cosa potevo fare? Quella era la Terra promessa. Il treno della sopraelevata passava sferragliando e non rispondeva niente. Le automobili e i tram passavano oltre senza badare a me».
E in seguito scrisse: «Dove potevo andare? Cosa potevo fare? Quella era la Terra promessa. Il treno della sopraelevata passava sferragliando e non rispondeva niente. Le automobili e i tram passavano oltre senza badare a me».


Sacco, che in [[Italia]] aveva fatto diversi lavori, si stabilisce a Milford (Massachusetts), dove è presente una folta comunità foggiana che praticamente lece sentire quasi come fosse a casa. Dopo essere stato impiegato in lavori di bassa manovalanza, Sacco fece un corso di specializzazione come operaio calzaturiero, trovando poi lavoro quasi immediatamente in una fabbrica di calzature nella stessa Milford. Si sposò e andò ad abitare in una casa con giardino, che si poteva permettere in quanto riceveva una buona paga da operaio specializzato. Con la moglie ebbe un figlio, Dante, e una figlia, Ines. Lavorava sei giorni la settimana, dieci ore al giorno. Pur essendo un lavoratore relativamente privilegiato, Sacco si sentiva vicino alle sofferenze dei lavoratori immigrati sfruttati e oppressi da una classe padronale senza scrupoli. Per questo inizialmente si avvicinò alla attività dell'[[IWW]], poi dal [[1913]] prese a frequentare il «Centro di Studi Sociali» di Milford che lo introdusse nel [[movimento anarchico]].  
Sacco, che in [[Italia]] aveva fatto diversi lavori, si stabilì a Milford (Massachusetts), dove era presente una folta comunità foggiana che praticamente lo fece sentire quasi come fosse a casa. Dopo essere stato impiegato in lavori di bassa manovalanza, Sacco fece un corso di specializzazione come operaio calzaturiero, trovando poi lavoro quasi immediatamente in una fabbrica di calzature nella stessa Milford. Si sposò e andò ad abitare in una casa con giardino, che si poteva permettere in quanto riceveva una buona paga da operaio specializzato. Con la moglie ebbe un figlio, Dante, e una figlia, Ines. Lavorava sei giorni la settimana, dieci ore al giorno. Pur essendo un lavoratore relativamente privilegiato, Sacco si sentiva vicino alle sofferenze dei lavoratori immigrati sfruttati e oppressi da una classe padronale senza scrupoli. Per questo inizialmente si avvicinò alla attività dell'[[IWW]], poi dal [[1913]] prese a frequentare il «Centro di Studi Sociali» di Milford che lo introdusse nel [[movimento anarchico]].  


Lettore e sostenitore del giornale anarchico ''[[Cronaca Sovversiva]]'' di [[Luigi Galleani]], cominciò a partecipare con grande perseveranza alle manifestazioni operaie dell'epoca, attraverso le quali i lavoratori chiedevano salari più alti e migliori condizioni di lavoro. A causa di queste attività venne arrestato il [[3 dicembre]] [[1916]], per aver partecipato ad una manifestazione di [[solidarietà]] in favore degli operai di Mesabi (Minnesota).
Lettore e sostenitore del giornale anarchico ''[[Cronaca Sovversiva]]'' di [[Luigi Galleani]], cominciò a partecipare con grande perseveranza alle manifestazioni operaie dell'epoca, attraverso le quali i lavoratori chiedevano salari più alti e migliori condizioni di lavoro. A causa di queste attività venne arrestato il [[3 dicembre]] [[1916]], per aver partecipato ad una manifestazione di [[solidarietà]] in favore degli operai di Mesabi (Minnesota).
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