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Il convincimento personale sul contenuto di qualunque assioma è, per i coerentisti, frutto dell'abbandono all'emotivo. Tuttavia un esercizio rigorosamente obiettivo delle facoltà intellettive, con adozione di retta metodologia logico-matematica, a lungo andare può modificare l'emotivo, perché in tal modo il buon senso personale, unito al bagaglio di conoscenze acquisite, può indurre a sradicare le credenze ereditate dall'ambiente in cui si è vissuto, se l'illuminazione della scienza ne fa riconoscere l'eventuale natura fantasiosa, artificiosa, finalizzata a fornire sempre e comunque una spiegazione semplice di fatti che invece possono essere ben compresi, ma unicamente sulla base di nozioni complesse che non sono patrimono di tutti e possono diventarlo soltanto attraverso lo studio. | Il convincimento personale sul contenuto di qualunque assioma è, per i coerentisti, frutto dell'abbandono all'emotivo. Tuttavia un esercizio rigorosamente obiettivo delle facoltà intellettive, con adozione di retta metodologia logico-matematica, a lungo andare può modificare l'emotivo, perché in tal modo il buon senso personale, unito al bagaglio di conoscenze acquisite, può indurre a sradicare le credenze ereditate dall'ambiente in cui si è vissuto, se l'illuminazione della scienza ne fa riconoscere l'eventuale natura fantasiosa, artificiosa, finalizzata a fornire sempre e comunque una spiegazione semplice di fatti che invece possono essere ben compresi, ma unicamente sulla base di nozioni complesse che non sono patrimono di tutti e possono diventarlo soltanto attraverso lo studio. | ||
Il credo di cui si parla è congeniale ai cultori del sapere scientifico appartenenti ad aree geografiche prevalentemente cristiane, dove, rispettando la logica e la confessione, si è sempre opposta la rivelazione alla ragione, la fede | Il credo di cui si parla è congeniale ai cultori del sapere scientifico appartenenti ad aree geografiche prevalentemente cristiane, dove, rispettando la logica e la confessione, si è sempre opposta la rivelazione alla ragione, la fede, alla scienza. Che fede sarebbe più, si sostiene, quella che ritiene vero ciò che è scientificamente dimostrabile, che è inconfutabilmente attestato da fatti? Sarebbe pura constatazione. D'altronde nelle [[civiltà]] pagane, a sostegno d'un atto di fede nell'esistenza d'una o più essenze superiori [http://it.wiktionary.org/wiki/immateriale immateriali], sono stati sempre addotti dei fenomeni paranormali, cioè che sembrano sfuggire alle leggi normali a base dell'Universo, inducendo gli scienziati allo sconcerto e al senso d'impotenza, quando non considerano la presenza d'infatuazione o allucinazione o suggestione. Per un cristiano invece ciò è contraddire la sostanza della fede, che per lui si riassume nella nota espressione: «''Credo quia absurdum''» (non deduco, non constato: ho fede, credo, proprio perché è assurdo, perché esula dalla razionalità). Questa dunque la mentalità che può indurre a essere coertentista. | ||
====Secondo assioma==== | ====Secondo assioma==== |