Comunismo: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
2 byte aggiunti ,  20:31, 9 ago 2020
m
Sostituzione testo - "Etienne Cabet" con "Étienne Cabet"
m (Sostituzione testo - " socialista " con " socialista ")
m (Sostituzione testo - "Etienne Cabet" con "Étienne Cabet")
Riga 19: Riga 19:


=== Rivoluzione francese e rivoluzione industriale ===  
=== Rivoluzione francese e rivoluzione industriale ===  
[[File:Etiennecabet.jpg|left|thumb|180 px|Etienne Cabet]]
[[File:Etiennecabet.jpg|left|thumb|180 px|Étienne Cabet]]


Il pensiero illuminista portò un contributo fondamentale alla crescita delle idee comuniste. In particolare le elaborazioni di [[Jean Jacques Rousseau]] e di Morelly (che configuravano la proprietà privata il primo come degenerazione di un primitivo e ideale stato di natura, il secondo come origine di ogni difetto sociale) aprirono la strada al movimento guidato, in corrispondenza della [[La Rivoluzione Francese| rivoluzione francese]], da [[Babeuf]]: il "babuvismo" aspirava nella sostanza a un comunismo distributivo, a un sistema, cioè, in cui il potere politico si preoccupasse di organizzare pressoché integralmente l'attività economica e di distribuire con equità i prodotti del lavoro.  
Il pensiero illuminista portò un contributo fondamentale alla crescita delle idee comuniste. In particolare le elaborazioni di [[Jean Jacques Rousseau]] e di Morelly (che configuravano la proprietà privata il primo come degenerazione di un primitivo e ideale stato di natura, il secondo come origine di ogni difetto sociale) aprirono la strada al movimento guidato, in corrispondenza della [[La Rivoluzione Francese| rivoluzione francese]], da [[Babeuf]]: il "babuvismo" aspirava nella sostanza a un comunismo distributivo, a un sistema, cioè, in cui il potere politico si preoccupasse di organizzare pressoché integralmente l'attività economica e di distribuire con equità i prodotti del lavoro.  
Riga 25: Riga 25:
Nel [[1796]] la "[[congiura degli Eguali]]" di Babeuf pose le radici di quell'idea di "dittatura dell'insurrezione" (cioè la possibilità di ricorrere ad azioni politiche estreme per instaurare una società comunista), che tanto peso avrebbe avuto negli sviluppi ulteriori del movimento comunista. Tuttavia, le scuole di pensiero socialiste e comuniste che nella prima metà dell'800 fiorirono in risposta ai crescenti problemi economici e sociali provocati dalla rivoluzione industriale non percorsero la strada del babuvismo, mirando piuttosto a cambiamenti nonviolenti. Così [[Charles Fourier]] teorizzò i ''falansteri'' (piccole comunità autarchiche prive di contrasti di interesse), mentre [[Robert Owen]] progettò le comuni (villaggi agricoli fondati sulla cooperazione, costituiti su terre assegnate ai disoccupati).  
Nel [[1796]] la "[[congiura degli Eguali]]" di Babeuf pose le radici di quell'idea di "dittatura dell'insurrezione" (cioè la possibilità di ricorrere ad azioni politiche estreme per instaurare una società comunista), che tanto peso avrebbe avuto negli sviluppi ulteriori del movimento comunista. Tuttavia, le scuole di pensiero socialiste e comuniste che nella prima metà dell'800 fiorirono in risposta ai crescenti problemi economici e sociali provocati dalla rivoluzione industriale non percorsero la strada del babuvismo, mirando piuttosto a cambiamenti nonviolenti. Così [[Charles Fourier]] teorizzò i ''falansteri'' (piccole comunità autarchiche prive di contrasti di interesse), mentre [[Robert Owen]] progettò le comuni (villaggi agricoli fondati sulla cooperazione, costituiti su terre assegnate ai disoccupati).  


Da parte sua, [[Etienne Cabet]] immaginò invece un sistema rigorosamente comunista (privo di ogni forma di proprietà privata) a livello nazionale, reso possibile dalla soppressione di qualunque differenza sociale e dal controllo dei mezzi produttivi da parte della collettività. Il punto più alto di questa linea di pensiero venne raggiunto da [[Claude-Henri de Saint-Simon]], il primo a introdurre inequivocabilmente gli ideali comunistici nel nuovo mondo industriale: dalle idee di Saint-Simon emergeva chiaramente la condanna di una società in cui i pochi si arricchivano sfruttando il lavoro della maggioranza.
Da parte sua, [[Étienne Cabet]] immaginò invece un sistema rigorosamente comunista (privo di ogni forma di proprietà privata) a livello nazionale, reso possibile dalla soppressione di qualunque differenza sociale e dal controllo dei mezzi produttivi da parte della collettività. Il punto più alto di questa linea di pensiero venne raggiunto da [[Claude-Henri de Saint-Simon]], il primo a introdurre inequivocabilmente gli ideali comunistici nel nuovo mondo industriale: dalle idee di Saint-Simon emergeva chiaramente la condanna di una società in cui i pochi si arricchivano sfruttando il lavoro della maggioranza.


=== Il pensiero di Marx ed Engels ===  
=== Il pensiero di Marx ed Engels ===  
66 514

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione