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|'''Benvenute/i su [[Anarcopedia]]''': un progetto per lo sviluppo di una enciclopedia finalizzata a chiarificare teorie e pratiche del [[movimento anarchico]] nel suo complesso, ma anche a porsi in sé come esperienza [[anarchismo|anarchica]] di [[azione diretta]]. Infatti, essendo questa una [[wiki]], chiunque può aggiungere nuove pagine ('''compatibili con la [https://www.anarcopedia.org/index.php/Anarcopedia#Filosofia_anarchica_del_progetto filosofia anarchica del progetto]''') o modificare le pagine esistenti. Al momento Anarcopedia conta '''[[Speciale:Statistics|{{NUMBEROFARTICLES}}]] [[Special:Allpages|articoli]]''' in corso di elaborazione o già realizzati. | |'''Benvenute/i su [[Anarcopedia]]''': un progetto per lo sviluppo di una enciclopedia finalizzata a chiarificare teorie e pratiche del [[movimento anarchico]] nel suo complesso, ma anche a porsi in sé come esperienza [[anarchismo|anarchica]] di [[azione diretta]]. Infatti, essendo questa una [[wiki]], chiunque può aggiungere nuove pagine ('''compatibili con la [https://www.anarcopedia.org/index.php/Anarcopedia#Filosofia_anarchica_del_progetto filosofia anarchica del progetto]''') o modificare le pagine esistenti. Al momento Anarcopedia conta '''[[Speciale:Statistics|{{NUMBEROFARTICLES}}]] [[Special:Allpages|articoli]]''' in corso di elaborazione o già realizzati. | ||
È disponibile una lista degli [[Special:Newpages|articoli creati di recente]] e la '''[[Anarcopedia:Mappa delle categorie|mappa delle categorie]]''', utili per orientarsi all'interno dell'enciclopedia, oltre all'[[albero dell'anarchismo]] e ai [[colori dell'anarchia]], importanti invece per coloro (specie i meno esperti) che meglio vogliono comprendere il complesso intreccio tra le varie correnti e tendenze dell'anarchia. <nowiki>[</nowiki>[[Anarcopedia:Aiuto|Segue...]]<nowiki>]</nowiki> | È disponibile una lista degli [[Special:Newpages|articoli creati di recente]] e la '''[[Anarcopedia:Mappa delle categorie|mappa delle categorie]]''', utili per orientarsi all'interno dell'enciclopedia, oltre all'[[albero dell'anarchismo]] e ai [[colori dell'anarchia]], importanti invece per coloro (specie i meno esperti) che meglio vogliono comprendere il complesso intreccio tra le varie correnti e tendenze dell'anarchia. <nowiki>[</nowiki>[[Anarcopedia:Aiuto|Segue...]]<nowiki>]</nowiki> | ||
== Accadde oggi == | |||
[[File:Bresci A.jpg|miniatura|left|[[Gaetano Bresci]], ritratto di Fabio Santin.]] | |||
==== Il fatto ==== | |||
[[Gaetano Bresci]] uccise a Monza, la sera di domenica [[29 luglio]] [[1900]], sparandogli contro tre colpi di pistola (o quattro, le fonti storiche non concordano) re Umberto I di Savoia. Il sovrano stava rientrando in carrozza nella sua residenza monzese dopo una premiazione in una società sportiva. L'omicidio - immortalato in una celebre tavola del pittore Achille Beltrame per la «Domenica del Corriere» - avvenne sotto gli occhi della popolazione festante che salutava il monarca. Bresci si lasciò catturare senza opporre resistenza. | |||
Immediatamente dopo l'arresto dichiarò: | |||
:''«Ho attentato al Capo dello Stato perché è responsabile di tutte le vittime pallide e sanguinanti del sistema che lui rappresenta e fa difendere. Concepii tale disegnamento dopo le sanguinose repressioni avvenute in Sicilia in seguito agli stati d'assedio emanati per decreto reale. E dopo avvenute le altre repressioni del '98 ancora più numerose e più barbare, sempre in seguito agli stati d'assedio emanati con decreto reale»''. | |||
==== Il processo, la condanna e la morte ==== | |||
Il processo contro [[Gaetano Bresci|Bresci]] fu istruito in brevissimo tempo. Il [[29 agosto]] [[1900]], cioè un mese esatto dopo il delitto, [[Gaetano Bresci|Bresci]] comparve nella corte d'Assise di Piazza Beccaria a Milano. La sentenza era scontata in partenza. [[Gaetano Bresci|Bresci]] aveva chiesto come difensore il deputato [[socialista]] Filippo Turati, ma questi aveva declinato l'incarico e fu sostituito dall'avvocato anarchico [[Francesco Saverio Merlino]]. | |||
L'imputato mantenne un contegno conforme al personaggio che rappresentava. Freddo e distaccato, quasi sereno, ascoltò la lettura del capo d'accusa (per la verità retorico fino all'inverosimile) senza mostrare né pentimento né spavalderia. | |||
Scontò la pena nel penitenziario di S. Stefano, presso Ventotene (Isole Ponziane) e per poterlo controllare a vista venne edificata per lui una speciale cella di tre metri per tre, priva di suppellettili. | |||
Morì il [[22 maggio]] [[1901]] "suicidato" dallo [[Stato]] e probabilmente venne ucciso anche prima di questa data ufficiale. Le [[autorità]] divulgarono la notizia del suo suicidio: impiccato per mezzo di un lenzuolo o un asciugamani. | |||
Alcune coincidenze: un carcerato di Santo Stefano condannato all'ergastolo ottenne la grazia, il direttore raddoppiò il suo stipendio. | |||
Vi è incertezza anche sul luogo della sua sepoltura: secondo alcune fonti, fu seppellito assieme ai suoi effetti personali nel cimitero di S. Stefano; secondo altre, il suo corpo venne gettato in mare. Le sole cose rimaste di lui sono il suo cappello da ergastolano (andato distrutto durante una rivolta di carcerati nel dopoguerra) e la rivoltella con cui compì il regicidio. | |||
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