Henri-Gustave Jossot: differenze tra le versioni

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A convincerlo ulteriormente circa la sua nausea nei confronti dell'occidente era stato lo scoppio della prima guerra mondiale, ma soprattutto lo sfascio di cui avevano dato prova le sinistre europee, che si erano opposte blandamente all'eventualità di una carneficina tra stati e, infine, avevano votato compatte per la guerra nei loro rispettivi parlamenti nazionali. Jossot, al contrario, non aveva aderito all'''Union Sacrée'' e aveva collaborato, anche se brevemente, nel [[1916]]-[[1917|17]], a ''La Tranchée répubblicaine'' e a ''Le Bonnet rouge'', due giornali di tendenza pacifista, scrivendo per essi alcuni articoli.  
A convincerlo ulteriormente circa la sua nausea nei confronti dell'occidente era stato lo scoppio della prima guerra mondiale, ma soprattutto lo sfascio di cui avevano dato prova le sinistre europee, che si erano opposte blandamente all'eventualità di una carneficina tra stati e, infine, avevano votato compatte per la guerra nei loro rispettivi parlamenti nazionali. Jossot, al contrario, non aveva aderito all'''Union Sacrée'' e aveva collaborato, anche se brevemente, nel [[1916]]-[[1917|17]], a ''La Tranchée répubblicaine'' e a ''Le Bonnet rouge'', due giornali di tendenza pacifista, scrivendo per essi alcuni articoli.  


La sua lunga residenza in [[Tunisia]] sensibilizza comunque al problema coloniale Jossot, che mostra tutto il suo disgusto verso l'intenso sfruttamento a cui sono sottoposti gli indigeni, privati persino dei prodotti del suolo da loro coltivati. Gli indigeni lo fanno sentire dalla loro parte, musulmano come essi:  
La sua lunga residenza in [[Tunisia]] sensibilizza al problema coloniale Jossot, che mostra tutto il suo disgusto verso l'intenso sfruttamento a cui sono sottoposti gli indigeni, privati persino dei prodotti del suolo da loro coltivati. Gli indigeni lo fanno sentire dalla loro parte, musulmano come essi:  
: «Sono musulmano per orrore della falsa civiltà ponentina, per orrore delle sue brutture. Sono musulmano per l'ostilità contro la scienza profana che ci crea incessantemente nuovi bisogni senza fornirci il mezzo per soddisfarli, che sofistica le nostre bevande, che adultera i nostri alimenti, che ci avvelena con i suoi farmaci e tutta la sua chimica, che ci obbliga a vivere un'esistenza frenetica ed innaturale» (lettera a Clément-Janin, [[12 agosto]] [[1923]]).
: «Sono musulmano per orrore della falsa civiltà ponentina, per orrore delle sue brutture. Sono musulmano per l'ostilità contro la scienza profana che ci crea incessantemente nuovi bisogni senza fornirci il mezzo per soddisfarli, che sofistica le nostre bevande, che adultera i nostri alimenti, che ci avvelena con i suoi farmaci e tutta la sua chimica, che ci obbliga a vivere un'esistenza frenetica ed innaturale» (lettera a Clément-Janin, [[12 agosto]] [[1923]]).


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