Carlo Molaschi: differenze tra le versioni

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Arrestato nel febbraio [[1915]] per aver distribuito volantini che incitavano i soldati alla [[disobbedienza civile]], il [[3 agosto]] [[1917]] fonda ''Cronaca libertaria'', un giornale che però cesserà d'essere pubblicato il [[1° novembre]] dello stesso anno. Benché il suo fisico fosse minato dalla tubercolosi (era stato per questo inizialmente esonerato dal [[militarismo|servizio militare]]), all'inizio del [[1918]] Molaschi viene ugualmente arruolato nel 192° battaglione della milizia territoriale di Melzo. Pur essendo stato congedato in estate, la breve esperienza militare lo rende ancor più cupo, pessimista e chiuso in se stesso.
Arrestato nel febbraio [[1915]] per aver distribuito volantini che incitavano i soldati alla [[disobbedienza civile]], il [[3 agosto]] [[1917]] fonda ''Cronaca libertaria'', un giornale che però cesserà d'essere pubblicato il [[1° novembre]] dello stesso anno. Benché il suo fisico fosse minato dalla tubercolosi (era stato per questo inizialmente esonerato dal [[militarismo|servizio militare]]), all'inizio del [[1918]] Molaschi viene ugualmente arruolato nel 192° battaglione della milizia territoriale di Melzo. Pur essendo stato congedato in estate, la breve esperienza militare lo rende ancor più cupo, pessimista e chiuso in se stesso.


Nel dopoguerra ricomincia la sua attività propagandistica, diventando con [[Leda Rafanelli]] e [[Giuseppe Monanni]] uno dei più importanti esponenti della corrente [[anarco-individualista]] italiana. Nel [[1919]] fonda la libreria editrice ''Tempi nuovi'' e il ''Comitato pro vittime politiche''. Nel [[1920]] cura la prefazione de ''I Grandi Iconoclasti nel pensiero e nell'azione'' <ref>[http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=i%20grandi%20iconoclasti%20nel%20pensiero%20e%20nell%27azione%22%2C%20tipografia%20fratelli%20ciattini%2C%20pistoia%201920&source=web&cd=4&ved=0CD0QFjAD&url=http%3A%2F%2Fwww.liberliber.it%2Fmediateca%2Flibri%2Ff%2Ffilippi%2Fscritti_postumi%2Fodt%2Ffilippi_scritti_postumi.odt&ei=cWTFUf_ZJsrtO47NgNAH&usg=AFQjCNExZjorS3-Wc9Y5Nc4rPJB8D7JMYQ&bvm=bv.48293060,d.bGE&cad=rja Tipografia Fratelli Ciattini, Pistoia 1920]</ref>.
Nel dopoguerra ricomincia la sua attività propagandistica, diventando con [[Leda Rafanelli]] e [[Giuseppe Monnanni]] uno dei più importanti esponenti della corrente [[anarco-individualista]] italiana. Nel [[1919]] fonda la libreria editrice ''Tempi nuovi'' e il ''Comitato pro vittime politiche''. Nel [[1920]] cura la prefazione de ''I Grandi Iconoclasti nel pensiero e nell'azione'' <ref>[http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=i%20grandi%20iconoclasti%20nel%20pensiero%20e%20nell%27azione%22%2C%20tipografia%20fratelli%20ciattini%2C%20pistoia%201920&source=web&cd=4&ved=0CD0QFjAD&url=http%3A%2F%2Fwww.liberliber.it%2Fmediateca%2Flibri%2Ff%2Ffilippi%2Fscritti_postumi%2Fodt%2Ffilippi_scritti_postumi.odt&ei=cWTFUf_ZJsrtO47NgNAH&usg=AFQjCNExZjorS3-Wc9Y5Nc4rPJB8D7JMYQ&bvm=bv.48293060,d.bGE&cad=rja Tipografia Fratelli Ciattini, Pistoia 1920]</ref>.


Carlo Molaschi è uno degli animatori del quotidiano anarchico  ''[[Umanità Nova]]'', fondato a Milano il [[26 febbraio]] [[1920]] e diretto da [[Errico Malatesta]]. Nell'ottobre dello stesso anno, dopo l'arresto dei redattori ([[Errico Malatesta]], [[Corrado Quaglino]], [[Armando Borghi]], [[Nella Giacomelli]]...), accusati di «cospirazione contro lo Stato» ed «associazione a delinquere», è proprio lui ad assumere per alcuni mesi la direzione del giornale. Inoltre, dal [[5 aprile]] al [[6 dicembre]] [[1920]] dirige il quindicinale «[[Nichilismo (rivista)|Nichilismo]]».
Carlo Molaschi è uno degli animatori del quotidiano anarchico  ''[[Umanità Nova]]'', fondato a Milano il [[26 febbraio]] [[1920]] e diretto da [[Errico Malatesta]]. Nell'ottobre dello stesso anno, dopo l'arresto dei redattori ([[Errico Malatesta]], [[Corrado Quaglino]], [[Armando Borghi]], [[Nella Giacomelli]]...), accusati di «cospirazione contro lo Stato» ed «associazione a delinquere», è proprio lui ad assumere per alcuni mesi la direzione del giornale. Inoltre, dal [[5 aprile]] al [[6 dicembre]] [[1920]] dirige il quindicinale «[[Nichilismo (rivista)|Nichilismo]]».
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