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Mauro Bajatierra è anche uno dei fondatori dell'Ateneo di via Pizarro che sarà chiusa nel [[1920]] mentre era in prigione (nel corso della sua vita militante accumulerà in tutto ben quindici anni di [[carcere]]). In quest'epoca diventa amico di [[Andreu Nin]]. Coinvolto nell'attentato dell'[[8 marzo]] [[1921]] contro il primo ministro spagnolo Eduardo Dato, viene accusato con false prove di essere il fornitore delle armi e trattenuto in carcere per un breve periodo prima di essere assolto durante il processo. | Mauro Bajatierra è anche uno dei fondatori dell'Ateneo di via Pizarro che sarà chiusa nel [[1920]] mentre era in prigione (nel corso della sua vita militante accumulerà in tutto ben quindici anni di [[carcere]]). In quest'epoca diventa amico di [[Andreu Nin]]. Coinvolto nell'attentato dell'[[8 marzo]] [[1921]] contro il primo ministro spagnolo Eduardo Dato, viene accusato con false prove di essere il fornitore delle armi e trattenuto in carcere per un breve periodo prima di essere assolto durante il processo. | ||
Nel giugno [[1922]], come segretario del comitato territoriale della [[CNT spagnola|CNT]], riesce ad organizzare un plenum clandestino dell'organizzazione a Saragozza; in questa occasione darà il suo sostegno alla nuova [[Associazione Internazionale dei Lavoratori (anarco-sindacalista)|AIT]] nata a Berlino ([[25 dicembre]] [[1922]]-[[2 gennaio]] [[1923]] | Nel giugno [[1922]], come segretario del comitato territoriale della [[CNT spagnola|CNT]], riesce ad organizzare un plenum clandestino dell'organizzazione a Saragozza; in questa occasione darà il suo sostegno alla nuova [[Associazione Internazionale dei Lavoratori (anarco-sindacalista)|AIT]] nata a Berlino ([[25 dicembre]] [[1922]] - [[2 gennaio]] [[1923]]). | ||
Autore di numerosi opere militanti, libri e opuscoli, ma anche di romanzi e opere teatrali di argomento sociale, non disdegna di partecipare ad incontri clandestini in Andalusia e nelle Asturie e a prestare collaborazione con varie testate della stampa libertaria. Durante la dittatura di Primo de Rivera viene più volte arrestato prima di entrare clandestinamente in [[Francia]]. Alla fine della dittatura fa ritorno in [[Spagna]], dove nel [[1927]] viene processato per il famoso «Complot del Puente de Vallecas» <ref>Complotto ordito contro la monarchia attraverso un'insurrezione programmata nel novembre del [[1926]] che da Pamplona e le Asturie sarebbe poi dovuta arrivare sino a Madrid</ref> insieme a numerosi altri anarchici (([[Mariano Peláez López]], [[María Luisa Tejedor]], [[Saturnino Aransáez Aransáez]], [[Aurelio Fernández Sánchez]], [[Manuel Truchero]], ecc). In quello stesso anno partecipa alal fondazione della [[Federazione Anarchica Iberica]]. | Autore di numerosi opere militanti, libri e opuscoli, ma anche di romanzi e opere teatrali di argomento sociale, non disdegna di partecipare ad incontri clandestini in Andalusia e nelle Asturie e a prestare collaborazione con varie testate della stampa libertaria. Durante la dittatura di Primo de Rivera viene più volte arrestato prima di entrare clandestinamente in [[Francia]]. Alla fine della dittatura fa ritorno in [[Spagna]], dove nel [[1927]] viene processato per il famoso «Complot del Puente de Vallecas» <ref>Complotto ordito contro la monarchia attraverso un'insurrezione programmata nel novembre del [[1926]] che da Pamplona e le Asturie sarebbe poi dovuta arrivare sino a Madrid</ref> insieme a numerosi altri anarchici (([[Mariano Peláez López]], [[María Luisa Tejedor]], [[Saturnino Aransáez Aransáez]], [[Aurelio Fernández Sánchez]], [[Manuel Truchero]], ecc). In quello stesso anno partecipa alal fondazione della [[Federazione Anarchica Iberica]]. | ||
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Nel [[1939]], Bajatierra si rifiuta di lasciare Madrid dopo la sconfitta repubblicana ed è così che trova la morte. Secondo una versione sembra che sia morto sparando sulle truppe di Franco durante la parata per la vittoria del [[28 marzo]] [[1939]]; secondo altre fonti sarebbe stato arrestato dopo aver sparato sulle persone andate a prelevarlo per processarlo e poi sottoporlo alla fucilazione sommaria il [[2 aprile]] [[1939]]. | Nel [[1939]], Bajatierra si rifiuta di lasciare Madrid dopo la sconfitta repubblicana ed è così che trova la morte. Secondo una versione sembra che sia morto sparando sulle truppe di Franco durante la parata per la vittoria del [[28 marzo]] [[1939]]; secondo altre fonti sarebbe stato arrestato dopo aver sparato sulle persone andate a prelevarlo per processarlo e poi sottoporlo alla fucilazione sommaria il [[2 aprile]] [[1939]]. | ||
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