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Il '''''movimiento obrero''''' ([[movimento operaio]]) si sviluppò in [[Argentina]] quasi come una logica conseguenza all'immigrazione di massa che investì il continente Sud-Americano alla fine dell'800. Qui s'incontrarono immigrati europei (soprattutto italiani) giunti in cerca d'occupazione e immigrati che sfuggivano alle persecuzioni politiche in atto in Europa (soprattutto ai danni di anarchici e socialisti). | Il '''''movimiento obrero''''' ([[movimento operaio]]) si sviluppò in [[Argentina]] quasi come una logica conseguenza all'immigrazione di massa che investì il continente Sud-Americano alla fine dell'800. Qui s'incontrarono immigrati europei (soprattutto italiani) giunti in cerca d'occupazione e immigrati che sfuggivano alle persecuzioni politiche in atto in Europa (soprattutto ai danni di anarchici e socialisti). | ||
Le masse lavoratrici videro quindi nel [[sindacalismo]] di stampo socialista e anarchico ([[anarco-sindacalismo]]), e nei suoi mezzi di lotta ([[sciopero generale]], [[sabotaggio]], [[boicottaggio]] ecc.), l'unica maniera per sottrarsi allo sfruttamento padronale. | Le masse lavoratrici videro quindi nel [[sindacalismo]] di stampo [[socialista]] e anarchico ([[anarco-sindacalismo]]), e nei suoi mezzi di lotta ([[sciopero generale]], [[sabotaggio]], [[boicottaggio]] ecc.), l'unica maniera per sottrarsi allo sfruttamento padronale. | ||
L'[[anarchismo]] ebbe un forte impulso di vitalità quando, nel [[1885]], giunse in [[Argentina]] [[Errico Malatesta]], che collaborò alla fondazione del primo sindacato dei panettieri (grazie anche all'attivismo del panettiere livornese [[Ettore Mattei]]), la “[[Sociedad Cosmopolita de Resistencia y Colocación de Obreros Panaderos]]”, del giornale «La Questione sociale» e dei primi [[sciopero|scioperi]] di un certo rilievo. | L'[[anarchismo]] ebbe un forte impulso di vitalità quando, nel [[1885]], giunse in [[Argentina]] [[Errico Malatesta]], che collaborò alla fondazione del primo sindacato dei panettieri (grazie anche all'attivismo del panettiere livornese [[Ettore Mattei]]), la “[[Sociedad Cosmopolita de Resistencia y Colocación de Obreros Panaderos]]”, del giornale «La Questione sociale» e dei primi [[sciopero|scioperi]] di un certo rilievo. | ||
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: «V° Congresso della FORA dichiara che non soltanto approva ma che raccomanda a tutti i suoi membri, il più ampiamente, la propaganda e l'illustrazione con l'esempio dei principi economico-filosofici del comunismo anarchico». | : «V° Congresso della FORA dichiara che non soltanto approva ma che raccomanda a tutti i suoi membri, il più ampiamente, la propaganda e l'illustrazione con l'esempio dei principi economico-filosofici del comunismo anarchico». | ||
=== Scissione: FORA anarchica e socialista === | === Scissione: FORA anarchica e [[socialista]] === | ||
Nel [[1915]], il IX Congreso della FORA, decise di eliminare dal suo statuto ogni riferimento all'ideologia anarchica, producendo una rottura che determinò la nascita di due FORA distinte: | Nel [[1915]], il IX Congreso della FORA, decise di eliminare dal suo statuto ogni riferimento all'ideologia anarchica, producendo una rottura che determinò la nascita di due FORA distinte: | ||
*'''la FORA del V Congresso''', anarchica; | *'''la FORA del V Congresso''', anarchica; | ||
*'''la FORA del IX Congreso''', con maggioranza dei [[sindacalismo rivoluzionario|sindacalisti rivoluzionari]] e la minoranza socialista e comunista. | *'''la FORA del IX Congreso''', con maggioranza dei [[sindacalismo rivoluzionario|sindacalisti rivoluzionari]] e la minoranza [[socialista]] e comunista. | ||
[[File:La Protesta Humana.png|thumb|left|250px|«La Protesta», periodico anarchico considerato la “voce” non ufficiale della FORA.]] | [[File:La Protesta Humana.png|thumb|left|250px|«La Protesta», periodico anarchico considerato la “voce” non ufficiale della FORA.]] | ||
I dirigenti anarchici, della FORA, più importanti furono [[Diego Abad de Santillán]] (scrittore di origine spagnola molto attivo in ambito [[sindacalismo|sindacale]]) e [[Juana Ruoco]]. Altri che meritano una menzione furono: [[Esteban Almada]], [[Oreste Ristori]], [[Santiago Locascio]], [[Dante Garfagnini]], [[Jose Maria Hacha]], [[Apolinario Barrera]], [[Jorge Rey Villalba]] e [[Teodoro Suárez]] | I dirigenti anarchici, della FORA, più importanti furono [[Diego Abad de Santillán]] (scrittore di origine spagnola molto attivo in ambito [[sindacalismo|sindacale]]) e [[Juana Ruoco]]. Altri che meritano una menzione furono: [[Esteban Almada]], [[Oreste Ristori]], [[Santiago Locascio]], [[Dante Garfagnini]], [[Jose Maria Hacha]], [[Apolinario Barrera]], [[Jorge Rey Villalba]] e [[Teodoro Suárez]] |