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[[File:Theophile Leclerc.jpg|thumb|Theophile Leclerc]]'''Jean-Théophile Leclerc''' (Montbrison, [[Francia]], [[1771]]-) è stata una delle figure di maggior rilievo della [[Rivoluzione Francese]], rappresentandone l'anima decisamente più radicale e coerentemente libertaria. | [[File:Theophile Leclerc.jpg|thumb|Theophile Leclerc]] | ||
'''Jean-Théophile Leclerc''' (Montbrison, [[Francia]], [[1771]]-) è stata una delle figure di maggior rilievo della [[Rivoluzione Francese]], rappresentandone l'anima decisamente più radicale e coerentemente libertaria. | |||
==Biografia == | ==Biografia == | ||
'''Théophile | '''Théophile Leclerc''' nasce nel [[1771]] a La Cotte, presso Montbrison. Nel [[1789]] entra nella Guardia Nazionale, nel 1790 si reca da Bordeaux come agente di commercio in Martinica dove trova un clima pre-rivoluzionario in cui s'inserisce pienamente. Nel [[1791]] è arrestato per propaganda rivoluzionaria ed espulso verso la [[Francia]] dove si arruola nel Primo Battaglione di Morbihan. Scelto come rappresentante dei granatieri di La Forêt, alla giovane età di vent'anni, si fa notare nel Marzo [[1792]] per la sua abile e appassionata oratoria nell'''Assemblea Legislativa'', non risparmiando nemmeno Luigi XIV e Maria Antonietta d'Austria. | ||
A Lione entra a far parte di gruppi ultra rivoluzionari, dove continua la sua propaganda, poi è inviato nuovamente a Parigi come deputato straordinario del [[Club dei Giacobini]]. [[Maximilien Robespierre]] si accanisce veementemente contro di lui, diventando uno dei suoi acerrimi antagonisti. | A Lione entra a far parte di gruppi ultra rivoluzionari, dove continua la sua propaganda, poi è inviato nuovamente a Parigi come deputato straordinario del [[Club dei Giacobini]]. [[Maximilien Robespierre]] si accanisce veementemente contro di lui, diventando uno dei suoi acerrimi antagonisti. |