Ricardo Mella: differenze tra le versioni

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Su consiglio di suo suocero, Mella studia topografia e si trasferisce in Andalusia per lavorare. A Siviglia fonda diversi giornali, tra cui, nel [[1888]], ''La Solidaridad''. Partecipa al 1° e al 2° ''Certamen Socialista'' (Reus [[1885]], Barcellona [[1889]]) con 8 saggi, ognuno dei quali vince premi: "Il problema dell'emigrazione in Galizia"; "Differenze tra comunismo e collettivismo"; "Anarchia: il suo passato, il suo presente e il suo futuro"; "Brevi note sulle passioni umane"; "La nuova utopia (romanzo immaginario)"; "Collettivismo: le sue basi scientifiche"; "Organizzazione, agitazione, rivoluzione e il crimine di Chicago".
Su consiglio di suo suocero, Mella studia topografia e si trasferisce in Andalusia per lavorare. A Siviglia fonda diversi giornali, tra cui, nel [[1888]], ''La Solidaridad''. Partecipa al 1° e al 2° ''Certamen Socialista'' (Reus [[1885]], Barcellona [[1889]]) con 8 saggi, ognuno dei quali vince premi: "Il problema dell'emigrazione in Galizia"; "Differenze tra comunismo e collettivismo"; "Anarchia: il suo passato, il suo presente e il suo futuro"; "Brevi note sulle passioni umane"; "La nuova utopia (romanzo immaginario)"; "Collettivismo: le sue basi scientifiche"; "Organizzazione, agitazione, rivoluzione e il crimine di Chicago".
=== Ritorno in Galizia ===
Nel [[1895]] Mella torna a Vigo. Rimane lì per un breve periodo per poi trasferirsi nel [[1897]] a Pontevedra per lavorare alla costruzione di una ferrovia. Qui è in stretto contatto con i redattori de ''La Unión Republicana'' e scrive per ''El Progresso'' a Madrid e ''El Corsario'' a La Coruña. Denuncia l'esecuzione di anarchici nel Montjuic e inizia il suo compito di diffondere l'anarchismo tra i contadini galiziani. Allo stesso tempo collabora con i periodici ''La Revista Blanca'', ''La Anarquía'' e ''La Idea Libre'' a Madrid, ''El Despertar'' a New York, le riviste ''Ciencia Social'' a Barcellona e Buenos Aires, ''La Questione Sociale'' a Buenos Aires e ''L'Humanite Nouvelle'' a Parigi. Nel [[1896]] pubblica il libro «Lombroso y los anarquistas» (Barcellona, [[​​1896]]), in cui critica alcune delle teorie di Lombroso. Più o meno nello stesso periodo pubblica «Los sucesos de Jerez» (Barcellona, [[​​1893]]), «La barbarie gubernamental en España» (Brooklyn, [[1897]]), «La ley del número» (Vigo, [[1899]]), «La cooperación libre y los sistemas de comunidad», «Del amor, modo de acción y finalidad social» (Barcelona, [[​​1900]]), «Táctica socialista» (Madrid, «1900») e «La coacción moral» ([[1901]]).
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