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== Biografia == | == Biografia == | ||
Nato in una famiglia della borghesia belga, inizia a studiare medicina all'Università di Bruxelles, si iscrive al Partito operaio belga e prosegue gli studi a [[Bologna]], dove si era trasferito nel [[1894]]. In [[Italia]] conosce [[Errico Malatesta]], [[Armando Borghi]] e [[Clara Koettlitz]], che diviene la compagna della sua vita. Si laurea in medicina a [[Firenze]], ma le sue passioni erano la politica e la storia dell'arte: scrive per il giornale anarchico | Nato in una famiglia della borghesia belga, inizia a studiare medicina all'Università di Bruxelles, si iscrive al Partito operaio belga e prosegue gli studi a [[Bologna]], dove si era trasferito nel [[1894]]. In [[Italia]] conosce [[Errico Malatesta]], [[Armando Borghi]] e [[Clara Koettlitz]], che diviene la compagna della sua vita. Si laurea in medicina a [[Firenze]], ma le sue passioni erano la politica e la storia dell'arte: scrive per il giornale anarchico «[[Il Pensiero]]» e per la rivista ''Miscellanea dell'Arte'', e pubblica gli opuscoli ''Le mouvement anarchiste'' nel [[1895]] e ''Le mariage libre'' nel [[1901]]. | ||
Su | Su «[[Il Pensiero]]» scrisse un articolo sul famoso "caso Murri" - nel 1902 Linda Murri, figlia dell'illustre scienziato, socialista e positivista, Augusto Murri, avrebbe istigato il fratello Tullio a uccidere il marito. Mesnil rilevava come il Murri, pur progressista, ateo e anticlericale, avesse fatto istruire la figlia secondo i vieti canoni della tradizione borghese: educazione religiosa, istruzione incompleta, vita ritirata. | ||
Si trasferisce nel [[1906]] con Clara a Maisons-Alfort, in [[Francia]], dove scrive su ''Le Mercure de France'', ''La Société Nouvelle'', ''Le Temps Nouveaux'', ''L'Étudiant Socialiste'' e frequenta i circoli libertari, che abbandona nel [[1914]] quando, alla scoppio della guerra, si disgusta del delirio patriottardo di certi pseudo-anarchici. | Si trasferisce nel [[1906]] con Clara a Maisons-Alfort, in [[Francia]], dove scrive su ''Le Mercure de France'', ''La Société Nouvelle'', ''Le Temps Nouveaux'', ''L'Étudiant Socialiste'' e frequenta i circoli libertari, che abbandona nel [[1914]] quando, alla scoppio della guerra, si disgusta del delirio patriottardo di certi pseudo-anarchici. |