Pier Paolo Pasolini: differenze tra le versioni

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Inoltre nelle sue invettive non risparmia lo [[Stato]] e la [[Chiesa]], attacca tutte le [[istituzioni]], divenendo un personaggio scomodo e solo contro tutti. Tra le numerose raccolte di saggi e articoli -editi prima e dopo la sua morte- ricordiamo: '''Passione e ideologia''' <ref name="Passione">[http://archive.is/Y4kMA Passione e ideologia]</ref> ([[1960]]), '''Empirismo eretico''' <ref name="Empirismo">[http://archive.is/RF2kO Empirismo eretico]</ref> ([[1972]]), '''Scritti corsari''' <ref name="Scritti">[http://www.divshare.com/i/7593882-61e Scritti corsari]</ref> ([[1975]]), '''Lettere luterane''' <ref name="Lettere">[http://www.italialibri.net/opere/lettereluterane.html Lettere luterane]</ref> ([[1976]]), '''Le belle bandiere''' <ref name="Le belle">[http://archive.is/GcLdb Le belle bandiere]</ref> ([[1977]]), '''Descrizioni di descrizioni''' <ref name="Descrizioni">[http://archive.is/YYFpF Descrizioni di descrizioni]</ref> ([[1979]]), e infine '''Il sogno del centauro'''<ref name="Il sogno">[http://books.google.it/books?id=NppdUWe41lgC&pg=PA116&lpg=PA116&dq=Il+sogno+del+centauro+pasolini&source=bl&ots=megRMGhgJi&sig=yorBwijQIP8lgn8U1CbnGvBjkrs&hl=it&ei=9CM7StKVOcGysAaZvehZ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=7 Il sogno del centauro]</ref> ([[1983]]), una confessione-intervista in due tempi ([[1969]] - [[1975]]) raccolta dal critico francese J. Duflot.
Inoltre nelle sue invettive non risparmia lo [[Stato]] e la [[Chiesa]], attacca tutte le [[istituzioni]], divenendo un personaggio scomodo e solo contro tutti. Tra le numerose raccolte di saggi e articoli -editi prima e dopo la sua morte- ricordiamo: '''Passione e ideologia''' <ref name="Passione">[http://archive.is/Y4kMA Passione e ideologia]</ref> ([[1960]]), '''Empirismo eretico''' <ref name="Empirismo">[http://archive.is/RF2kO Empirismo eretico]</ref> ([[1972]]), '''Scritti corsari''' <ref name="Scritti">[http://www.divshare.com/i/7593882-61e Scritti corsari]</ref> ([[1975]]), '''Lettere luterane''' <ref name="Lettere">[http://www.italialibri.net/opere/lettereluterane.html Lettere luterane]</ref> ([[1976]]), '''Le belle bandiere''' <ref name="Le belle">[http://archive.is/GcLdb Le belle bandiere]</ref> ([[1977]]), '''Descrizioni di descrizioni''' <ref name="Descrizioni">[http://archive.is/YYFpF Descrizioni di descrizioni]</ref> ([[1979]]), e infine '''Il sogno del centauro'''<ref name="Il sogno">[http://books.google.it/books?id=NppdUWe41lgC&pg=PA116&lpg=PA116&dq=Il+sogno+del+centauro+pasolini&source=bl&ots=megRMGhgJi&sig=yorBwijQIP8lgn8U1CbnGvBjkrs&hl=it&ei=9CM7StKVOcGysAaZvehZ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=7 Il sogno del centauro]</ref> ([[1983]]), una confessione-intervista in due tempi ([[1969]] - [[1975]]) raccolta dal critico francese J. Duflot.


==Il Cinema <ref name="C"> C Serafino Murri, Pier Paolo Pasolini, Il Castoro-l'Unità 1995</ref> <ref name="D"> D Pier Paolo Pasolini, Lettere Luterane, Einaudi-L'Unità 1991</ref> <ref name="E"> E Franco Grattarola, Pasolini una vita violentata, Coniglio Editore 2005</ref>==
==Il Cinema <ref name="C">Serafino Murri, Pier Paolo Pasolini, Il Castoro-l'Unità 1995</ref> <ref name="D">Pier Paolo Pasolini, Lettere Luterane, Einaudi-L'Unità 1991</ref> <ref name="E">Franco Grattarola, Pasolini una vita violentata, Coniglio Editore 2005</ref>==
[[Image:Sodoma_Pasolini.png |thumb|right|416|Locandina del film "Salò o le 120 giornate di Sodoma"]]
[[Image:Sodoma_Pasolini.png |thumb|right|416|Locandina del film "Salò o le 120 giornate di Sodoma"]]
[[Image:PASOLINI-RABBIA_small.jpg |thumb|right|191|Pasolini in una scena di "Comizi d'amore"]]
[[Image:PASOLINI-RABBIA_small.jpg |thumb|right|191|Pasolini in una scena di "Comizi d'amore"]]
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===Il mito e l'eros===
===Il mito e l'eros===
L'ultima fase del suo cinema è caratterizzato dalla sua rilettura dei classici greci e medievali, come in '''L'Edipo Re''' ([[1967]]) e '''Medea''' ([[1970]]) interpretati entrambi da '''Maria Callas'''; vi troviamo anche un [[erotismo]] socializzante e liberatorio. Nella '''Trilogia della vita''' <ref name="F">F '''Decameron''' ([[1971]]), '''I racconti di Canterbury''' ([[1972]]), '''Il fiore delle mille e una notte''' ([[1974]])</ref> si celebra un mondo contadino, [[capitalismo|pre-capitalista]], dove mito e realtà si fondono assieme.
L'ultima fase del suo cinema è caratterizzato dalla sua rilettura dei classici greci e medievali, come in '''L'Edipo Re''' ([[1967]]) e '''Medea''' ([[1970]]) interpretati entrambi da '''Maria Callas'''; vi troviamo anche un [[erotismo]] socializzante e liberatorio. Nella '''Trilogia della vita''' <ref name="F">'''Decameron''' ([[1971]]), '''I racconti di Canterbury''' ([[1972]]), '''Il fiore delle mille e una notte''' ([[1974]])</ref> si celebra un mondo contadino, [[capitalismo|pre-capitalista]], dove mito e realtà si fondono assieme.
Il ruolo di carnefice semi-occulto di tante vittime inermi che il potere incarna si precisa e si esplicita nella spietata e pessimistica ultima opera di Pasolini: '''Salò o le 120 giornate di Sodoma''' ([[1975]]). Può essere -col senno del poi- definito il testamento intellettuale di Pasolini, dettato dal suo temperamento provocatorio e dissacratorio: un messaggio in cerca di un destinatario, di uno o più interlocutori che rispondessero nel dibattito alla sua ennesima provocazione, il quale avrebbe prodotto elementi nuovi per la sua creatività tormentata. Purtroppo un gruppo di balordi non gli permise di replicare in tempo ai suoi soliti, indignati detrattori. <ref name="G">G. Pelosi, in una intervista rilasciata qualche anno fa in TV, dichiarò di avere sentito degli accenti meridionali durante il pestaggio di Pasolini; lasciando perdere l'ipotesi mafiosa, non potrebbe essersi trattato di padri o fratelli ritenutisi ''disonorati'' dall'uso che il Pasolini fece delle loro donne nel suo ultimo film? Nota di Sytry82</ref>
Il ruolo di carnefice semi-occulto di tante vittime inermi che il potere incarna si precisa e si esplicita nella spietata e pessimistica ultima opera di Pasolini: '''Salò o le 120 giornate di Sodoma''' ([[1975]]). Può essere -col senno del poi- definito il testamento intellettuale di Pasolini, dettato dal suo temperamento provocatorio e dissacratorio: un messaggio in cerca di un destinatario, di uno o più interlocutori che rispondessero nel dibattito alla sua ennesima provocazione, il quale avrebbe prodotto elementi nuovi per la sua creatività tormentata. Purtroppo un gruppo di balordi non gli permise di replicare in tempo ai suoi soliti, indignati detrattori. <ref name="G">G. Pelosi, in una intervista rilasciata qualche anno fa in TV, dichiarò di avere sentito degli accenti meridionali durante il pestaggio di Pasolini; lasciando perdere l'ipotesi mafiosa, non potrebbe essersi trattato di padri o fratelli ritenutisi ''disonorati'' dall'uso che il Pasolini fece delle loro donne nel suo ultimo film? Nota di Sytry82</ref>


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