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=== L'esperienza dei [[Fasci Rurali]] === | === L'esperienza dei [[Fasci Rurali]] === | ||
Figlio di sarto, riesce a frequentare le prime classi ginnasiali, e nel [[1888]] riesce a farsi assumere come contabile dall'amministrazione comunale, ma accusando il sindaco e gli assessori di essere «usurpatori e sfruttatori del popolo», viene licenziato in tronco. Viene inoltre [[Carcere|incarcerato]] per tre giorni, essendogli attribuito lo scoppio di un petardo nei magazzini di un Barone; i due episodi lo avvicinano ulteriormente al [[socialismo]]. | Figlio di sarto, riesce a frequentare le prime classi ginnasiali, e nel [[1888]] riesce a farsi assumere come contabile dall'amministrazione comunale, ma accusando il sindaco e gli assessori di essere «usurpatori e sfruttatori del popolo», viene licenziato in tronco. Viene inoltre [[Carcere|incarcerato]] per tre giorni, essendogli attribuito lo scoppio di un petardo nei magazzini di un Barone; i due episodi lo avvicinano ulteriormente al [[socialismo]]. | ||
Con alcuni compagni corleonesi fonda il "Circolo Repubblicano-socialista La Nuova Età " e il Fascio Contadino di Corleone, del quale prende la testa nel [[1893]]. | Con alcuni compagni corleonesi fonda il "Circolo Repubblicano-socialista La Nuova Età" e il Fascio Contadino di Corleone, del quale prende la testa nel [[1893]]. | ||
A quel tempo la mafia nel corleonese era ancora legata alla terra, e prendendo in affitto parti di feudo, svolgeva un ruolo da intermediario fra i contadini disorganizzati e un'aristocrazia disinteressata delle sorti del feudo, garantando allo stesso tempo, con l'uso indiscriminato della violenza, "l'ordine" e che i contadini non divenissero troppo fastidiosi; e mentre cercava di esauterare la nobiltà, i primi a pagare il peso della sete di potere dei "fratuzzi", furono proprio i contadini. | A quel tempo la mafia nel corleonese era ancora legata alla terra, e prendendo in affitto parti di feudo, svolgeva un ruolo da intermediario fra i contadini disorganizzati e un'aristocrazia disinteressata delle sorti del feudo, garantando allo stesso tempo, con l'uso indiscriminato della violenza, "l'ordine" e che i contadini non divenissero troppo fastidiosi; e mentre cercava di esauterare la nobiltà, i primi a pagare il peso della sete di potere dei "fratuzzi", furono proprio i contadini. | ||
Impauriti che i contadini diventassero troppo potenti i capimafia corleonesi avvicinarono Bernardino e facendogli credere di essere per la difesa degli interessi contadini, lo convinsero ad affiliarsi. | Impauriti che i contadini diventassero troppo potenti i capimafia corleonesi avvicinarono Bernardino e facendogli credere di essere per la difesa degli interessi contadini, lo convinsero ad affiliarsi. |