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Risiederà a Parigi insieme a [[Madeleine Lamberet]]. Prende allora una parte attiva con lo pseudonimo di '''Balkanski''' alle attività del movimento bulgaro in esilio. Nel [[1947]] è uno dei responsabili della Comissione di aiuto agli antifascisti bulgari vittime della repressione stalinista. Membro dell'[[Unione degli Anarchici Bulgari]] (U.A.B.), è corresponsabile della pubblicazione della rivista ''[[Nach Pat]]'' («La nostra strada») e delle edizioni omonime. Sostenitore di una organizzazione a livello internazionale, è uno degli artefici del [[Congresso di Carrara del 1968]] che darà vita alla [[Internazionale delle Federazioni Anarchiche]] (I.F.A). | Risiederà a Parigi insieme a [[Madeleine Lamberet]]. Prende allora una parte attiva con lo pseudonimo di '''Balkanski''' alle attività del movimento bulgaro in esilio. Nel [[1947]] è uno dei responsabili della Comissione di aiuto agli antifascisti bulgari vittime della repressione stalinista. Membro dell'[[Unione degli Anarchici Bulgari]] (U.A.B.), è corresponsabile della pubblicazione della rivista ''[[Nach Pat]]'' («La nostra strada») e delle edizioni omonime. Sostenitore di una organizzazione a livello internazionale, è uno degli artefici del [[Congresso di Carrara del 1968]] che darà vita alla [[Internazionale delle Federazioni Anarchiche]] (I.F.A). | ||
Dopo la caduta del muro di Berlino nel [[1989]], e il crollo dell'[[URSS]], ritorna in [[Bulgaria]] dove ritrova la sua compagna bulgara e partecipa alla rinascita della Federazione anarchica bulgara. Oltre alla sua collaborazione con la stampa anarchica internazionale (bulgara, spagnola o francese) e al «Bollettino della Commissione di Relazioni dell'Internazionale delle Federazioni Anarchiche» (CRIFA), è autore di molte opere storiche e teoriche come ''Georges Cheïtanov, pagine di storia del movimento libertario bulgaro'' del [[1965]]; ''L'anarchismo e il problema dell'organizzazione'' del [[1969]]; ''Liberazione nazionale e rivoluzione sociale all'esempio della rivoluzione macedone'' del [[1982]]; S''toria del movimento libertario in Bulgaria'' del [[1982]]; ''Riforma agraria e collettivizzazione dell'agricoltura in Bulgaria'' e molti altri. È anche il traduttore in bulgaro (con lo pseudonimo di Hadjev) di ''[http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&ved=0CC4QFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.ecn.org%2Fponte%2Fmediateca%2Fcaff.pdf&ei=7URiUvyaIqeZ4wTczoHICA&usg=AFQjCNG6e69KQ8x0wZ890Ett_o7n_FZMgw&bvm=bv.54934254,d.bGE Al caffè]'' di [[Malatesta]] e si Storia di un ruscello'' di [[ | Dopo la caduta del muro di Berlino nel [[1989]], e il crollo dell'[[URSS]], ritorna in [[Bulgaria]] dove ritrova la sua compagna bulgara e partecipa alla rinascita della Federazione anarchica bulgara. Oltre alla sua collaborazione con la stampa anarchica internazionale (bulgara, spagnola o francese) e al «Bollettino della Commissione di Relazioni dell'Internazionale delle Federazioni Anarchiche» (CRIFA), è autore di molte opere storiche e teoriche come ''Georges Cheïtanov, pagine di storia del movimento libertario bulgaro'' del [[1965]]; ''L'anarchismo e il problema dell'organizzazione'' del [[1969]]; ''Liberazione nazionale e rivoluzione sociale all'esempio della rivoluzione macedone'' del [[1982]]; S''toria del movimento libertario in Bulgaria'' del [[1982]]; ''Riforma agraria e collettivizzazione dell'agricoltura in Bulgaria'' e molti altri. È anche il traduttore in bulgaro (con lo pseudonimo di Hadjev) di ''[http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&ved=0CC4QFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.ecn.org%2Fponte%2Fmediateca%2Fcaff.pdf&ei=7URiUvyaIqeZ4wTczoHICA&usg=AFQjCNG6e69KQ8x0wZ890Ett_o7n_FZMgw&bvm=bv.54934254,d.bGE Al caffè]'' di [[Malatesta]] e si Storia di un ruscello'' di [[Élisée Reclus]]. | ||
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