Luigi Corvaglia: differenze tra le versioni

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A questa concezione [[Fabio Massimo Nicosia]], autore proveniente dal fronte [[anarco-capitalismo|anarcocapitalista]], ha dato il nome di "anarchismo analitico".
A questa concezione [[Fabio Massimo Nicosia]], autore proveniente dal fronte [[anarco-capitalismo|anarcocapitalista]], ha dato il nome di "anarchismo analitico".
Tale concezione, basata sul concetto di ''sovranità dell'individuo'', si configura in un acceso anti-statalismo equidistante tanto dall'[[anarchismo]], quanto dall'[[anarco-capitalismo]]. Tale concezione condivide con l'anarchismo l'ostilità per ogni istituzione sovra-individuale e con l'anarco-capitalismo la convinzione che sia impossibile distinguere [[libertà]] civili da libertà economiche. Si allontana, però, dal entrambi per vari aspetti.
Tale concezione, basata sul concetto di ''sovranità dell'individuo'', si configura in un acceso anti-statalismo equidistante tanto dall'[[anarchismo]], quanto dall'[[anarco-capitalismo]]. Tale concezione condivide con l'anarchismo l'ostilità per ogni istituzione sovra-individuale e con l'anarco-capitalismo la convinzione che sia impossibile distinguere [[libertà]] civili da libertà economiche. Si allontana, però, dal entrambi per vari aspetti.
Sulla scorta del pensiero di [[Proudhon]], si intende teorizzare un ''socialismo'' basato sul [[libero scambio]] e sulla "''convenzione proprietaria''" in assenza di brevetti e copyright. Se ne dichiarano pilastri fondanti l'[[individualismo metodologico]], il [[costruttivismo]] cognitivo (Kelly, Maturana, Liotti), l'[[utilitarismo]], la [[teoria ecologica]] (Bateson, Bertalanffy, Watzslavick), la teoria soggettiva del diritto ([[Bruno Leoni]]).  
Sulla scorta del pensiero di [[Proudhon]], si intende teorizzare un ''socialismo'' basato sul [[libero scambio]] e sulla "''convenzione proprietaria''" in assenza di brevetti e copyright. Se ne dichiarano pilastri fondanti l'[[individualismo metodologico]], il [[costruttivismo]] cognitivo (Kelly, Maturana, Liotti), l'[[utilitarismo]], la [[teoria ecologica]] (Bateson, Bertalanffy, Watzslavick), la teoria soggettiva del diritto ([[Bruno Leoni]]).  


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* 2. l'idea della "[[democrazia diretta]]".
* 2. l'idea della "[[democrazia diretta]]".


La prima, erroneamente attribuita dall'autore all'anarco-comunismo, finisce, secondo il Corvaglia, per fare dell'anarchismo una sorta di "marxismo senza Marx" in cui prevale la guerra al capitale su quella alla [[autorità]], nella convinzione che la seconda sia frutto della prima e non l'inverso; per tale motivo egli crede di rilevare incongruenze di pensatori anarchici che - a suo dire - pur di contrastare la "società di mercato", sarebbero disposti ad una difesa dello [[Stato]] stesso oppure all'utilizzo della forza delle istituzioni collettive. Gli "anarchici analitici", categoria di pseudo anarchici, propongono un ribaltamento di questo "ordinamento lessicale" (innanzitutto l'[[autorità]], poi l'autorità del [[capitalismo|capitale]]).
La prima, erroneamente attribuita dall'autore all'anarco-comunismo, finisce, secondo il Corvaglia, per fare dell'anarchismo una sorta di "marxismo senza Marx" in cui prevale la guerra al capitale su quella alla [[autorità]], nella convinzione che la seconda sia frutto della prima e non l'inverso; per tale motivo egli crede di rilevare incongruenze di pensatori anarchici che - a suo dire - pur di contrastare la "società di mercato", sarebbero disposti ad una difesa dello [[Stato]] stesso oppure all'utilizzo della forza delle istituzioni collettive. Gli "anarchici analitici", categoria di pseudo anarchici, propongono un ribaltamento di questo "ordinamento lessicale" (innanzitutto l'[[autorità]], poi l'autorità del [[capitalismo|capitale]]).
I principali riferimenti teorici di Corvaglia sono - a suo dire - [[Pierre Joseph Proudhon]] col suo [[mutualismo]] socialista, l'[[anarco-individualismo]] americano (soprattutto [[Benjamin Tucker]] e [[Lysander Spooner]]), [[Paul Goodman]], [[Camillo Berneri]], [[Bruno Rizzi]] e [[Francesco Saverio Merlino]]. È da notare la vicinanza alle concezioni del sindacalismo comunista-mercatista di [[Enrico Leone]] e al liberalismo radicale di [[Ernesto Rossi]].
I principali riferimenti teorici di Corvaglia sono - a suo dire - [[Pierre Joseph Proudhon]] col suo [[mutualismo]] socialista, l'[[anarco-individualismo]] americano (soprattutto [[Benjamin Tucker]] e [[Lysander Spooner]]), [[Paul Goodman]], [[Camillo Berneri]], [[Bruno Rizzi]] e [[Francesco Saverio Merlino]]. È da notare la vicinanza alle concezioni del sindacalismo comunista-mercatista di [[Enrico Leone]] e al liberalismo radicale di [[Ernesto Rossi]].


La seconda critica, quella relativa alla "[[democrazia diretta]]" (attribuita erroneamente dal Corvaglia al pensiero anarchico, che in realtà difende le minoranze ed al principio maggioritario preferisce la sintesi) è relativa al fatto che - secondo l'autore - questa porta a ricreare su piccola scala la logica maggioranza-minoranze e le decisioni collettive. In nuce, secondo l'autore, l'anarchismo porta una paradossale logica totalitaria in quanto idea che "''non tollera altra da sé''". A tale logica egli si propone di opporre una concezione "panarchica" in cui vari ordinamenti volontari e concorrenziali vigano sul medesimo territorio.
La seconda critica, quella relativa alla "[[democrazia diretta]]" (attribuita erroneamente dal Corvaglia al pensiero anarchico, che in realtà difende le minoranze ed al principio maggioritario preferisce la sintesi) è relativa al fatto che - secondo l'autore - questa porta a ricreare su piccola scala la logica maggioranza-minoranze e le decisioni collettive. In nuce, secondo l'autore, l'anarchismo porta una paradossale logica totalitaria in quanto idea che "''non tollera altra da sé''". A tale logica egli si propone di opporre una concezione "panarchica" in cui vari ordinamenti volontari e concorrenziali vigano sul medesimo territorio.


===Critica dell'anarco-capitalismo rothbardiano===
===Critica dell'anarco-capitalismo rothbardiano===
I principali contrasti, con l'[[anarco-capitalismo]] di matrice rothbardiana (da [[Murray Rothbard]]) sono da ritrovarsi, innanzitutto, nel rifiuto della sacralità della [[La proprietà |proprietà]] che, secondo Corvaglia, finisce per legittimare la conservazione dello stato delle cose. Tale sacralità, che gli anarco-capitalisti giustificano per legge naturale (giusnaturalismo) rischia di considerare libertarie tutte le forme organizzative che discendano da relazioni di mercato non falsate, non curandosi dei risvolti autoritari di tali esiti. Soprattutto, Corvaglia ritiene ingiustificato il diritto al possesso della terra, non essendo questa frutto del lavoro. In ciò, si può cogliere la vicinanza col [[georgismo]] o [[Geo-libertarismo]].  
I principali contrasti, con l'[[anarco-capitalismo]] di matrice rothbardiana (da [[Murray Rothbard]]) sono da ritrovarsi, innanzitutto, nel rifiuto della sacralità della [[La proprietà |proprietà]] che, secondo Corvaglia, finisce per legittimare la conservazione dello stato delle cose. Tale sacralità, che gli anarco-capitalisti giustificano per legge naturale (giusnaturalismo) rischia di considerare libertarie tutte le forme organizzative che discendano da relazioni di mercato non falsate, non curandosi dei risvolti autoritari di tali esiti. Soprattutto, Corvaglia ritiene ingiustificato il diritto al possesso della terra, non essendo questa frutto del lavoro. In ciò, si può cogliere la vicinanza col [[georgismo]] o [[Geo-libertarismo]].  
Per gli "analitici", invece, nulla è dato a priori, ma tutto è frutto di confronto; tutto viene, cioè, da sempre attive e dinamiche transazioni che si possono definire, in senso lato, "di mercato"; pertanto, la stessa proprietà nasce dal mercato, non dal diritto naturale, ma quale utile, temporanea convenzione. Ma, se una convenzione è tale, non ha nulla di sacro e, in mutate condizioni, il "mercato" - inteso come sitema dinamico di confronto, indipenentemente dal fatto che si tratti di merci, di idee o usi, costumi, linguaggi, ecc. - può rivedere le proprie "decisioni". Ciò che conta è ''utilità '' (ad esempio, confisca di latifondi da parte dei senza terra, ecc.). In ciò è la ragione del rifiuto di questi autori dei diritti naturali ai quali fanno invece appello gli [[anarco-capitalismo|anarco-capitalisti]] e, di contro, l'accoglienza dell'[[utilitarismo]].  
Per gli "analitici", invece, nulla è dato a priori, ma tutto è frutto di confronto; tutto viene, cioè, da sempre attive e dinamiche transazioni che si possono definire, in senso lato, "di mercato"; pertanto, la stessa proprietà nasce dal mercato, non dal diritto naturale, ma quale utile, temporanea convenzione. Ma, se una convenzione è tale, non ha nulla di sacro e, in mutate condizioni, il "mercato" - inteso come sitema dinamico di confronto, indipenentemente dal fatto che si tratti di merci, di idee o usi, costumi, linguaggi, ecc. - può rivedere le proprie "decisioni". Ciò che conta è ''utilità '' (ad esempio, confisca di latifondi da parte dei senza terra, ecc.). In ciò è la ragione del rifiuto di questi autori dei diritti naturali ai quali fanno invece appello gli [[anarco-capitalismo|anarco-capitalisti]] e, di contro, l'accoglienza dell'[[utilitarismo]].  


L'autore rifiuta, altresì, il conservatorismo morale che l'anarco-capitalista ha, a suo dire, abbracciato per avvicinarsi a posizioni assolutamente illibertarie ed illiberali.
L'autore rifiuta, altresì, il conservatorismo morale che l'anarco-capitalista ha, a suo dire, abbracciato per avvicinarsi a posizioni assolutamente illibertarie ed illiberali.
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