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Nel [[1906]] in [[Italia]] si costituì il primo grande sindacato, la [[CGL]], e da una sua scissione, tra il [[1918]] e il [[1926]], si costituì la [[CISL]] (la [[UIL]] nacque invece nel [[1950]]). Sempre nella penisola, nel [[1912]], nacque a Modena il [[sindacalismo rivoluzionario|sindacato rivoluzionario]] dell'[[Unione Sindacale Italiana| U.S.I.]] per opera di lavoratori precedentemente iscritti alla C.G.L.
Nel [[1906]] in [[Italia]] si costituì il primo grande sindacato, la [[CGL]], e da una sua scissione, tra il [[1918]] e il [[1926]], si costituì la [[CISL]] (la [[UIL]] nacque invece nel [[1950]]). Sempre nella penisola, nel [[1912]], nacque a Modena il [[sindacalismo rivoluzionario|sindacato rivoluzionario]] dell'[[Unione Sindacale Italiana| U.S.I.]] per opera di lavoratori precedentemente iscritti alla C.G.L.


Lentamente l'idea riformista cominciò a farsi largo, durante la Prima Guerra mondiale molti sindacalisti furono arrestati e altri si convertirono ad altre idee, riducendo la forza del movimento. Solo in [[Spagna]], dove la [[Confederación Nacional del Trabajo]] (CNT) poteva contare su un milione di affiliati, il movimento continuò la sua crescita che sfocerà nella [[rivoluzione spagnola]].  
Lentamente l'idea riformista cominciò a farsi largo, durante la Prima Guerra mondiale molti sindacalisti furono arrestati e altri si convertirono ad altre idee, riducendo la forza del movimento. Solo in [[Spagna]], dove la [[Confederación Nacional del Trabajo]] (CNT) poteva contare su un milione di affiliati, il movimento continuò la sua crescita che sfocerà nella [[rivoluzione spagnola]].  
Con l'avvento del [[Fascismo|fascismo]], [[Nazionalsocialismo|nazismo]], [[franchismo]] e del [[corporativismo|sistema corporativistico]], i sindacati furono messi fuorilegge e bisognò attendere la fine della seconda guerra mondiale perché potessero riorganizzarsi.
Con l'avvento del [[Fascismo|fascismo]], [[Nazionalsocialismo|nazismo]], [[franchismo]] e del [[corporativismo|sistema corporativistico]], i sindacati furono messi fuorilegge e bisognò attendere la fine della seconda guerra mondiale perché potessero riorganizzarsi.


== Sindacalismo istituzionale==
== Sindacalismo istituzionale==


Per sindacalismo istituzionale s'intende l'attività di quei sindacati che per via dei loro rapporti con le istituzioni, basati essenzialmente sulla delega e la passività dei lavoratori, sono entrati a far parte, se non di fatto almeno nella sostanza, degli apparati burocratici dello [[Stato]].
Per sindacalismo istituzionale s'intende l'attività di quei sindacati che per via dei loro rapporti con le istituzioni, basati essenzialmente sulla delega e la passività dei lavoratori, sono entrati a far parte, se non di fatto almeno nella sostanza, degli apparati burocratici dello [[Stato]].


Sin dagli "anni '70" i tre sindacati maggiori italiani, [[CGIL]], [[CISL]] e [[UIL]], tentarono la strada dell'"unità sindacale" con l'impegno di agire in modo quanto più possibile autonomo dai partiti politici, in modo da poter agire nel solo interesse dei lavoratori\lavoratrici.
Sin dagli "anni '70" i tre sindacati maggiori italiani, [[CGIL]], [[CISL]] e [[UIL]], tentarono la strada dell'"unità sindacale" con l'impegno di agire in modo quanto più possibile autonomo dai partiti politici, in modo da poter agire nel solo interesse dei lavoratori\lavoratrici.


Nel [[1992]], con la nascita della concertazione, molti lavoratori fuoriuscirono dalla "Triplice" ([[CGIL]], [[CISL]] e [[UIL]]) perché insoddisfatti e sicuri del fallimento di questa politica di contrattazione (si costituisce, come reazione alla concertazione, la [[CUB]]-Confederazione Unitaria di Base).
Nel [[1992]], con la nascita della concertazione, molti lavoratori fuoriuscirono dalla "Triplice" ([[CGIL]], [[CISL]] e [[UIL]]) perché insoddisfatti e sicuri del fallimento di questa politica di contrattazione (si costituisce, come reazione alla concertazione, la [[CUB]]-Confederazione Unitaria di Base).
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Il sindacalismo rivoluzionario è formato da anarchici, [[marxismo| marxisti]] e militanti che vedono nello [[sciopero generale]] e nel conflitto tra le classi ([[lotta di classe]]), un momento rivoluzionario fondamentale per l'emancipazione degli sfruttati.
Il sindacalismo rivoluzionario è formato da anarchici, [[marxismo| marxisti]] e militanti che vedono nello [[sciopero generale]] e nel conflitto tra le classi ([[lotta di classe]]), un momento rivoluzionario fondamentale per l'emancipazione degli sfruttati.


I sindacalisti rivoluzionari ritengono che il sindacato possa bastare a se stesso, costruendo un progetto di una società socialista strutturata sull'”egemonia” dei lavoratori associati nei sindacati.
I sindacalisti rivoluzionari ritengono che il sindacato possa bastare a se stesso, costruendo un progetto di una società socialista strutturata sull'”egemonia” dei lavoratori associati nei sindacati.
=== Anarco-sindacalismo===
=== Anarco-sindacalismo===
{{vedi|Anarco-Sindacalismo}}
{{vedi|Anarco-Sindacalismo}}
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Tale strategia organizzativa è volta al recupero dell'organizzazione sindacale tipica dei "consigli di fabbrica", abbandonata da [[CGIL]], [[CISL]] e [[UIL]] dopo le sconfitte sindacali dei primi "anni '80". Le prime categorie in cui i lavoratori si autorganizzarono in comitati di base furono nel [[1986]] la scuola pubblica e i trasporti ([[CO.M.U]]). In seguito sono sorti Cobas in tutte le categorie, a volte organizzati in reti, come i [[Unicobas|Cib Unicobas]] (scuola), e [[Slai Cobas]] (metalmeccanici). Attualmente la [[Confederazione Cobas]] coordina, oltre agli originari "Cobas della scuola", il "Cobas sanità ", il "Cobas Pubblico Impiego" e il "Cobas del Lavoro Privato" (Enel, Telecom, Autoferrotranvieri, Fabbriche, Cooperative Sociali etc.).
Tale strategia organizzativa è volta al recupero dell'organizzazione sindacale tipica dei "consigli di fabbrica", abbandonata da [[CGIL]], [[CISL]] e [[UIL]] dopo le sconfitte sindacali dei primi "anni '80". Le prime categorie in cui i lavoratori si autorganizzarono in comitati di base furono nel [[1986]] la scuola pubblica e i trasporti ([[CO.M.U]]). In seguito sono sorti Cobas in tutte le categorie, a volte organizzati in reti, come i [[Unicobas|Cib Unicobas]] (scuola), e [[Slai Cobas]] (metalmeccanici). Attualmente la [[Confederazione Cobas]] coordina, oltre agli originari "Cobas della scuola", il "Cobas sanità ", il "Cobas Pubblico Impiego" e il "Cobas del Lavoro Privato" (Enel, Telecom, Autoferrotranvieri, Fabbriche, Cooperative Sociali etc.).


Il comitato di base accoglie sia i lavoratori\lavoratrici iscritti e sia quelli non iscritti ai sindacati, rispondendo del suo operato direttamente ai lavoratori. Una volta esaurita la sua funzione, tende a dissolversi o comunque a lasciare l'eredità ad altri militanti che tentano di proseguirne l'attività.  
Il comitato di base accoglie sia i lavoratori\lavoratrici iscritti e sia quelli non iscritti ai sindacati, rispondendo del suo operato direttamente ai lavoratori. Una volta esaurita la sua funzione, tende a dissolversi o comunque a lasciare l'eredità ad altri militanti che tentano di proseguirne l'attività.  


In [[Italia]], i comitati di base sono stati in grado per lungo tempo in grado di sfuggire al controllo burocratico dello [[Stato]] e dei sindacati istituzionali.
In [[Italia]], i comitati di base sono stati in grado per lungo tempo in grado di sfuggire al controllo burocratico dello [[Stato]] e dei sindacati istituzionali.
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Il sindacato, [[organizzazione di massa]] per eccellenza, è nato storicamente nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro in generale, per soddisfare gli specifici bisogni materiali dei lavoratori\lavoratrici.  
Il sindacato, [[organizzazione di massa]] per eccellenza, è nato storicamente nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro in generale, per soddisfare gli specifici bisogni materiali dei lavoratori\lavoratrici.  
[[File:CNT-AIT.png|thumb|left| 300 px|Storico sindacato anarchico spagnolo]]  
[[File:CNT-AIT.png|thumb|left| 300 px|Storico sindacato anarchico spagnolo]]  
Per i [[anarco-comunismo| comunisti anarchici]] il sindacato deve essere caratterizzato dall'eterogeneità e dall'[[azione diretta]].  
Per i [[anarco-comunismo| comunisti anarchici]] il sindacato deve essere caratterizzato dall'eterogeneità e dall'[[azione diretta]].  


*L''''etereogeneità ''' è necessaria perché i sindacalisti debbono tutelare gli associati, prescindendo dalla loro ideologia, ovvero devono unire non tanto gli iscritti di questo o quel partito, ma tutti i lavoratori.
*L''''etereogeneità ''' è necessaria perché i sindacalisti debbono tutelare gli associati, prescindendo dalla loro ideologia, ovvero devono unire non tanto gli iscritti di questo o quel partito, ma tutti i lavoratori.
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*L''''[[azione diretta]]''' è da intendere come partecipazione in prima persona alle lotte e alle rivendicazioni sociali. Il sindacato è quindi uno strumento in mano ai lavoratori\lavoratrici e, pertanto, l'emancipazione non può che essere il risultato finale di una pratica costante di lotta quotidiana.
*L''''[[azione diretta]]''' è da intendere come partecipazione in prima persona alle lotte e alle rivendicazioni sociali. Il sindacato è quindi uno strumento in mano ai lavoratori\lavoratrici e, pertanto, l'emancipazione non può che essere il risultato finale di una pratica costante di lotta quotidiana.


: «L'organizzazione sindacale deve avere uno scopo ultimo ed uno immediato. Lo scopo ultimo deve essere l'espropriazione del capitale da parte del lavoratori associati, la restituzione cioè ai produttori, e per essi alle loro associazioni, di tutto ciò che il loro lavoro ha prodotto, di tutto ciò che ha prodotto il lavoro della classe operaia attraverso i secoli, di tutto ciò che senza l'opera del lavoratori non avrebbe alcun valore. Lo scopo immediato è sviluppare sempre più lo spirito di solidarietà tra gli oppressi e di resistenza contro gli oppressori, tenere esercitato il proletariato con la ginnastica continua della lotta operaia nelle sue forme più diverse, conquistare oggi stesso tutto ciò che è possibile strappare, per quanto poco possa essere, al [[capitalismo]] in benessere e [[libertà]]». ([[Luigi Fabbri]], ''[[L'organizzazione operaia e l'anarchia]]'').
: «L'organizzazione sindacale deve avere uno scopo ultimo ed uno immediato. Lo scopo ultimo deve essere l'espropriazione del capitale da parte del lavoratori associati, la restituzione cioè ai produttori, e per essi alle loro associazioni, di tutto ciò che il loro lavoro ha prodotto, di tutto ciò che ha prodotto il lavoro della classe operaia attraverso i secoli, di tutto ciò che senza l'opera del lavoratori non avrebbe alcun valore. Lo scopo immediato è sviluppare sempre più lo spirito di solidarietà tra gli oppressi e di resistenza contro gli oppressori, tenere esercitato il proletariato con la ginnastica continua della lotta operaia nelle sue forme più diverse, conquistare oggi stesso tutto ciò che è possibile strappare, per quanto poco possa essere, al [[capitalismo]] in benessere e [[libertà]]». ([[Luigi Fabbri]], ''[[L'organizzazione operaia e l'anarchia]]'').


I [[anarco-comunismo| comunisti anarchici]] ritengono che il sindacato attuale sia degenerato e venduto, essenzialmente perché mira al mantenimento dei propri privilegi, tutelando e mantenendo l'unità sindacale e non quella di classe. Per i militanti della [[FORA]] i sindacati sono un prodotto del [[capitalismo]], quindi destinati entrambi a scomparire con la [[rivoluzione sociale]].
I [[anarco-comunismo| comunisti anarchici]] ritengono che il sindacato attuale sia degenerato e venduto, essenzialmente perché mira al mantenimento dei propri privilegi, tutelando e mantenendo l'unità sindacale e non quella di classe. Per i militanti della [[FORA]] i sindacati sono un prodotto del [[capitalismo]], quindi destinati entrambi a scomparire con la [[rivoluzione sociale]].


Molto spesso la considerazione del sindacato come degenerato e venduto, porta molti anarchici a non voler "sporcarsi le mani" e ad isolarsi in una posizione “nullista”. I [[anarco-comunismo|comunisti anarchici]] ritengono invece che talvolta è necessario farlo laddove i lavoratori si trovano in difficoltà e necessitano di un aiuto pratico.
Molto spesso la considerazione del sindacato come degenerato e venduto, porta molti anarchici a non voler "sporcarsi le mani" e ad isolarsi in una posizione “nullista”. I [[anarco-comunismo|comunisti anarchici]] ritengono invece che talvolta è necessario farlo laddove i lavoratori si trovano in difficoltà e necessitano di un aiuto pratico.


: «È innegabile che, se vogliamo essere a contatto coi lavoratori, operare incessantemente per strapparli alla tutela riformista, immettere nelle loro fila il nostro progetto rivoluzionario, non possiamo isolarci sulle posizioni ideologiche e, pertanto, il problema delle attuali strutture sindacali non può essere passato sotto silenzio». ([http://www.fdca.it/organizzazione FdCA])
: «È innegabile che, se vogliamo essere a contatto coi lavoratori, operare incessantemente per strapparli alla tutela riformista, immettere nelle loro fila il nostro progetto rivoluzionario, non possiamo isolarci sulle posizioni ideologiche e, pertanto, il problema delle attuali strutture sindacali non può essere passato sotto silenzio». ([http://www.fdca.it/organizzazione FdCA])
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