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[[Image:Landauer.jpg|left|thumb|[[Gustav Landauer]], anarchico pacifista tedesco]] | [[Image:Landauer.jpg|left|thumb|[[Gustav Landauer]], anarchico pacifista tedesco]] | ||
=== Non violenza rispetto ai mezzi === | === Non violenza rispetto ai mezzi === | ||
Esistono posizioni diverse ed opposte: i [[anarcopacifismo|pacifisti]] e i non-pacifisti. I primi ([[Lev Tolstoj]], [[Bart de Ligt]], [[Voltairine de Cleyre]], [[Thoreau|H.D.Thoreau]], [[Gustav Landauer]], ecc. e tutti coloro che ad essi si ispirano) si oppongo ad ogni forma di violenza e sostengono che non si possa costruire una [[Pacifismo|società | Esistono posizioni diverse ed opposte: i [[anarcopacifismo|pacifisti]] e i non-pacifisti. I primi ([[Lev Tolstoj]], [[Bart de Ligt]], [[Voltairine de Cleyre]], [[Thoreau|H.D.Thoreau]], [[Gustav Landauer]], ecc. e tutti coloro che ad essi si ispirano) si oppongo ad ogni forma di violenza e sostengono che non si possa costruire una [[Pacifismo|società pacifica]], [[uguaglianza|egualitaria]] e giusta utilizzando mezzi violenti. I secondi invece distinguono tra [[Anarchia e violenza (di Errico Malatesta)|violenza dell'oppressore e violenza dell'oppresso]] (es. [[Malatesta]]). Questi ritengono che la forza possa essere utilizzata in maniera proporzionata alla lotta che si sta attuando. | ||
=== Non violenza rispetto ai fini=== | === Non violenza rispetto ai fini=== | ||
Contrariamente al luogo comune che dipinge il [[movimento anarchico]] come incline alla violenza e all'uso della forza per valere le proprie ragioni, gli anarchici, di qualsiasi tendenza o corrente, sono non-violenti rispetto al fine preposto. Di più, non esiste alcun anarchico che possa esser definito tale che promuova la costruzione di una società | Contrariamente al luogo comune che dipinge il [[movimento anarchico]] come incline alla violenza e all'uso della forza per valere le proprie ragioni, gli anarchici, di qualsiasi tendenza o corrente, sono non-violenti rispetto al fine preposto. Di più, non esiste alcun anarchico che possa esser definito tale che promuova la costruzione di una società fondata sulla violenza. Tutti gli anarchici auspicano una società umana fondata su rapporti interpersonali non-violenti e capace di dirimere le questioni interne con [[Pacifismo|metodi pacifici]]. | ||
== Bibliografia == | == Bibliografia == | ||
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*[[Aldo Capitini]], ''Le tecniche della nonviolenza'', Linea d'ombra, Milano, 1989. | *[[Aldo Capitini]], ''Le tecniche della nonviolenza'', Linea d'ombra, Milano, 1989. | ||
* Catarci M., ''Il pensiero disarmato. La pedagogia della nonviolenza di Aldo Capitini'', Edizioni Gruppo Abele, Torino, 2007. | * Catarci M., ''Il pensiero disarmato. La pedagogia della nonviolenza di Aldo Capitini'', Edizioni Gruppo Abele, Torino, 2007. | ||
*Cozzo A., ''Conflittualità | *Cozzo A., ''Conflittualità nonviolenta. Filosofia e pratiche di lotta comunicativa'', Mimesis, 2004. | ||
*[[Johan Galtung]], ''Ci sono alternative! Quattro strade per la sicurezza'', Edizioni Gruppo Abele, Torino, 1987. | *[[Johan Galtung]], ''Ci sono alternative! Quattro strade per la sicurezza'', Edizioni Gruppo Abele, Torino, 1987. | ||
*[[Mohandas Karamchand Gandhi]], ''Teoria e pratica della nonviolenza'', Einaudi, Torino, 1996. | *[[Mohandas Karamchand Gandhi]], ''Teoria e pratica della nonviolenza'', Einaudi, Torino, 1996. | ||
*Manara F. C., ''Una forza che dà | *Manara F. C., ''Una forza che dà vita. Ricominciare con Gandhi in un'età di terrorismi'', UNICOPLI, Milano, 2006. | ||
*Id., ''Simone Weil. L'esigenza della nonviolenza'', Edizioni Gruppo Abele, Torino, 1994 | *Id., ''Simone Weil. L'esigenza della nonviolenza'', Edizioni Gruppo Abele, Torino, 1994 | ||
*Pontara G., ''Introduzione a Gandhi M.K.: Teoria e pratica della nonviolenza. Dal crollo del muro di Berlino al nuovo disordine mondiale'', Einaudi, Torino, 1996. | *Pontara G., ''Introduzione a Gandhi M.K.: Teoria e pratica della nonviolenza. Dal crollo del muro di Berlino al nuovo disordine mondiale'', Einaudi, Torino, 1996. |