Dichiarazione degli anarchici al processo di Lione (1883): differenze tra le versioni

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[[File:Kropotkin.jpg|right|thumb|[[Pëtr Kropotkin]]]]In seguito al lancio di una bomba al Teatro Bellecour di Lione (ottobre [[1882]]), attribuita ad un gruppo di anarchici (tra cui [[Kropotkin]], [[Emile Gautier]], [[Felix Tressaud]] e altri), gli imputati, durante il processo (il "[[Processo dei sessantasei]]" <ref name="sessantasei"> Il cosiddetto "Processo dei sessantasei" non dev'essere confuso con il "[[Processo dei trenta]]" che ebbe inizio il [[6 agosto]] [[1894]], a Parigi, in seguito alla promulgazione delle leggi anti-anarchici ([[Leggi scellerate]]) e che vedrà coinvolti [[Emile Pouget]], [[Constant Martin]], [[Louis Duprat]], [[Alexander Cohen]], [[Paul Reclus]] e altri.</ref>) iniziato l'[[8 gennaio]] [[1883]], diffondono un manifesto dove spiegano l'essenza delle loro idee libertarie.
[[File:Kropotkin.jpg|right|thumb|[[Pëtr Kropotkin]]]]In seguito al lancio di una bomba al Teatro Bellecour di Lione (ottobre [[1882]]), attribuita ad un gruppo di anarchici (tra cui [[Kropotkin]], [[Emile Gautier]], [[Felix Tressaud]] e altri), gli imputati, durante il processo (il "[[Processo dei sessantasei]]" <ref name="sessantasei"> Il cosiddetto "Processo dei sessantasei" non dev'essere confuso con il "[[Processo dei trenta]]" che ebbe inizio il [[6 agosto]] [[1894]], a Parigi, in seguito alla promulgazione delle leggi anti-anarchici ([[Leggi scellerate]]) e che vedrà coinvolti [[Emile Pouget]], [[Constant Martin]], [[Louis Duprat]], [[Alexander Cohen]], [[Paul Reclus]] e altri.</ref>) iniziato l'[[8 gennaio]] [[1883]], diffondono un manifesto dove spiegano l'essenza delle loro idee libertarie.


== Dichiarazione al processo dell'8 gennaio 1883 ==
== Dichiarazione al processo dell'8 gennaio 1883 ==


'''Che cos'è l'[[anarchia]], che cosa sono gli anarchici, stiamo per dirvelo'''. Gli anarchici signori, sono dei cittadini che, in un secolo nel quale si predica ovunque la libertà  delle opinioni, hanno ritenuto loro dovere di invocare la testimonianza della libertà  illimitata. Sì, signori, noi siamo, secondo l'opinione della gente, qualche migliaio, qualche milione forse –perché non abbiamo altro merito che di dire ad alta voce ciò che la folla pensa a bassa voce – siamo qualche milione di lavoratori che rivendicano la libertà  assoluta, nient'altro che la libertà, tutta la libertà!
'''Che cos'è l'[[anarchia]], che cosa sono gli anarchici, stiamo per dirvelo'''. Gli anarchici signori, sono dei cittadini che, in un secolo nel quale si predica ovunque la libertà  delle opinioni, hanno ritenuto loro dovere di invocare la testimonianza della libertà  illimitata. Sì, signori, noi siamo, secondo l'opinione della gente, qualche migliaio, qualche milione forse – perché non abbiamo altro merito che di dire ad alta voce ciò che la folla pensa a bassa voce – siamo qualche milione di lavoratori che rivendicano la libertà  assoluta, nient'altro che la libertà, tutta la libertà!


'''Vogliamo la libertà, cioè reclamiamo per ogni essere umano il diritto e i mezzi per fare tutto ciò che gli piace e di non fare ciò che non gli piace'''; di soddisfare integralmente tutti i suoi bisogni, senza limiti che le impossibilità  naturali e i bisogni dei nostri vicini ugualmente rispettabili. Vogliamo la libertà  e crediamo la sua esistenza incompatibile con l'esercizio di qualsiasi potere, quali che siano la sua origine e la sua forma, che esso sia eletto o imposto, monarchico o repubblicano, che si ispiri al diritto divino al diritto popolare, alla Santa Ampolla <ref name="ampolla">È l'ampolla che conteneva l'olio sacro col quale si consacravano i re di Francia</ref> o al suffragio universale. Il fatto è che la storia è lì per insegnarci che tutti i governi si assomigliano e si equivalgono. I migliori sono i peggiori. C'è più cinismo negli uni e più ipocrisia negli altri. Nel fondo, sempre le stesse parole, sembra la stessa intolleranza. Non c'è alcuno, anche dei più liberali, in apparenza, che non abbia in riserva, sotto la polvere degli arsenali legislativi, qualche buona leggina contro l'Internazionale da usare contro le opposizioni fastidiose.
'''Vogliamo la libertà, cioè reclamiamo per ogni essere umano il diritto e i mezzi per fare tutto ciò che gli piace e di non fare ciò che non gli piace'''; di soddisfare integralmente tutti i suoi bisogni, senza limiti che le impossibilità  naturali e i bisogni dei nostri vicini ugualmente rispettabili. Vogliamo la libertà  e crediamo la sua esistenza incompatibile con l'esercizio di qualsiasi potere, quali che siano la sua origine e la sua forma, che esso sia eletto o imposto, monarchico o repubblicano, che si ispiri al diritto divino al diritto popolare, alla Santa Ampolla <ref name="ampolla">È l'ampolla che conteneva l'olio sacro col quale si consacravano i re di Francia</ref> o al suffragio universale. Il fatto è che la storia è lì per insegnarci che tutti i governi si assomigliano e si equivalgono. I migliori sono i peggiori. C'è più cinismo negli uni e più ipocrisia negli altri. Nel fondo, sempre le stesse parole, sembra la stessa intolleranza. Non c'è alcuno, anche dei più liberali, in apparenza, che non abbia in riserva, sotto la polvere degli arsenali legislativi, qualche buona leggina contro l'Internazionale da usare contro le opposizioni fastidiose.
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