Anarchismo e Marxismo: differenze tra le versioni

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Il [[materialismo storico]] è «la concezione materialista della storia», cioè non una teoria astratta, ma una metodologia di analisi della storia che individua nelle condizioni materiali (cioè economiche) la causa principale degli avvenimenti storici. Il materialismo storico trovò concordi tanto [[Karl Marx|Marx]] quanto [[Bakunin]] (attualmente sono soprattutto i [[anarco-comunismo|comunisti anarchici]] a trovarsi in accordo con tale metodologia di analisi).  
Il [[materialismo storico]] è «la concezione materialista della storia», cioè non una teoria astratta, ma una metodologia di analisi della storia che individua nelle condizioni materiali (cioè economiche) la causa principale degli avvenimenti storici. Il materialismo storico trovò concordi tanto [[Karl Marx|Marx]] quanto [[Bakunin]] (attualmente sono soprattutto i [[anarco-comunismo|comunisti anarchici]] a trovarsi in accordo con tale metodologia di analisi).  


Invece il [[materialismo dialettico]], che [[Karl Marx]] "abbraccia" in una fase successiva all'elaborazione del materialismo storico, reinterpreta la [[Hegel|dialettica hegeliana]], considerando l'evoluzione della materia e non dell'idea (come faceva [[Hegel]]). Il [[materialismo dialettico]] non solo reinterpreta la realtà, ma ha la pretesa di offrire una visione scientifica e [[determinismo|deterministica]] degli avvenimenti storici, prevedendo la crisi del [[capitalismo]] e il conseguente arrivo del [[comunismo]]<ref> Per i marxisti l'evoluzione dei fatti storici è preordinata e predeterminata per stadi che si impongono dialetticamente. Il compito delle forze rivoluzionarie, organizzate in un'avanguardia (partito), è quello di "accompagnare", cioè guidare, lo svolgersi naturale degli avvenimenti. Per i marxisti la storia è una sequenza di cause e di effetti tra loro conseguenti, immodificabili e necessari (visione determinista della storia). Questo modo di ragionare comporta che se si è certi di seguire il "vero e unico" corso della storia, chiunque vi si opporrà, dovrà  essere trattato come nemico e quindi [[repressione|represso]] (vedi l'esperienza stalinista in Russia). </ref>. In questo modo il [[marxismo]], soprattutto nell'interpretazione di [[Lenin]] ed [[Friedrich Engels|Engels]], sviluppa un materialismo definibile metafisico, che gran parte dell'[[anarchismo]], a parte il [[Kropotkin|comunismo kropotkiniano]], rifiuta e ha sempre rifiutato, poiché in questo modo l'[[individuo]] verrebbe a perdere il suo ruolo centrale di trasformatore della realtà, divenendo un elemento di una serie di forze a lui estranee.
Invece il [[materialismo dialettico]], che [[Karl Marx]] "abbraccia" in una fase successiva all'elaborazione del materialismo storico, reinterpreta la [[Hegel|dialettica hegeliana]], considerando l'evoluzione della materia e non dell'idea (come faceva [[Hegel]]). Il [[materialismo dialettico]] non solo reinterpreta la realtà, ma ha la pretesa di offrire una visione scientifica e [[determinismo|deterministica]] degli avvenimenti storici, prevedendo la crisi del [[capitalismo]] e il conseguente arrivo del [[comunismo]] <ref> Per i marxisti l'evoluzione dei fatti storici è preordinata e predeterminata per stadi che si impongono dialetticamente. Il compito delle forze rivoluzionarie, organizzate in un'avanguardia (partito), è quello di "accompagnare", cioè guidare, lo svolgersi naturale degli avvenimenti. Per i marxisti la storia è una sequenza di cause e di effetti tra loro conseguenti, immodificabili e necessari (visione determinista della storia). Questo modo di ragionare comporta che se si è certi di seguire il "vero e unico" corso della storia, chiunque vi si opporrà, dovrà  essere trattato come nemico e quindi [[repressione|represso]] (vedi l'esperienza stalinista in Russia). </ref>. In questo modo il [[marxismo]], soprattutto nell'interpretazione di [[Lenin]] ed [[Friedrich Engels|Engels]], sviluppa un materialismo definibile metafisico, che gran parte dell'[[anarchismo]], a parte il [[Kropotkin|comunismo kropotkiniano]], rifiuta e ha sempre rifiutato, poiché in questo modo l'[[individuo]] verrebbe a perdere il suo ruolo centrale di trasformatore della realtà, divenendo un elemento di una serie di forze a lui estranee.


La maggior parte degli anarchici rifiuta la visione [[determinismo|deterministica]], (pseudo)scientifica ed esclusivamente economicista della storia, considerando invece il [[materialismo storico]] come un mezzo utile per la valutazione degli avvenimenti, senza però ritenerlo l'unico ed esclusivo metodo d'indagine, ma attribuendo grande importanza anche alle contraddizioni ambientali, quelli di genere ecc. Per gran parte degli anarchici il [[materialismo dialettico]] non fa altro che disumanizzare l'analisi sociale e politica della realtà, portando come conseguenza i risultati drammaticamente osservati per esempio durante la [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]].
La maggior parte degli anarchici rifiuta la visione [[determinismo|deterministica]], (pseudo)scientifica ed esclusivamente economicista della storia, considerando invece il [[materialismo storico]] come un mezzo utile per la valutazione degli avvenimenti, senza però ritenerlo l'unico ed esclusivo metodo d'indagine, ma attribuendo grande importanza anche alle contraddizioni ambientali, quelli di genere ecc. Per gran parte degli anarchici il [[materialismo dialettico]] non fa altro che disumanizzare l'analisi sociale e politica della realtà, portando come conseguenza i risultati drammaticamente osservati per esempio durante la [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]].
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I [[marxismo|marxisti]], pur mantenendo nella forma una certa apertura mentale verso nuclei famigliari alternativi ai modelli dominanti, nella pratica hanno talvolta considerato queste rivendicazioni come frutto dell'ideologia borghese. Durante la [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]] e in altre esperienze, i marxisti si sono spesso sforzati di ricondurre "alla legalità " della famiglia di diritto, la strutturazione dei rapporti interpersonali, pur mantenendo alcuni "istituti borghesi" di salvaguardia delle [[libertà]] individuali, quali per esempio il divorzio.
I [[marxismo|marxisti]], pur mantenendo nella forma una certa apertura mentale verso nuclei famigliari alternativi ai modelli dominanti, nella pratica hanno talvolta considerato queste rivendicazioni come frutto dell'ideologia borghese. Durante la [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]] e in altre esperienze, i marxisti si sono spesso sforzati di ricondurre "alla legalità " della famiglia di diritto, la strutturazione dei rapporti interpersonali, pur mantenendo alcuni "istituti borghesi" di salvaguardia delle [[libertà]] individuali, quali per esempio il divorzio.


Anche sulla '''religione''' anarchici e marxisti hanno punti di vista differenti. L'[[anarchismo]] propugna l'idea di estirpare qualsiasi causa che determini lo sviluppo del pensiero religioso. Per i [[marxismo|marxisti]] l'"[[ateismo]] di [[Stato]]" e la [[repressione]] sono i mezzi necessari atti ad impedire la diffusione della religione, considerato che quest'ultima è ritenuta un ostacolo al “naturale” decorso degli avvenimenti storici che dovrebbero condurre al [[comunismo]]<ref> Nei paesi dell'ex blocco sovietico, nonostante l'[[ateismo]] di [[Stato]] fosse alla base delle costituzioni di quei paesi, talvolta le associazioni religiose sono rimaste titolari di beni o di funzioni sociali caritative e assistenziali. In Polonia l'influenza dei cattolici nella vita politica fu invece sempre molto alta. Nel centro e sud America si è assistito ad un tentativo di conciliare marxismo e religione, attraverso lo sviluppo dell'ideologia denominata "teologia della liberazione", per altro molto contrastata dalle [[gerarchia|gerarchie]] ecclesiastiche.</ref>.
Anche sulla '''religione''' anarchici e marxisti hanno punti di vista differenti. L'[[anarchismo]] propugna l'idea di estirpare qualsiasi causa che determini lo sviluppo del pensiero religioso. Per i [[marxismo|marxisti]] l'"[[ateismo]] di [[Stato]]" e la [[repressione]] sono i mezzi necessari atti ad impedire la diffusione della religione, considerato che quest'ultima è ritenuta un ostacolo al “naturale” decorso degli avvenimenti storici che dovrebbero condurre al [[comunismo]] <ref> Nei paesi dell'ex blocco sovietico, nonostante l'[[ateismo]] di [[Stato]] fosse alla base delle costituzioni di quei paesi, talvolta le associazioni religiose sono rimaste titolari di beni o di funzioni sociali caritative e assistenziali. In Polonia l'influenza dei cattolici nella vita politica fu invece sempre molto alta. Nel centro e sud America si è assistito ad un tentativo di conciliare marxismo e religione, attraverso lo sviluppo dell'ideologia denominata "teologia della liberazione", per altro molto contrastata dalle [[gerarchia|gerarchie]] ecclesiastiche.</ref>.
Gli anarchici, pur agendo in maniera tale da eliminare ogni elemento strutturale e sovrastrutturale (fattori educativi, culturali ecc.) che permettono il consolidamento della religione, ritengono che la [[libertà]] religiosa individuale e associativa debba essere tutelata (come tutte le [[libertà]] individuali), purché questa non comporti privilegi per alcuni o limiti la [[libertà]] di altri.
Gli anarchici, pur agendo in maniera tale da eliminare ogni elemento strutturale e sovrastrutturale (fattori educativi, culturali ecc.) che permettono il consolidamento della religione, ritengono che la [[libertà]] religiosa individuale e associativa debba essere tutelata (come tutte le [[libertà]] individuali), purché questa non comporti privilegi per alcuni o limiti la [[libertà]] di altri.


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