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Nel [[1925]] ci fu uno [[sciopero]] contro il caro-affitti a Santiago: il [[governo]], con l'appoggio dei [[comunismo|comunisti]], provò a risolvere il conflitto tra inquilini e proprietari, ma anche questa volta gli anarchici e l'[[IWW]] rifiutarono l'accordo, che secondo loro mirava a distruggere il movimento contestatorio. Gli anarchici fondarono in quello stesso anno una nuova organizzazione del lavoro, la [[Federación Obrera Regional Chilena]] <ref>Daniel Barret, ''El mapa del despertar anarquista latinoamericano''</ref>, che particolarmente si diffuse nel nord del paese. Nel gennaio [[1927]] uno [[sciopero generale]] scoppiò a Santiago e Valparaiso. Il mese successivo il Generale Ibañez depose il presidente Arturo Alessandri Palmamcon con un nuovo [[colpo di stato]]. La crisi del [[1930]] colpì duramente la popolazione, da una parte alimentando la povertà e il disagio, dall'altra incrementando la radicalità dello scontro con lo [[Stato]]. | Nel [[1925]] ci fu uno [[sciopero]] contro il caro-affitti a Santiago: il [[governo]], con l'appoggio dei [[comunismo|comunisti]], provò a risolvere il conflitto tra inquilini e proprietari, ma anche questa volta gli anarchici e l'[[IWW]] rifiutarono l'accordo, che secondo loro mirava a distruggere il movimento contestatorio. Gli anarchici fondarono in quello stesso anno una nuova organizzazione del lavoro, la [[Federación Obrera Regional Chilena]] <ref>Daniel Barret, ''El mapa del despertar anarquista latinoamericano''</ref>, che particolarmente si diffuse nel nord del paese. Nel gennaio [[1927]] uno [[sciopero generale]] scoppiò a Santiago e Valparaiso. Il mese successivo il Generale Ibañez depose il presidente Arturo Alessandri Palmamcon con un nuovo [[colpo di stato]]. La crisi del [[1930]] colpì duramente la popolazione, da una parte alimentando la povertà e il disagio, dall'altra incrementando la radicalità dello scontro con lo [[Stato]]. | ||
La dittatura represse le organizzazioni sindacali (molte di queste operarono in clandestinità, come per esempio quella denominata ''Siempre!'') ma nel [[1931]], terminata l'esperienza totalitaria di Ibanez, i comunisti e i socialisti fondarono la [[Confederación de Trabajadores de Chile]] (CTCH), mentre gli anarchici si legarono alla [[Confederación General de Trabajadores (Cile)|Confederación General de Trabajadores]] (CGT), ispirata alla [[FORA]] argentina. Lentamente la preponderanza anarchica decadde, sino a diventare insignificante nel [[1940]]. La leadership sindacale rimase così nelle mani del [[sindacalismo riformista]] dei socialisti, comunisti e democratici cristiani. Gli anarchici, riuniti nella [[CGT]], seppur in minoranza nel paese, proseguirono nella [[solidarietà]] in favore dei lavoratori e parteciparono allo [[sciopero]] del carbone (1947), dei ferrovieri (1947) e allo "sciopero chaucha" (1949). Presero parte ad altre istanze, sempre portando avanti i loro principi libertari tra mille difficoltà : infatti, dopo il mandato presidenziale di Aguirre Cerda (1938-1942) e Juan Antonio Ríos (1942-1946), di tendenza nazionalista e fascistoide, ci fu l'elezione nel [[1946]] di Gabriel González Videla grazie all'appoggio dei comunisti, i quali poi vennero esclusi dalla politica con la ''Legge Maledetta'', figlia della Guerra Fredda. | La dittatura represse le organizzazioni sindacali (molte di queste operarono in clandestinità, come per esempio quella denominata ''Siempre!'') ma nel [[1931]], terminata l'esperienza totalitaria di Ibanez, i comunisti e i socialisti fondarono la [[Confederación de Trabajadores de Chile]] (CTCH), mentre gli anarchici si legarono alla [[Confederación General de Trabajadores (Cile)|Confederación General de Trabajadores]] (CGT), ispirata alla [[FORA]] argentina. Lentamente la preponderanza anarchica decadde, sino a diventare insignificante nel [[1940]]. La leadership sindacale rimase così nelle mani del [[sindacalismo riformista]] dei socialisti, comunisti e democratici cristiani. Gli anarchici, riuniti nella [[CGT]], seppur in minoranza nel paese, proseguirono nella [[solidarietà]] in favore dei lavoratori e parteciparono allo [[sciopero]] del carbone (1947), dei ferrovieri (1947) e allo "sciopero chaucha" (1949). Presero parte ad altre istanze, sempre portando avanti i loro principi libertari tra mille difficoltà: infatti, dopo il mandato presidenziale di Aguirre Cerda (1938-1942) e Juan Antonio Ríos (1942-1946), di tendenza nazionalista e fascistoide, ci fu l'elezione nel [[1946]] di Gabriel González Videla grazie all'appoggio dei comunisti, i quali poi vennero esclusi dalla politica con la ''Legge Maledetta'', figlia della Guerra Fredda. | ||
===Gli intellettuali di fronte all'anarchismo === | ===Gli intellettuali di fronte all'anarchismo === |