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'''Lev Davidovich Bronstein''', figlio di una famiglia benestante di contadini russi, nacque a Ianovka (provincia di Kherson, in [[Ucraina]]) il [[7 novembre]] <ref name="calendario">Le date di nascita e di morte si riferiscono al calendario gregoriano. Rispetto al calendario giuliano, in vigore in Russia al momento in cui nacque Trotzkij, la data di nascita sarebbe invece il [[25 ottobre]].</ref> [[1879]]. Durante gli studi ad Odessa ([[1897]]), si avvicinò al marxismo; collaboratore dell'Unione operaia della Russia meridionale fu arrestato nel [[1898]] e deportato in Siberia. Quattro anni dopo scappò sotto lo pseudonimo di Trotskij (dal nome di un carceriere della prigione di Odessa). | '''Lev Davidovich Bronstein''', figlio di una famiglia benestante di contadini russi, nacque a Ianovka (provincia di Kherson, in [[Ucraina]]) il [[7 novembre]] <ref name="calendario">Le date di nascita e di morte si riferiscono al calendario gregoriano. Rispetto al calendario giuliano, in vigore in Russia al momento in cui nacque Trotzkij, la data di nascita sarebbe invece il [[25 ottobre]].</ref> [[1879]]. Durante gli studi ad Odessa ([[1897]]), si avvicinò al marxismo; collaboratore dell'Unione operaia della Russia meridionale fu arrestato nel [[1898]] e deportato in Siberia. Quattro anni dopo scappò sotto lo pseudonimo di Trotskij (dal nome di un carceriere della prigione di Odessa). | ||
Rifugiato a Londra nel [[1902]], collaborò con [[Lenin]] al giornale «Iskra» (''scintilla''), partecipando al secondo congresso del POSDR (estate [[1903]]) e schierandosi con la fazione menscevica, contro lo stesso [[Lenin]]. Rientrato in [[Russia]] nel [[1905]], partecipò alla [[rivoluzione]] dello stesso anno, diventando anche presidente del soviet di Pietroburgo. Nuovamente arrestato, venne nuovamente deportato in Siberia, da cui riuscì però a fuggire nel [[1908]]. Riparato in [[Austria]], fondò la «Pravda» (Verità ) (giornale che poi fu appropriato dai bolscevichi). | Rifugiato a Londra nel [[1902]], collaborò con [[Lenin]] al giornale «Iskra» (''scintilla''), partecipando al secondo congresso del POSDR (estate [[1903]]) e schierandosi con la fazione menscevica, contro lo stesso [[Lenin]]. Rientrato in [[Russia]] nel [[1905]], partecipò alla [[rivoluzione]] dello stesso anno, diventando anche presidente del soviet di Pietroburgo. Nuovamente arrestato, venne nuovamente deportato in Siberia, da cui riuscì però a fuggire nel [[1908]]. Riparato in [[Austria]], fondò la «Pravda» (Verità) (giornale che poi fu appropriato dai bolscevichi). | ||
Come inviato del quotidiano «Kievskaia Mysl», assistette alla guerra dei Balcani del [[1912]]-[[1913]]. Prima della "Grande Guerra si rifugiò in [[Svizzera]], e quindi in [[Francia]], da cui venne però espulso. Emigrò allora a New York, ritornando in [[Russia]] solamente nel maggio [[1917]], aderendo immediatamente al gruppo bolscevico. A luglio divenne membro del Comitato centrale e partecipò attivamente ai tentativi di rovesciamento del governo provvisorio. Nel settembre divenne presidente del [[soviet]]. | Come inviato del quotidiano «Kievskaia Mysl», assistette alla guerra dei Balcani del [[1912]]-[[1913]]. Prima della "Grande Guerra si rifugiò in [[Svizzera]], e quindi in [[Francia]], da cui venne però espulso. Emigrò allora a New York, ritornando in [[Russia]] solamente nel maggio [[1917]], aderendo immediatamente al gruppo bolscevico. A luglio divenne membro del Comitato centrale e partecipò attivamente ai tentativi di rovesciamento del governo provvisorio. Nel settembre divenne presidente del [[soviet]]. |