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Quindi ritorna ancora a [[Pisa]] per partecipare come delegato italiano al Congresso dell'Internazionale anarchica che si tiene clandestinamente l'[[11 aprile]] [[1878]]. | Quindi ritorna ancora a [[Pisa]] per partecipare come delegato italiano al Congresso dell'Internazionale anarchica che si tiene clandestinamente l'[[11 aprile]] [[1878]]. | ||
Arrestato il [[10 ottobre]], resta in [[carcere]] fino al gennaio del [[1880]]. Nel [[1884]] incontra con [[Errico Malatesta]], a [[Ravenna]], l'ex-anarchico [[Andrea Costa]], che dal [[1879]] aveva aderito al movimento socialista, e viene ancora arrestato con Malatesta e altri. In [[libertà ]] provvisoria, è condannato a quattro anni e cinque mesi e sfugge alla prigione rifugiandosi con la [[Maria Luisa Minguzzi|moglie]], [[Malatesta]], [[Galileo Palla]] e [[Francesco Nata]] in [[Argentina]], dove pubblicano nel [[1885]]'' La Questione Sociale''. Grazie a un'amnistia, torna con Luisa in [[Italia]], partecipando alla costituzione, a [[Capolago]], il [[6 gennaio]] [[1891]], della [[Partito Socialista Anarchico Rivoluzionario|Federazione del Partito Anarchico Rivoluzionario Internazionale]]. | Arrestato il [[10 ottobre]], resta in [[carcere]] fino al gennaio del [[1880]]. Nel [[1884]] incontra con [[Errico Malatesta]], a [[Ravenna]], l'ex-anarchico [[Andrea Costa]], che dal [[1879]] aveva aderito al movimento socialista, e viene ancora arrestato con Malatesta e altri. In [[libertà]] provvisoria, è condannato a quattro anni e cinque mesi e sfugge alla prigione rifugiandosi con la [[Maria Luisa Minguzzi|moglie]], [[Malatesta]], [[Galileo Palla]] e [[Francesco Nata]] in [[Argentina]], dove pubblicano nel [[1885]]'' La Questione Sociale''. Grazie a un'amnistia, torna con Luisa in [[Italia]], partecipando alla costituzione, a [[Capolago]], il [[6 gennaio]] [[1891]], della [[Partito Socialista Anarchico Rivoluzionario|Federazione del Partito Anarchico Rivoluzionario Internazionale]]. | ||
[[File:Copertina_del_libro_"Amore_e_anarchia"_di_Claudia_Angelini_Bassi.jpg|left|thumb|Copertina del libro "Amore e anarchia"]] | [[File:Copertina_del_libro_"Amore_e_anarchia"_di_Claudia_Angelini_Bassi.jpg|left|thumb|Copertina del libro "Amore e anarchia"]] | ||
Il [[3 luglio]] [[1894]] è ancora arrestato con la moglie per presunta complicità nel fallito attentato, compiuto il [[6 giugno]] da [[Paolo Lega]] contro [[Francesco Crispi]]: sono assolti al processo ma obbligati al confino a [[Lipari]] da dove Pezzi fugge in barca, con altri confinati, in [[Tunisia]] nel maggio del [[1886]], ma vengono riconsegnati alle [[autorità ]] italiane. Pezzi e Luisa tornano liberi l'anno dopo e si stabiliscono a Firenze. | Il [[3 luglio]] [[1894]] è ancora arrestato con la moglie per presunta complicità nel fallito attentato, compiuto il [[6 giugno]] da [[Paolo Lega]] contro [[Francesco Crispi]]: sono assolti al processo ma obbligati al confino a [[Lipari]] da dove Pezzi fugge in barca, con altri confinati, in [[Tunisia]] nel maggio del [[1886]], ma vengono riconsegnati alle [[autorità]] italiane. Pezzi e Luisa tornano liberi l'anno dopo e si stabiliscono a Firenze. | ||
Nell'aprile del [[1900]] uno squilibrato aggredisce Luisa e Francesco l'uccide: viene assolto per legittima difesa, ma rimane fortemente traumatizzato da questa esperienza. Nel [[1904]] sono entrambi membri del Comitato di Soccorso delle Vittime Politiche, costituito da [[Giuseppe Scarlatti]]. Luisa muore il [[13 marzo]] [[1911]], e Francesco, oramai deluso, dopo lo scoppio della guerra si suicida con un colpo di pistola il [[21 luglio]] [[1917]]. | Nell'aprile del [[1900]] uno squilibrato aggredisce Luisa e Francesco l'uccide: viene assolto per legittima difesa, ma rimane fortemente traumatizzato da questa esperienza. Nel [[1904]] sono entrambi membri del Comitato di Soccorso delle Vittime Politiche, costituito da [[Giuseppe Scarlatti]]. Luisa muore il [[13 marzo]] [[1911]], e Francesco, oramai deluso, dopo lo scoppio della guerra si suicida con un colpo di pistola il [[21 luglio]] [[1917]]. |