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A partire dal XVI secolo [[Cuba]] fu conquistata dagli [[Spagna|spagnoli]] e posta sotto il loro totale e completo dominio. Nel XIX secolo l'isola era ancora pienamente sotto il loro giogo <ref>[http://www.italia-cuba.it/cuba/storia/storia4.htm Il periodo coloniale spagnolo]</ref>, in balìa della classe dominante bianca, ovvero la nobiltà di origine spagnola, che sfruttava le principali risorse economiche del paese. La coltivazione della canna da zucchero, del tabacco e del caffè erano le principali ricchezze dell'isola, tutte totalmente in mano ai [[colonialismo|colonizzatori]]. Questi, in perfetta combutta con la corona iberica, erano inoltre attivissimi anche nell'importazione di schiavi dall'Africa da utilizzare come braccianti agricoli. | A partire dal XVI secolo [[Cuba]] fu conquistata dagli [[Spagna|spagnoli]] e posta sotto il loro totale e completo dominio. Nel XIX secolo l'isola era ancora pienamente sotto il loro giogo <ref>[http://www.italia-cuba.it/cuba/storia/storia4.htm Il periodo coloniale spagnolo]</ref>, in balìa della classe dominante bianca, ovvero la nobiltà di origine spagnola, che sfruttava le principali risorse economiche del paese. La coltivazione della canna da zucchero, del tabacco e del caffè erano le principali ricchezze dell'isola, tutte totalmente in mano ai [[colonialismo|colonizzatori]]. Questi, in perfetta combutta con la corona iberica, erano inoltre attivissimi anche nell'importazione di schiavi dall'Africa da utilizzare come braccianti agricoli. | ||
Per lungo tempo non ci fu alcuna resistenza cubana di fronte al [[colonialismo]], ma dalla metà del 19 ° secolo cominciarono a svilupparsi diverse tendenze politiche anti-spagnole: indipendentismo nazionale; riformismo (con Cuba che rimaneva una colonia spagnola); integrazione negli [[USA]] o nell [[Stato]] [[Spagna|spagnolo]]. Le [[classismo|classi sociali]] privilegiate oscillavano tra il riformismo e l'annessione agli Stati Uniti (l'invasione americana tentata nel [[1850]] non andò a buon fine), poi tra la ricca borghesia cominciò a serpeggiare l'idea che l'integrazione nella casa madre [[Spagna|spagnola]] potesse essere il modo migliore per salvaguardare i propri privilegi. I cubani autoctoni, che di fatto appartenevano alle classi sociali subordinate, non avevano [[libertà ]] di parola o di espressione politica. | Per lungo tempo non ci fu alcuna resistenza cubana di fronte al [[colonialismo]], ma dalla metà del 19 ° secolo cominciarono a svilupparsi diverse tendenze politiche anti-spagnole: indipendentismo nazionale; riformismo (con Cuba che rimaneva una colonia spagnola); integrazione negli [[USA]] o nell [[Stato]] [[Spagna|spagnolo]]. Le [[classismo|classi sociali]] privilegiate oscillavano tra il riformismo e l'annessione agli Stati Uniti (l'invasione americana tentata nel [[1850]] non andò a buon fine), poi tra la ricca borghesia cominciò a serpeggiare l'idea che l'integrazione nella casa madre [[Spagna|spagnola]] potesse essere il modo migliore per salvaguardare i propri privilegi. I cubani autoctoni, che di fatto appartenevano alle classi sociali subordinate, non avevano [[libertà]] di parola o di espressione politica. | ||
===L'avvento del socialismo e dell'anarchismo proudhoniano=== | ===L'avvento del socialismo e dell'anarchismo proudhoniano=== | ||
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#completa libertà di azione tra tutti i gruppi aderenti; | #completa libertà di azione tra tutti i gruppi aderenti; | ||
#cooperazione per il mutuo soccorso; | #cooperazione per il mutuo soccorso; | ||
#[[solidarietà ]] tra tutti i gruppi; | #[[solidarietà]] tra tutti i gruppi; | ||
#il divieto all'interno della federazione di tutte le dottrine politiche e dottrine religiose (che negli anni avvenire sarebbe stato il punto più discusso). | #il divieto all'interno della federazione di tutte le dottrine politiche e dottrine religiose (che negli anni avvenire sarebbe stato il punto più discusso). | ||
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=== Gli anarchici e la guerra d'Indipendenza: repressione e conflitti interni al movimento === | === Gli anarchici e la guerra d'Indipendenza: repressione e conflitti interni al movimento === | ||
Sino alla notte del [[20 aprile]] [[1890]] il [[movimento anarchico]] era stato tollerato dalle [[autorità ]], ma da quel momento, quando decine di lavoratori riuniti a L'Avana nella sala del Círculo de Trabajadores (Circolo dei Lavoratori) organizzarono una manifestazione per il [[il Primo Maggio|primo maggio]] seguente, recependo le direttive della [[Seconda Internazionale]] di Parigi che per l'occasione aveva indetto una commemorazione dei [[Martiri di Chicago]], le cose cambiarono drasticamente: il [[1° maggio]] [[1890]], più di 3000 lavoratori e lavoratrici celebrarono per la prima volta sulle strade dell'Avana, e quindi anche di [[Cuba]], il [[1° maggio]]. Gli anarchici soffiarono sul fuoco della rivolta, parteciparono a molti [[scioperi]] e manifestazioni, ci furono scontri e diatribe con i riformisti fino a quando un leader di questi ultimi venne pugnalato a morte. Le [[autorità ]] cubane arrestarono 11 anarchici con l'accusa di omicidio. Il processo li assolse, però le istituzioni, guidate dal generale García Polavieja, ne approfittarono per chiudere temporaneamente le sedi di «[[El Productor]]» e dell'[[Alianza Obrera]]. | Sino alla notte del [[20 aprile]] [[1890]] il [[movimento anarchico]] era stato tollerato dalle [[autorità]], ma da quel momento, quando decine di lavoratori riuniti a L'Avana nella sala del Círculo de Trabajadores (Circolo dei Lavoratori) organizzarono una manifestazione per il [[il Primo Maggio|primo maggio]] seguente, recependo le direttive della [[Seconda Internazionale]] di Parigi che per l'occasione aveva indetto una commemorazione dei [[Martiri di Chicago]], le cose cambiarono drasticamente: il [[1° maggio]] [[1890]], più di 3000 lavoratori e lavoratrici celebrarono per la prima volta sulle strade dell'Avana, e quindi anche di [[Cuba]], il [[1° maggio]]. Gli anarchici soffiarono sul fuoco della rivolta, parteciparono a molti [[scioperi]] e manifestazioni, ci furono scontri e diatribe con i riformisti fino a quando un leader di questi ultimi venne pugnalato a morte. Le [[autorità]] cubane arrestarono 11 anarchici con l'accusa di omicidio. Il processo li assolse, però le istituzioni, guidate dal generale García Polavieja, ne approfittarono per chiudere temporaneamente le sedi di «[[El Productor]]» e dell'[[Alianza Obrera]]. | ||
[[File:Angiolillo.jpg|right|thumb|[[Michele Angiolillo]], anarchico italiano giustiziere del presidente spagnolo Canovas.]] | [[File:Angiolillo.jpg|right|thumb|[[Michele Angiolillo]], anarchico italiano giustiziere del presidente spagnolo Canovas.]] | ||
Nonostante le difficoltà, dal [[15 gennaio|15]] al [[19 gennaio]] [[1892]] si riunì il Congreso Regional Cubano, che contemplava tutte le realtà libertarie dell'isola. Durante il congresso, alcune fazione anarchiche cominciarono a dare segni di apertura rispetto al separatismo, molti abbracciarono la causa indipendentista, pur mantenendo intatte le idee rivoluzionarie. Le [[autorità ]], preoccupate, arrestarono alcuni congressisti e vietarono nuove riunioni e la pubblicazione di «[[El Productor]], che nel frattempo aveva ricominciato le proprie attività. È questa l'epoca di [[Jose Martí]], leader separatista cubano, che intendeva riunire tutte le forze sociali anti-[[colonialismo|colonialiste]]. Egli aveva fondato nei primi mesi del [[1892]] il [[Partido Revolucionario Cubano]] (PRC), un partito autonomo, decentrato e rivoluzionario, con statuti e strutture prossime alla [[democrazia diretta]]. (Il PRC, secondo alcuni storici, fu per certi versi similare al [[Partido Liberal Mexicano]], fondata dal messicano anarchico e rivoluzionario, [[Ricardo Flores Magon]].). | Nonostante le difficoltà, dal [[15 gennaio|15]] al [[19 gennaio]] [[1892]] si riunì il Congreso Regional Cubano, che contemplava tutte le realtà libertarie dell'isola. Durante il congresso, alcune fazione anarchiche cominciarono a dare segni di apertura rispetto al separatismo, molti abbracciarono la causa indipendentista, pur mantenendo intatte le idee rivoluzionarie. Le [[autorità]], preoccupate, arrestarono alcuni congressisti e vietarono nuove riunioni e la pubblicazione di «[[El Productor]], che nel frattempo aveva ricominciato le proprie attività. È questa l'epoca di [[Jose Martí]], leader separatista cubano, che intendeva riunire tutte le forze sociali anti-[[colonialismo|colonialiste]]. Egli aveva fondato nei primi mesi del [[1892]] il [[Partido Revolucionario Cubano]] (PRC), un partito autonomo, decentrato e rivoluzionario, con statuti e strutture prossime alla [[democrazia diretta]]. (Il PRC, secondo alcuni storici, fu per certi versi similare al [[Partido Liberal Mexicano]], fondata dal messicano anarchico e rivoluzionario, [[Ricardo Flores Magon]].). | ||
Gli anarchici separatisti si ritrovarono in due organizzazioni: nel [[Club Roig San Martín]] e in un gruppo dedicato a [[Fermín Salvochea]], un anarchico andaluso amato da Martí che difese strenuamente la causa cubana. Essi però pensavano all'indipendenza come ad un [[coerenza mezzi-fini|mezzo]], ovvero un modo per poi compiere la [[rivoluzione sociale]], mentre Martí considerava la repubblica un fine a se stesso. La repubblica, secondo lui, avrebbe comportato una maggiore [[eguaglianza]] e [[giustizia sociale]]. Intanto, nel [[1893]], gli anarchici del ''Círculo de Trabajadores'' cambiarono il nome in [[Sociedad General de Trabajadores]] (SGT). Ci furono poi tentativi più o meno loschi per dividere anarchici e separatisti, ma il gioco non riuscì e le due fazioni rimasero alleate nel Partido Rivoluzionario Cubano di Martì. | Gli anarchici separatisti si ritrovarono in due organizzazioni: nel [[Club Roig San Martín]] e in un gruppo dedicato a [[Fermín Salvochea]], un anarchico andaluso amato da Martí che difese strenuamente la causa cubana. Essi però pensavano all'indipendenza come ad un [[coerenza mezzi-fini|mezzo]], ovvero un modo per poi compiere la [[rivoluzione sociale]], mentre Martí considerava la repubblica un fine a se stesso. La repubblica, secondo lui, avrebbe comportato una maggiore [[eguaglianza]] e [[giustizia sociale]]. Intanto, nel [[1893]], gli anarchici del ''Círculo de Trabajadores'' cambiarono il nome in [[Sociedad General de Trabajadores]] (SGT). Ci furono poi tentativi più o meno loschi per dividere anarchici e separatisti, ma il gioco non riuscì e le due fazioni rimasero alleate nel Partido Rivoluzionario Cubano di Martì. | ||
Le proteste andarono avanti sia sul fronte sociale che in quello politico (separatismo): ci furono [[scioperi]] a Key West nel [[1893]], l'anno seguente il [[1° maggio]] fu vietato dalle [[autorità ]] e nel [[1895]] scoppiò la guerra d'indipendenza ([[1895]]-[[1898]]) a cui presero parte molti anarchici; alcuni invece vissero momenti di confusione rispetto alle posizioni da prendere, mentre altri non la sostennero per nulla. Intanto, il [[19 maggio]] [[1895]], Martì era stato ucciso dagli spagnoli, gettando nello sconforto tutto il popolo cubano e non solo. | Le proteste andarono avanti sia sul fronte sociale che in quello politico (separatismo): ci furono [[scioperi]] a Key West nel [[1893]], l'anno seguente il [[1° maggio]] fu vietato dalle [[autorità]] e nel [[1895]] scoppiò la guerra d'indipendenza ([[1895]]-[[1898]]) a cui presero parte molti anarchici; alcuni invece vissero momenti di confusione rispetto alle posizioni da prendere, mentre altri non la sostennero per nulla. Intanto, il [[19 maggio]] [[1895]], Martì era stato ucciso dagli spagnoli, gettando nello sconforto tutto il popolo cubano e non solo. | ||
Sfruttando la confusione momentanea, il nuovo capitano e generale dell'isola, Valeriano Weylerthe, arrestò e deportò molti anarchici, chiudendo anche la sede di SGT. Lo stesso [[governo]] spagnolo di Cánovas del Castillo, volendo attuare una [[repressione]] di tutti i movimenti antagonisti, non si fece pregare per mettere in atto metodi [[repressione|repressivi]] [[violenta|violenti]] ed il ''Decree Reconcetration'' fu lo strumento che legalizzò la [[repressione]]. Cánovas, inoltre, spinse i contadini ad abbandonare le campagne per le città, in modo da isolare i ribelli e creare difficoltà di convivenza tra i cubani di città e quelli di campagna. Molti soffrirono fame e indigenze varie: fu un vero e proprio genocidio messo in atto scientemente. In quella situazione c'erano anarchici come [[Adrian Del Valle]], uno spagnolo trasferitosi a [[Cuba]] nel [[1895]], che si adoperava per pacificare i rapporti tra anarchici e separatisti o tra anarchici separatisti e anarchici non separatisti. | Sfruttando la confusione momentanea, il nuovo capitano e generale dell'isola, Valeriano Weylerthe, arrestò e deportò molti anarchici, chiudendo anche la sede di SGT. Lo stesso [[governo]] spagnolo di Cánovas del Castillo, volendo attuare una [[repressione]] di tutti i movimenti antagonisti, non si fece pregare per mettere in atto metodi [[repressione|repressivi]] [[violenta|violenti]] ed il ''Decree Reconcetration'' fu lo strumento che legalizzò la [[repressione]]. Cánovas, inoltre, spinse i contadini ad abbandonare le campagne per le città, in modo da isolare i ribelli e creare difficoltà di convivenza tra i cubani di città e quelli di campagna. Molti soffrirono fame e indigenze varie: fu un vero e proprio genocidio messo in atto scientemente. In quella situazione c'erano anarchici come [[Adrian Del Valle]], uno spagnolo trasferitosi a [[Cuba]] nel [[1895]], che si adoperava per pacificare i rapporti tra anarchici e separatisti o tra anarchici separatisti e anarchici non separatisti. | ||
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==Il XX secolo== | ==Il XX secolo== | ||
Dopo la guerra ispano-americana, che diede a [[Cuba]] l'indipendenza dalla [[Spagna]], molti rivoluzionari furono abbastanza delusi dal mancato miglioramento delle condizioni socio-economiche. Il nuovo [[governo]] parve non interessarsi alle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici, addirittura furono soppressi i movimenti sindacali, peggiorò la condizione delle scuole e il paese divenne una sorta di protettorato americano. Nel [[1899]] gli operai anarchici si riorganizzarono nell'[[Alianza de Trabajadores]]; nel settembre dello stesso anno, cinque dei gruppi più organizzati furono bloccati dalle [[autorità ]] per aver sostenuto uno [[sciopero]] dei muratori. Durante questo periodo, l'italiano [[Errico Malatesta]] visitò [[Cuba]] tenendovi discorsi e rilasciando interviste a vari giornali, ma molte altre attività furono represse dal governatore civile Emilio Nuñez. Intorno al [[1902]]-[[1903|03]], gli anarchici e i sindacalisti cominciarono ad organizzare i lavoratori dell'industria dello zucchero, suscitando l'immediata e [[violenta]] reazione del padronato che commissionò l'assassinio di due operai. | Dopo la guerra ispano-americana, che diede a [[Cuba]] l'indipendenza dalla [[Spagna]], molti rivoluzionari furono abbastanza delusi dal mancato miglioramento delle condizioni socio-economiche. Il nuovo [[governo]] parve non interessarsi alle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici, addirittura furono soppressi i movimenti sindacali, peggiorò la condizione delle scuole e il paese divenne una sorta di protettorato americano. Nel [[1899]] gli operai anarchici si riorganizzarono nell'[[Alianza de Trabajadores]]; nel settembre dello stesso anno, cinque dei gruppi più organizzati furono bloccati dalle [[autorità]] per aver sostenuto uno [[sciopero]] dei muratori. Durante questo periodo, l'italiano [[Errico Malatesta]] visitò [[Cuba]] tenendovi discorsi e rilasciando interviste a vari giornali, ma molte altre attività furono represse dal governatore civile Emilio Nuñez. Intorno al [[1902]]-[[1903|03]], gli anarchici e i sindacalisti cominciarono ad organizzare i lavoratori dell'industria dello zucchero, suscitando l'immediata e [[violenta]] reazione del padronato che commissionò l'assassinio di due operai. | ||
Nel campo dell'istruzione, attivisti anarchici criticarono la [[pedagogia]] istituzionale propugnando in sua vece quella [[pedagogia libertaria|libertaria]]; in particolare furono oggetto di contestazione, le scuole gestite dai religiosi per via della diffusione dei principi [[cristianesimo|cristiani]], e quelle pubbliche per l'apologia di idee come [[patria]], [[nazionalismo]], ecc. | Nel campo dell'istruzione, attivisti anarchici criticarono la [[pedagogia]] istituzionale propugnando in sua vece quella [[pedagogia libertaria|libertaria]]; in particolare furono oggetto di contestazione, le scuole gestite dai religiosi per via della diffusione dei principi [[cristianesimo|cristiani]], e quelle pubbliche per l'apologia di idee come [[patria]], [[nazionalismo]], ecc. | ||
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Con l'inizio della [[guerra civile spagnola]] ([[1936]]), anarchici cubani diedero vita alla [[Solidarietà Internazionale Antifascista|Solidaridad Internacional Antifascista]] con l'obiettivo di sostenere i rivoluzionari spagnoli. Molti di loro emigrarono in [[Spagna]] per prender parte direttamente alla [[rivoluzione spagnola|rivoluzione]]. | Con l'inizio della [[guerra civile spagnola]] ([[1936]]), anarchici cubani diedero vita alla [[Solidarietà Internazionale Antifascista|Solidaridad Internacional Antifascista]] con l'obiettivo di sostenere i rivoluzionari spagnoli. Molti di loro emigrarono in [[Spagna]] per prender parte direttamente alla [[rivoluzione spagnola|rivoluzione]]. | ||
La nuova Costituzione cubana del [[1940]] garantì agli anarchici maggior [[libertà ]] d'azione, giacchè permetteva la costituzione di libere associazioni politiche. Questa nuova fase storica portò l'L'ASI e la ''Federación de Grupos Anarquistas de Cuba'' a decidere di auto sciogliersi e dar vita all'''[[Asociación Libertaria de Cuba]]'' (ALC). Questa, dopo il Primo Congresso Nazionale libertario del [[1944]], elesse un segretario generale e uno dell'organizzazione. Nel [[1948]] si tenne un secondo congresso, in cui l'anarchico tedesco [[Augustin Souchy]] lesse il discorso programmatico e dove venen ufficializzata la nascita di un suo organo di propaganda, «''Solidaridad Gastronómica''», un mensile che sarà pubblicato fino a quando il governo di Castro ne vietò la stampa nel dicembre [[1960]]. Una terza conferenza si tenne nel [[1950]], che fu in gran parte incentrata sull'apartiticità del movimento operaio e sulla necessità di tenerlo libero dalle interferenze di politici e burocrati. | La nuova Costituzione cubana del [[1940]] garantì agli anarchici maggior [[libertà]] d'azione, giacchè permetteva la costituzione di libere associazioni politiche. Questa nuova fase storica portò l'L'ASI e la ''Federación de Grupos Anarquistas de Cuba'' a decidere di auto sciogliersi e dar vita all'''[[Asociación Libertaria de Cuba]]'' (ALC). Questa, dopo il Primo Congresso Nazionale libertario del [[1944]], elesse un segretario generale e uno dell'organizzazione. Nel [[1948]] si tenne un secondo congresso, in cui l'anarchico tedesco [[Augustin Souchy]] lesse il discorso programmatico e dove venen ufficializzata la nascita di un suo organo di propaganda, «''Solidaridad Gastronómica''», un mensile che sarà pubblicato fino a quando il governo di Castro ne vietò la stampa nel dicembre [[1960]]. Una terza conferenza si tenne nel [[1950]], che fu in gran parte incentrata sull'apartiticità del movimento operaio e sulla necessità di tenerlo libero dalle interferenze di politici e burocrati. | ||
[[File:M-26-7.png|thumb|left|Bandiera del [[Movimiento 26 de Julio]] di [[Fidel Castro]], un'organizzazione contraria a [[Fulgencio Batista]] che reclutò molti anarchici cubani tra le sue fila durante gli anni 50.]] | [[File:M-26-7.png|thumb|left|Bandiera del [[Movimiento 26 de Julio]] di [[Fidel Castro]], un'organizzazione contraria a [[Fulgencio Batista]] che reclutò molti anarchici cubani tra le sue fila durante gli anni 50.]] | ||
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=== Dagli anni '60 alla fine del secolo === | === Dagli anni '60 alla fine del secolo === | ||
[[File: Armando_borghi.jpg|thumb|left|180 px|[[Armando Borghi]]: nel 1962 pubblicò un celebre articolo intitolato ''Giù le mani da Cuba'' in cui criticava gli esuli libertari cubani]] | [[File: Armando_borghi.jpg|thumb|left|180 px|[[Armando Borghi]]: nel 1962 pubblicò un celebre articolo intitolato ''Giù le mani da Cuba'' in cui criticava gli esuli libertari cubani]] | ||
A partire dall'inizio degli anni '60, molti anarchici cubani emigrati negli [[Stati Uniti]] diedero vita a New York al [[Movimento Libertario Cubano|Movimento LIbertario Cubano in Esilio]] (MLC), che aveva stretto rapporti anche con alcuni compagni spagnoli rifugiati negli ''States'' per scampare alla [[violenza]] del [[franchismo]]. Il MLC venne a contatto con [[Sam Dolgoff]] e la [[Libertarian League]], con sede a New York. Dopo il manifesto di Gaona, pubblicato dallo stesso Movimento, gli anarchici cubani ricevettero [[solidarietà ]] [[internazionalismo|internazionalista]] da diversi gruppi libertari di vari paesi. Grazie al sostegno della [[Libertarian League]] e della [[Federación Libertaria Argentina]] (FLA), il MLC pubblicò il ''Boletín de Información Libertaria''. La stessa organizzazione argentina pubblicò un saggio di [[Abelardo Iglesia]] intitolato ''Revolución y Contrarevolución'', in cui venivano rimarcate le differenze tra i [[Anarchismo e Marxismo|rivoluzionari anarchici e marxisti]]. | A partire dall'inizio degli anni '60, molti anarchici cubani emigrati negli [[Stati Uniti]] diedero vita a New York al [[Movimento Libertario Cubano|Movimento LIbertario Cubano in Esilio]] (MLC), che aveva stretto rapporti anche con alcuni compagni spagnoli rifugiati negli ''States'' per scampare alla [[violenza]] del [[franchismo]]. Il MLC venne a contatto con [[Sam Dolgoff]] e la [[Libertarian League]], con sede a New York. Dopo il manifesto di Gaona, pubblicato dallo stesso Movimento, gli anarchici cubani ricevettero [[solidarietà]] [[internazionalismo|internazionalista]] da diversi gruppi libertari di vari paesi. Grazie al sostegno della [[Libertarian League]] e della [[Federación Libertaria Argentina]] (FLA), il MLC pubblicò il ''Boletín de Información Libertaria''. La stessa organizzazione argentina pubblicò un saggio di [[Abelardo Iglesia]] intitolato ''Revolución y Contrarevolución'', in cui venivano rimarcate le differenze tra i [[Anarchismo e Marxismo|rivoluzionari anarchici e marxisti]]. | ||
Tuttavia, mentre esuli cubani negli [[Stati Uniti]] raccoglievano fondi per sostenere gli anarchici cubani detenuti, alcuni libertari statunitensi accusarono il [[Movimento Libertario Cubano]] di essere manovrato dalla [[C.I.A]] e di essere semplicemente [[anticomunismo|anti-comunisti]]. Inoltre, quando il | Tuttavia, mentre esuli cubani negli [[Stati Uniti]] raccoglievano fondi per sostenere gli anarchici cubani detenuti, alcuni libertari statunitensi accusarono il [[Movimento Libertario Cubano]] di essere manovrato dalla [[C.I.A]] e di essere semplicemente [[anticomunismo|anti-comunisti]]. Inoltre, quando il | ||
[[Stampa libertaria|periodico]] [[Anarcopacifismo|anarco-pacifsta]] «Liberation», al contrario, pubblicò alcuni articoli in favore di [[Fidel Castro|Castro]], il [[Movimento Libertario Cubano|MLC]] e la [[Libertarian League]] reagirono con aspre critiche e denunce delle malefatte del castrismo. | [[Stampa libertaria|periodico]] [[Anarcopacifismo|anarco-pacifsta]] «Liberation», al contrario, pubblicò alcuni articoli in favore di [[Fidel Castro|Castro]], il [[Movimento Libertario Cubano|MLC]] e la [[Libertarian League]] reagirono con aspre critiche e denunce delle malefatte del castrismo. |