Anarchici e potere nella rivoluzione spagnola: differenze tra le versioni

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Quasi automaticamente, i combattivi militanti della [[CNT spagnola|CNT]] diedero al loro sindacato l'[[autorità]] per organizzare e fornire la direzione politica di un governo rivoluzionario. Nonostante la reputazione di indisciplina, la maggior parte dei membri del [[CNT spagnola|CNT]], o Cenetistas, erano più che anarchici, sindacalisti libertari; erano fortemente impegnati in un'organizzazione ben strutturata, democratica, ordinata e coordinata. Nel luglio del '36 attuarono, non solo per quanto riguarda l'ideologia, ma, nello specifico, crearono su propria iniziativa forme libertarie come i consigli e le assemblee di quartiere, di fabbrica e una varietà  incredibile di comitati estremamente combattivi. Così ruppero con qualsivoglia modello predefinito che era stato imposto dalle [[dogmatismo|ideologie dogmatiche]] del movimento rivoluzionario.
Quasi automaticamente, i combattivi militanti della [[CNT spagnola|CNT]] diedero al loro sindacato l'[[autorità]] per organizzare e fornire la direzione politica di un governo rivoluzionario. Nonostante la reputazione di indisciplina, la maggior parte dei membri del [[CNT spagnola|CNT]], o Cenetistas, erano più che anarchici, sindacalisti libertari; erano fortemente impegnati in un'organizzazione ben strutturata, democratica, ordinata e coordinata. Nel luglio del '36 attuarono, non solo per quanto riguarda l'ideologia, ma, nello specifico, crearono su propria iniziativa forme libertarie come i consigli e le assemblee di quartiere, di fabbrica e una varietà  incredibile di comitati estremamente combattivi. Così ruppero con qualsivoglia modello predefinito che era stato imposto dalle [[dogmatismo|ideologie dogmatiche]] del movimento rivoluzionario.
[[Image:Santillan.jpg|thumb|[[Diego Abad de Santillán]]]]
[[Image:Santillan.jpg|thumb|[[Diego Abad de Santillán]]]]
Il [[23 luglio]], due giorni dopo che i lavoratori avevano sconfitto la rivolta franchista locale, un plenum regionale catalano della [[CNT spagnola|CNT]]<ref>Altre fonti riportano che il plenum della CNT catalana si svolse il [[21 luglio]]</ref> si riunì a Barcellona per decidere cosa fare della politica che questi lavoratori avevano posto nelle mani del sindacato. Alcuni delegati della regione del Basso Llobregat (fuori città ) chiesero con forza che il plenum proclamasse il [[comunismo libertario]] e la fine del vecchio ordine politico e sociale: ciò vuol dire, i lavoratori che la [[CNT spagnola|CNT]] pretendeva di rappresentare, si offrirono di dar loro il potere che avevano preso e che i militanti dell'organizzazione avevano cominciato a trasformare.
Il [[23 luglio]], due giorni dopo che i lavoratori avevano sconfitto la rivolta franchista locale, un plenum regionale catalano della [[CNT spagnola|CNT]]<ref>Altre fonti riportano che il plenum della CNT catalana si svolse il [[21 luglio]]</ref> si riunì a Barcellona per decidere cosa fare della politica che questi lavoratori avevano posto nelle mani del sindacato. Alcuni delegati della regione del Basso Llobregat (fuori città) chiesero con forza che il plenum proclamasse il [[comunismo libertario]] e la fine del vecchio ordine politico e sociale: ciò vuol dire, i lavoratori che la [[CNT spagnola|CNT]] pretendeva di rappresentare, si offrirono di dar loro il potere che avevano preso e che i militanti dell'organizzazione avevano cominciato a trasformare.


Accettando il potere che gli era stato offerto, il plenum sarebbe stato obbligato a cambiare l'intero ordine sociale in una zona strategica e di notevoli dimensioni della [[Spagna]], che era ormai sotto il controllo del [[CNT spagnola|CNT]]. Ugualmente, pur senza esser più duratura della "Comune di Parigi", un passo come questo avrebbe creato una "Comune di Barcellona" di dimensioni ancor più considerevoli. Tuttavia, tra lo stupore di molti militanti del sindacato, i membri del plenum furono riluttanti a compiere questo passo decisivo. I delegati del Basso Llobregat e il militante della CNT [[Juan García Oliver]] provarono, fino alla fine, a far sì che il plenum proclamasse il potere che già  possedeva, ma l'oratoria di [[Federica Montseny]] e gli argomenti di [[Diego Abad de Santillán]] (due leader del [[CNT spagnola|CNT]]) dissuasero il plenum dal compiere questo passo, denunciandolo come una «presa di potere bolscevico».
Accettando il potere che gli era stato offerto, il plenum sarebbe stato obbligato a cambiare l'intero ordine sociale in una zona strategica e di notevoli dimensioni della [[Spagna]], che era ormai sotto il controllo del [[CNT spagnola|CNT]]. Ugualmente, pur senza esser più duratura della "Comune di Parigi", un passo come questo avrebbe creato una "Comune di Barcellona" di dimensioni ancor più considerevoli. Tuttavia, tra lo stupore di molti militanti del sindacato, i membri del plenum furono riluttanti a compiere questo passo decisivo. I delegati del Basso Llobregat e il militante della CNT [[Juan García Oliver]] provarono, fino alla fine, a far sì che il plenum proclamasse il potere che già  possedeva, ma l'oratoria di [[Federica Montseny]] e gli argomenti di [[Diego Abad de Santillán]] (due leader del [[CNT spagnola|CNT]]) dissuasero il plenum dal compiere questo passo, denunciandolo come una «presa di potere bolscevico».
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