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Collabora con diversi giornali anarchici e pubblica la rivista ''Klitch'' («Clamore»). Principale teorico e oratore dell'[[anarco-individualismo|anarchismo individualista]], le sue conferenze sono apprezzate dai lavoratori moscoviti. Nel marzo [[1917]], diventa il segretario della Federazione dei Gruppi Anarchici di Mosca. Partecipa in seguito alla rivoluzione di ottobre e al movimento di requisizione dei palazzi privati e ville a Mosca. È nominato segretario della «Casa degli anarchici» che serve da sede a tutti i libertari della capitale. | Collabora con diversi giornali anarchici e pubblica la rivista ''Klitch'' («Clamore»). Principale teorico e oratore dell'[[anarco-individualismo|anarchismo individualista]], le sue conferenze sono apprezzate dai lavoratori moscoviti. Nel marzo [[1917]], diventa il segretario della Federazione dei Gruppi Anarchici di Mosca. Partecipa in seguito alla rivoluzione di ottobre e al movimento di requisizione dei palazzi privati e ville a Mosca. È nominato segretario della «Casa degli anarchici» che serve da sede a tutti i libertari della capitale. | ||
Il [[5 marzo]] [[1918]], denuncia durante un'assemblea la Repubblica socialista sovietica russa e dichiara che agli occhi dei libertari lo [[Stato]] socialista è un nemico come il suo predecessore borghese e che bisogna combattere. In seguito alla repressione crescente di ogni opposizione ed essendo la semplice [[libertà ]] d'espressione imbavagliata, i gruppi anarchici della Federazione di Mosca si costituiscono in gruppi armati, «[[Le guardie nere]]». | Il [[5 marzo]] [[1918]], denuncia durante un'assemblea la Repubblica socialista sovietica russa e dichiara che agli occhi dei libertari lo [[Stato]] socialista è un nemico come il suo predecessore borghese e che bisogna combattere. In seguito alla repressione crescente di ogni opposizione ed essendo la semplice [[libertà]] d'espressione imbavagliata, i gruppi anarchici della Federazione di Mosca si costituiscono in gruppi armati, «[[Le guardie nere]]». | ||
Lev Chernyi vi è molto attivo. Nella notte tra l'[[11 aprile|11]] e il [[12 aprile]] [[1918]], la Ceka attacca l'edificio della Federazione di Mosca, le Guardie nere oppongono una resistenza armata. Una quarantina di anarchici vengono uccisi o feriti e circa 500 arrestati e imprigionati. Lo stesso anno, Lev Tcherny partecipa alla creazione di un gruppo clandestino e si unisce, l'anno successivo, agli a«narchici clandestini» (''Anarkhisty podpol'ia''), fondati da [[Casimir Kovalevitch]], membro del sindacato dei ferrovieri di Mosca, e dall'anarchico ucraino [[Petr Sobolev]]. | Lev Chernyi vi è molto attivo. Nella notte tra l'[[11 aprile|11]] e il [[12 aprile]] [[1918]], la Ceka attacca l'edificio della Federazione di Mosca, le Guardie nere oppongono una resistenza armata. Una quarantina di anarchici vengono uccisi o feriti e circa 500 arrestati e imprigionati. Lo stesso anno, Lev Tcherny partecipa alla creazione di un gruppo clandestino e si unisce, l'anno successivo, agli a«narchici clandestini» (''Anarkhisty podpol'ia''), fondati da [[Casimir Kovalevitch]], membro del sindacato dei ferrovieri di Mosca, e dall'anarchico ucraino [[Petr Sobolev]]. |