Colonna Ascaso: differenze tra le versioni

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[[File:CNT FAI flag.png|thumb|175px|left|La [[bandiera rosso-nera|bandiera anarchica rossonera]], nella versione usata dalla [[CNT]]-[[FAI]]]]
[[File:CNT FAI flag.png|thumb|175px|left|La [[bandiera rosso-nera|bandiera anarchica rossonera]], nella versione usata dalla [[CNT]]-[[FAI]]]]
[[File:Miliziani_antifascisti_della_centuria_Errico_Malatesta.jpg|220 px|thumb|Miliziani antifascisti della "Centuria [[Errico Malatesta]]"]]  
[[File:Miliziani_antifascisti_della_centuria_Errico_Malatesta.jpg|220 px|thumb|Miliziani antifascisti della "Centuria [[Errico Malatesta]]"]]  
Questa colonna contava almeno 2000 uomini, 800 dei quali provenivano dal volontariato internazionale. In effetti, la Colonna Ascaso fu una delle prime formazioni che vide un'ampia partecipazione dei miliziani europei, che più tardi sarebbero giunti in massa inquadrandosi nelle [[Brigate Internazionali]]. Molti miliziani italiani entrarono nella Columna Ascaso: alcuni di essi provenivano dalle fila della Centuria ''[[Centuria Giustizia e Libertà |Giustizia e Libertà ]]'', altri dalla [[Centuria Errico Malatesta]] (il ''Battaglione della Morte''). Tra gli italiani coinvolti vanno ricordati anche [[Carlo Rosselli]], il grande teorico del [[liberalsocialismo]], e l'anarchico [[Camillo Berneri]]. Rosselli era inizialmente propenso a costituire una colonna antifascista autonoma, ma dopo aver constatato la forza della CNT, che praticamente governava Barcellona, lasciò perdere<ref name=”ebre”>E. Acciai, ''I primi volontari nella Guerra civile spagnola: genesi e nascita della sezione italiana della Colonna Ascaso'', “Ebre” n° 38, pg. 21</ref> (''vedi il paragrafo "'' Sezione italiana della Colonna''" per approfondire'').
Questa colonna contava almeno 2000 uomini, 800 dei quali provenivano dal volontariato internazionale. In effetti, la Colonna Ascaso fu una delle prime formazioni che vide un'ampia partecipazione dei miliziani europei, che più tardi sarebbero giunti in massa inquadrandosi nelle [[Brigate Internazionali]]. Molti miliziani italiani entrarono nella Columna Ascaso: alcuni di essi provenivano dalle fila della Centuria ''[[Centuria Giustizia e Libertà |Giustizia e Libertà]]'', altri dalla [[Centuria Errico Malatesta]] (il ''Battaglione della Morte''). Tra gli italiani coinvolti vanno ricordati anche [[Carlo Rosselli]], il grande teorico del [[liberalsocialismo]], e l'anarchico [[Camillo Berneri]]. Rosselli era inizialmente propenso a costituire una colonna antifascista autonoma, ma dopo aver constatato la forza della CNT, che praticamente governava Barcellona, lasciò perdere<ref name=”ebre”>E. Acciai, ''I primi volontari nella Guerra civile spagnola: genesi e nascita della sezione italiana della Colonna Ascaso'', “Ebre” n° 38, pg. 21</ref> (''vedi il paragrafo "'' Sezione italiana della Colonna''" per approfondire'').


La Columna Ascaso partecipò a molte operazioni di guerriglia, come ad esempio la [[battaglia di Monte Pelato]]. Purtroppo, non fu esente dal processo di militarizzazione ordinato dal governo centrale, che di fatto limitava moltissimo l'azione autonoma dei miliziani. Una volta inquadrata nell'esercito repubblicano riorganizzato, la Columna Ascaso divenne la '''28° Divisione repubblicana'''. Partecipò in queste vesti all'offensiva di Huesca e alle battaglie sul [[fronte d'Aragona]].
La Columna Ascaso partecipò a molte operazioni di guerriglia, come ad esempio la [[battaglia di Monte Pelato]]. Purtroppo, non fu esente dal processo di militarizzazione ordinato dal governo centrale, che di fatto limitava moltissimo l'azione autonoma dei miliziani. Una volta inquadrata nell'esercito repubblicano riorganizzato, la Columna Ascaso divenne la '''28° Divisione repubblicana'''. Partecipò in queste vesti all'offensiva di Huesca e alle battaglie sul [[fronte d'Aragona]].
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== La militarizzazione ==
== La militarizzazione ==
{{vedi|Comitato_Centrale_delle_Milizie_Antifasciste#La_militarizzazione}}
{{vedi|Comitato_Centrale_delle_Milizie_Antifasciste#La_militarizzazione}}
Inizialmente l'insurrezione proletaria contro il golpe fascista di [[Franco]] fu portata avanti dalle [[milizie antifasciste|milizie]], le cui attività  furono poi coordinate dal [[Comitato Centrale delle Milizie Antifasciste]], ma sin da poco prima del suo scioglimento ([[2 ottobre]] [[1936]]) il nuovo governo della Generalitat operò per limitare la [[libertà ]] d'azione delle milizie popolari ed inquadrarle così in un [[esercito]] regolare.
Inizialmente l'insurrezione proletaria contro il golpe fascista di [[Franco]] fu portata avanti dalle [[milizie antifasciste|milizie]], le cui attività  furono poi coordinate dal [[Comitato Centrale delle Milizie Antifasciste]], ma sin da poco prima del suo scioglimento ([[2 ottobre]] [[1936]]) il nuovo governo della Generalitat operò per limitare la [[libertà]] d'azione delle milizie popolari ed inquadrarle così in un [[esercito]] regolare.


Le truppe si dimostrarono ostili, ma gradualmente, volenti o nolenti, accettarono la militarizzazione. Tutte le milizie che rifiutavano il decreto non avrebbero più ricevuto rifornimenti di alcuni tipo (cibo ed armi). La Colonna Ascaso dopo la militarizzazione divenne la 28° Divisione dell'esercito repubblicano. Aveva la 125, 126 e 127 brigata poste sotto il comando di [[Gregorio Jover]].
Le truppe si dimostrarono ostili, ma gradualmente, volenti o nolenti, accettarono la militarizzazione. Tutte le milizie che rifiutavano il decreto non avrebbero più ricevuto rifornimenti di alcuni tipo (cibo ed armi). La Colonna Ascaso dopo la militarizzazione divenne la 28° Divisione dell'esercito repubblicano. Aveva la 125, 126 e 127 brigata poste sotto il comando di [[Gregorio Jover]].
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