Comité Ejecutivo Popular de Valencia: differenze tra le versioni

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Il presidente del Consiglio spagnolo, José Giral<ref>José Giral Pereira (1879–1962) è stato un politico spagnolo. Fondò insieme a Manuel Azaña il partito filo-marxista spagnolo Acciòn Republicana. È stato Presidente del Consiglio dal [[19 luglio]] al [[4 settembre]] [[1936]].</ref>, preoccupato che il Comitato potesse emanciparsi dall'[[autorità ]] del governo, inviò a Valencia Diego Martínez Barrio (il politico repubblicano che assunse la carica di presidente del consiglio nella notte tra il [[18 luglio|18]] e il [[19 luglio]]), ponendolo a capo di una ''Junta Delegada del Gobierno'' per il Levante, con l'obiettivo di incontrare Carlos Esplá per ripristinare l'ordine repubblicano e convincere il generale Martínez Monje a rimanere fedele alla repubblica.
Il presidente del Consiglio spagnolo, José Giral<ref>José Giral Pereira (1879–1962) è stato un politico spagnolo. Fondò insieme a Manuel Azaña il partito filo-marxista spagnolo Acciòn Republicana. È stato Presidente del Consiglio dal [[19 luglio]] al [[4 settembre]] [[1936]].</ref>, preoccupato che il Comitato potesse emanciparsi dall'[[autorità ]] del governo, inviò a Valencia Diego Martínez Barrio (il politico repubblicano che assunse la carica di presidente del consiglio nella notte tra il [[18 luglio|18]] e il [[19 luglio]]), ponendolo a capo di una ''Junta Delegada del Gobierno'' per il Levante, con l'obiettivo di incontrare Carlos Esplá per ripristinare l'ordine repubblicano e convincere il generale Martínez Monje a rimanere fedele alla repubblica.


Quando giovedì [[23 luglio]], per mezzo di Esplá, la ''Junta Delegada'' annunciò lo scioglimento del Comitato Esecutivo Popolare, i membri dello stesso non accettarono la decisione e insorsero in diversi quartieri della città  che furono conquistati tra la fine di luglio e i primi di agosto. Il [[5 agosto]], la ''Junta'', prendendo atto del suo fallimento, riconobbe ufficialmente il Comitato, che divenne l'organo governativo di tutta la città . Nello stesso momento, dalla città  si misero in partenza alcune [[milizie antifasciste|milizie]] in direzione di Maiorca.
Quando giovedì [[23 luglio]], per mezzo di Esplá, la ''Junta Delegada'' annunciò lo scioglimento del Comitato Esecutivo Popolare, i membri dello stesso non accettarono la decisione e insorsero in diversi quartieri della città  che furono conquistati tra la fine di luglio e i primi di agosto. Il [[5 agosto]], la ''Junta'', prendendo atto del suo fallimento, riconobbe ufficialmente il Comitato, che divenne l'organo governativo di tutta la città. Nello stesso momento, dalla città  si misero in partenza alcune [[milizie antifasciste|milizie]] in direzione di Maiorca.


Il CEP si insediò nei locali della Palacio de la Generalidad Valenciana e fu inizialmente presieduto dal colonnello Ernesto Arín. Il Comitato era composto da dodici delegati: due della [[CNT spagnola|CNT]], due dell'UGT, uno ciascuno del PSOE, PCE, [[POUM]], Partido Sindicalista, Izquierda Republicana, Unión Republicana, Esquerra Valenciana e Partit Valencianista d'Esquerra.
Il CEP si insediò nei locali della Palacio de la Generalidad Valenciana e fu inizialmente presieduto dal colonnello Ernesto Arín. Il Comitato era composto da dodici delegati: due della [[CNT spagnola|CNT]], due dell'UGT, uno ciascuno del PSOE, PCE, [[POUM]], Partido Sindicalista, Izquierda Republicana, Unión Republicana, Esquerra Valenciana e Partit Valencianista d'Esquerra.
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La Guardia Popolare Antifascista andava a sostituire nelle sue funzioni la Guardia de Asalto, ed era composta da membri di comprovata fede antifascista e da sindacalisti suddivisi in varie sezioni composte ognuno da 14 uomini. Ogni 4 sezioni vi era un comandante, ma la gestione collettiva della ''guapa'' era affidata al Segretario dell'Ordine Pubblico del CEP, il comandante socialista Navacerrada.
La Guardia Popolare Antifascista andava a sostituire nelle sue funzioni la Guardia de Asalto, ed era composta da membri di comprovata fede antifascista e da sindacalisti suddivisi in varie sezioni composte ognuno da 14 uomini. Ogni 4 sezioni vi era un comandante, ma la gestione collettiva della ''guapa'' era affidata al Segretario dell'Ordine Pubblico del CEP, il comandante socialista Navacerrada.


Uno dei principali sviluppi delle attività  del Comitato fu la costituzione del ''[[Consejo Levantino Unificado de Exportación de Agrios]]'' (CLUEA), creato il [[7 ottobre]] [[1936]]. Alla fine dell'ottobre [[1936]], la presidenza del Comitato passò in mano a Ricardo Zabalza Elorga, il quale fu anche nominato Governatore Civile di Valencia da Largo Caballero. Dopo i cosiddetti fatti di ottobre, durante i quali si registrarono scontri nelle strade della città  tra socialisti e anarchici (così come accadranno a Barcellona nel [[Giornate del maggio 1937 (Barcellona)|maggio del 1937]]), il Comité emise un comunicato ufficiale il [[1° novembre]] ordinando la cessazione delle ostilità .
Uno dei principali sviluppi delle attività  del Comitato fu la costituzione del ''[[Consejo Levantino Unificado de Exportación de Agrios]]'' (CLUEA), creato il [[7 ottobre]] [[1936]]. Alla fine dell'ottobre [[1936]], la presidenza del Comitato passò in mano a Ricardo Zabalza Elorga, il quale fu anche nominato Governatore Civile di Valencia da Largo Caballero. Dopo i cosiddetti fatti di ottobre, durante i quali si registrarono scontri nelle strade della città  tra socialisti e anarchici (così come accadranno a Barcellona nel [[Giornate del maggio 1937 (Barcellona)|maggio del 1937]]), il Comité emise un comunicato ufficiale il [[1° novembre]] ordinando la cessazione delle ostilità.


Nonostante le origini autonome, il [[2 novembre]] [[1936]] furono adottate una serie di risoluzioni che cambiarono in senso involutivo il suo programma, subordinandolo agli interessi del governo centrale e suggerendo per il futuro una semplice e legale via autonomistica. Tra le tante risoluzioni,si incontra la formazione di un Consejo de Economía all'interno del CEP. Il punto 14 della risoluzione del [[2 novembre]] dice:
Nonostante le origini autonome, il [[2 novembre]] [[1936]] furono adottate una serie di risoluzioni che cambiarono in senso involutivo il suo programma, subordinandolo agli interessi del governo centrale e suggerendo per il futuro una semplice e legale via autonomistica. Tra le tante risoluzioni,si incontra la formazione di un Consejo de Economía all'interno del CEP. Il punto 14 della risoluzione del [[2 novembre]] dice:
: «Le organizzazioni politiche e sindacali facenti parte del Comitato Esecutivo Popolare, dichiararono, che così come altre regioni della Spagna, fiducia deve concedersi al diritto all'autodeterminazione della regione valenciana, fondando gli organi propri per governare liberamente, ugualmente e concertemente alle altre regioni di Spagna.
: «Le organizzazioni politiche e sindacali facenti parte del Comitato Esecutivo Popolare, dichiararono, che così come altre regioni della Spagna, fiducia deve concedersi al diritto all'autodeterminazione della regione valenciana, fondando gli organi propri per governare liberamente, ugualmente e concertemente alle altre regioni di Spagna.


:Sì, la Repubblica sarà  federativa o non sarà . Tutto centralismo è un concetto fascista e per tanto dobbiamo opporci al prodotto di tale mentalità, nostro sentimento di libertà, che non è disgregatrice, ma produce una vera unione, fondata sulla fraternità  e rispetto reciproco.» <ref>[http://hemeroteca.lavanguardia.com/preview/1936/11/15/pagina-1/33141759/pdf.html Periodico La Vanguardia, edizione di domenica, 15 novembre 1936]</ref>
:Sì, la Repubblica sarà  federativa o non sarà. Tutto centralismo è un concetto fascista e per tanto dobbiamo opporci al prodotto di tale mentalità, nostro sentimento di libertà, che non è disgregatrice, ma produce una vera unione, fondata sulla fraternità  e rispetto reciproco.» <ref>[http://hemeroteca.lavanguardia.com/preview/1936/11/15/pagina-1/33141759/pdf.html Periodico La Vanguardia, edizione di domenica, 15 novembre 1936]</ref>


Nello stesso mese di novembre 1936, una milizia anarchica, la [[Colonna di Ferro]], condotta tra gli altri da [[José Pellicer Gandía]], manifestò pubblicamente a Valencia il proprio disappunto contro l'involuzione della [[rivoluzione sociale]]. Ne nacquero violenti scontri tra comunisti ed anarchici che causarono una trentina di morti.
Nello stesso mese di novembre 1936, una milizia anarchica, la [[Colonna di Ferro]], condotta tra gli altri da [[José Pellicer Gandía]], manifestò pubblicamente a Valencia il proprio disappunto contro l'involuzione della [[rivoluzione sociale]]. Ne nacquero violenti scontri tra comunisti ed anarchici che causarono una trentina di morti.
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