Diego Abad de Santillán: differenze tra le versioni

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Partecipa anche alla fondazione dell'[[l'Internazionale dei lavoratori |AIT anarco-sindacalista]] (Berlino [[1922]]), durante il quale incontra importanti esponenti dell'[[anarchismo]] come [[Max Nettlau]], [[Voline]] e [[Petr Arshinov]].
Partecipa anche alla fondazione dell'[[l'Internazionale dei lavoratori |AIT anarco-sindacalista]] (Berlino [[1922]]), durante il quale incontra importanti esponenti dell'[[anarchismo]] come [[Max Nettlau]], [[Voline]] e [[Petr Arshinov]].


Nel [[1926]] rientra in [[Argentina]], dove si adopera per porre fine ai contrasti interni al sindacato della [[FORA]]. Malgrado le sue previsioni di colpo di [[Stato]] e le richieste d'organizzazione preventiva, contro questa eventualità , il "colpo di [[Stato]]" del generale Uriburu ([[1930]]) non trova valida opposizione da parte degli [[Personalità  anarchiche|anarchici]] e ciò costringerà  molti di loro a trovare rifugio in [[Uruguay]].
Nel [[1926]] rientra in [[Argentina]], dove si adopera per porre fine ai contrasti interni al sindacato della [[FORA]]. Malgrado le sue previsioni di colpo di [[Stato]] e le richieste d'organizzazione preventiva, contro questa eventualità, il "colpo di [[Stato]]" del generale Uriburu ([[1930]]) non trova valida opposizione da parte degli [[Personalità  anarchiche|anarchici]] e ciò costringerà  molti di loro a trovare rifugio in [[Uruguay]].


=== Nuovamente in Spagna ===
=== Nuovamente in Spagna ===
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== Pensiero ==
== Pensiero ==
: «La relativa sfiducia del [[sindacalismo rivoluzionario]] - da cui la critica verso "il neutralismo" - e dell'[[anarco-sindacalismo]] - da cui l'incontestabile pretesa di "regolare tutta la vita sociale" - coincide perfettamente con il fine rivoluzionario della [[il movimento anarchico in Argentina (FORA)|Fora]]'', ''che non attribuisce al sindacalismo che un ruolo difensivo, auspicando la propria fine con l'abolizione della società  divisa in classi e l'instaurazione del [[anarco-comunismo|comunismo anarchico]]»'' (In ''Elogio del fine rivoluzionario'' di [[Frank Mintz]] ).
: «La relativa sfiducia del [[sindacalismo rivoluzionario]] - da cui la critica verso "il neutralismo" - e dell'[[anarco-sindacalismo]] - da cui l'incontestabile pretesa di "regolare tutta la vita sociale" - coincide perfettamente con il fine rivoluzionario della [[il movimento anarchico in Argentina (FORA)|Fora]]'', ''che non attribuisce al sindacalismo che un ruolo difensivo, auspicando la propria fine con l'abolizione della società  divisa in classi e l'instaurazione del [[anarco-comunismo|comunismo anarchico]]»'' (In ''Elogio del fine rivoluzionario'' di [[Frank Mintz]] ).
Il contributo teorico di Diego Abad de Santillan negli anni Venti si è concentrato sul legame tra [[sindacalismo]] ed idee anarchiche. Partenze dalla neutralità  ed indipendenza del sindacato sostenuta da [[Ángel Pestaña]] in [[Spagna]], come dall'idealizzazione di [[Malatesta]] del movimento insurrezionale. Egli sosteneva che il sindacato doveva avere una delineazione ideologica, cioè, anarchica, pur rispettando gli altri sindacati differenti. Ispirato al programma dell'[[Alleanza Internazionale dei Socialisti Democratici|Alleanza]] di [[Bakunin]], ha difeso il ruolo della minoranza cosciente presente nei sindacati, in grado di essere il primo nella lotta in difesa degli interessi della comunità , al fine di attirare gli altri con l'esempio e fornire orientamenti per gli insorti anarchici.
Il contributo teorico di Diego Abad de Santillan negli anni Venti si è concentrato sul legame tra [[sindacalismo]] ed idee anarchiche. Partenze dalla neutralità  ed indipendenza del sindacato sostenuta da [[Ángel Pestaña]] in [[Spagna]], come dall'idealizzazione di [[Malatesta]] del movimento insurrezionale. Egli sosteneva che il sindacato doveva avere una delineazione ideologica, cioè, anarchica, pur rispettando gli altri sindacati differenti. Ispirato al programma dell'[[Alleanza Internazionale dei Socialisti Democratici|Alleanza]] di [[Bakunin]], ha difeso il ruolo della minoranza cosciente presente nei sindacati, in grado di essere il primo nella lotta in difesa degli interessi della comunità, al fine di attirare gli altri con l'esempio e fornire orientamenti per gli insorti anarchici.


Negli anni trenta cominciò ad esser affrontato il tema dell'organizzazione economica della rivoluzione, ispirata, tra gli altri, dal [[consiliarismo]] di [[Anton Pannekoek]]. In parte, le sue idee sono state messe in pratica durante la collettivizzazione durante la [[rivoluzione spagnola]] e sono stati formulate nella sua opera  ''El organismo económico de la revolución''.
Negli anni trenta cominciò ad esser affrontato il tema dell'organizzazione economica della rivoluzione, ispirata, tra gli altri, dal [[consiliarismo]] di [[Anton Pannekoek]]. In parte, le sue idee sono state messe in pratica durante la collettivizzazione durante la [[rivoluzione spagnola]] e sono stati formulate nella sua opera  ''El organismo económico de la revolución''.
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