Makhnovščina: differenze tra le versioni

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Non era un esercito molto grande, ma era molto rispettato a causa della forza e del coraggio dei militanti. Erano rapidissimi nei loro spostamenti, perché tutto si basava su piccoli gruppi di combattimento che attaccavano prevalentemente con la tecnica del "mordi e fuggi". La fanteria era quasi altrettanto rapida che la cavalleria. In campo aperto erano rispettati per il coraggio degli uomini, molti dei quali erano contadini che mettevano in gioco la loro vita in difesa della propria [[libertà ]] e per avere il diritto di coltivare un pezzo di terra. Soffrivano invece gli eserciti organizzati.
Non era un esercito molto grande, ma era molto rispettato a causa della forza e del coraggio dei militanti. Erano rapidissimi nei loro spostamenti, perché tutto si basava su piccoli gruppi di combattimento che attaccavano prevalentemente con la tecnica del "mordi e fuggi". La fanteria era quasi altrettanto rapida che la cavalleria. In campo aperto erano rispettati per il coraggio degli uomini, molti dei quali erano contadini che mettevano in gioco la loro vita in difesa della propria [[libertà ]] e per avere il diritto di coltivare un pezzo di terra. Soffrivano invece gli eserciti organizzati.


Gli abitanti dei villaggi collaboravano fornendo cibo e cavalli freschi che consentivano ai Makhnovisti di spostarsi senza troppe difficoltà , potendo così piombare quasi all'improvviso e attaccare efficacemente le guarnigioni militari o degli agrari.
Gli abitanti dei villaggi collaboravano fornendo cibo e cavalli freschi che consentivano ai Makhnovisti di spostarsi senza troppe difficoltà, potendo così piombare quasi all'improvviso e attaccare efficacemente le guarnigioni militari o degli agrari.


I principali comandanti furono: [[Simon Karetnik]], [[Alexis Márchenko]], [[Grigory Vasilevsky]], [[Aleksandr Lepetchenk]], [[Borís Veretélnikoff]], [[Boris Veretelnikov]], [[Peter Gavrilenko]] e [[Fedir Stchuss]]. Essi costituirono anche solidi rapporti con altri guerriglieri anarchici, come la guardia nera di [[Maria Nikiforova]].
I principali comandanti furono: [[Simon Karetnik]], [[Alexis Márchenko]], [[Grigory Vasilevsky]], [[Aleksandr Lepetchenk]], [[Borís Veretélnikoff]], [[Boris Veretelnikov]], [[Peter Gavrilenko]] e [[Fedir Stchuss]]. Essi costituirono anche solidi rapporti con altri guerriglieri anarchici, come la guardia nera di [[Maria Nikiforova]].
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