Albert Camus: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
== Biografia ==


Nato a Mondovi (Algeria) in una famiglia di coloni francesi, '''Albert Camus''' è figlio di un operaio agricolo, Lucien Camus, che perirà  al fronte durante la prima guerra mondiale. Rimasto orfano, Albert si trasferisce in quartiere popolare di Algeri con la madre, Catalina Elena Sintes, il fratello Étienne e l'autoritaria nonna materna. In ''L'envers et l'endroit'' («Il diritto e il rovescio») scriverà  Camus:
Nato a Mondovi (Algeria) in una famiglia di coloni francesi, '''Albert Camus''' è figlio di un operaio agricolo, Lucien Camus, che perirà  al fronte durante la prima guerra mondiale. Rimasto orfano, Albert si trasferisce in quartiere popolare di Algeri con la madre, Catalina Elena Sintes, il fratello Étienne e l'autoritaria nonna materna. In ''L'envers et l'endroit'' («Il diritto e il rovescio») scriverà  Camus:
: « C'era una volta una donna che la morte di suo marito aveva reso povera con due figli. Aveva vissuto con sua madre, ugualmente povera, con un fratello disabile che era un operaio. Aveva lavorato per vivere, fatto la domestica, e aveva rimesso l'educazione dei suoi figli nelle mani della madre. Rude, orgogliosa, educò loro in modo duro ».<ref>Citato da Roger Grenier, ''Album Camus'', op. cit., p. 14 et 17.</ref>
: « C'era una volta una donna che la morte di suo marito aveva reso povera con due figli. Aveva vissuto con sua madre, ugualmente povera, con un fratello disabile che era un operaio. Aveva lavorato per vivere, fatto la domestica, e aveva rimesso l'educazione dei suoi figli nelle mani della madre. Rude, orgogliosa, educò loro in modo duro ».<ref>Citato da Roger Grenier, ''Album Camus'', op. cit., p. 14 et 17.</ref>


L'esperienza della povertà , per sua stessa ammissione, risulterà  essere per lui una vera e propria [[scuola]] di vita che influenzerà  tutta la sua opera. Intanto lo zio, accanito lettore, gli trasmette la passione per i libri, anche se il giovane Camus a quel tempo preferiva dedicare il suo tempo libero all'amicizia, al mare e soprattutto al calcio.
L'esperienza della povertà , per sua stessa ammissione, risulterà  essere per lui una vera e propria [[scuola]] di vita che influenzerà  tutta la sua opera. Intanto lo zio, accanito lettore, gli trasmette la passione per i libri, anche se il giovane Camus a quel tempo preferiva dedicare il suo tempo libero all'amicizia, al mare e soprattutto al calcio.


=== Gli anni della formazione ===
=== Gli anni della formazione ===


Durante la [[scuola]] Albert si palesa agli occhi del maestro, Louis Germain, come un brillantissimo studente.  
Durante la [[scuola]] Albert si palesa agli occhi del maestro, Louis Germain, come un brillantissimo studente.  
Sarà  proprio Germain a convincere la famiglia Camus che Albert merita di proseguire gli studi e sarà  sempre il maestro a prepararlo per gli esami d'ammissione alla [[scuola]] secondaria.<ref name="camus1">[http://www.mangialibri.com/node/10037#sthash.h8S4kGjX.dpuf Biografia]</ref> Al vecchio maestro sarà  legato e grato per sempre, tanto da dedicargli nel [[1957]] il premio Nobel.
Sarà  proprio Germain a convincere la famiglia Camus che Albert merita di proseguire gli studi e sarà  sempre il maestro a prepararlo per gli esami d'ammissione alla [[scuola]] secondaria.<ref name="camus1">[http://www.mangialibri.com/node/10037#sthash.h8S4kGjX.dpuf Biografia]</ref> Al vecchio maestro sarà  legato e grato per sempre, tanto da dedicargli nel [[1957]] il premio Nobel.


Al liceo, spinto dal suo professore di [[filosofia]] Jean Grenier, con cui rimarrà  legato da una profonda amicizia, comincia a leggere i libri dei filosofi ed in particolare quelli di [[Nietzsche]]. Sarà  sempre Grenier ad invitarlo alla lettura de ''Il dolore'' («La Douleur») di [[André de Richaud]], opera che lo influenzerà  in seguito nella sua decisione di intraprendere l'attività  di scrittore.
Al liceo, spinto dal suo professore di [[filosofia]] Jean Grenier, con cui rimarrà  legato da una profonda amicizia, comincia a leggere i libri dei filosofi ed in particolare quelli di [[Nietzsche]]. Sarà  sempre Grenier ad invitarlo alla lettura de ''Il dolore'' («La Douleur») di [[André de Richaud]], opera che lo influenzerà  in seguito nella sua decisione di intraprendere l'attività  di scrittore.


La tubercolosi, che all'epoca era incurabile, lo colpisce giovanissimo e gli impedirà  in seguito di frequentare con regolarità  i corsi universitari e di continuare a giocare a calcio, sport nel quale eccelleva come portiere (fu portiere delle squadre giovanili del ''Racing Universitaire d'Alger'' dal [[1928]] al [[1930]]).
La tubercolosi, che all'epoca era incurabile, lo colpisce giovanissimo e gli impedirà  in seguito di frequentare con regolarità  i corsi universitari e di continuare a giocare a calcio, sport nel quale eccelleva come portiere (fu portiere delle squadre giovanili del ''Racing Universitaire d'Alger'' dal [[1928]] al [[1930]]).


Nel [[1931]], l'anno dopo il diploma, grazie ad una borsa di studio si iscrive alla facoltà  di lettere e filosofia di Algeri. I problemi di [[salute]] rallentano i suoi studi, che si concluderanno con la laurea solamente nel [[1936]] con la discussione di una tesi su [[Plotino]] e Sant'Agostino <ref>Pubblicata in [[Italia]] nel [[2004]] col titolo ''Metafisica cristiana e neoplatonismo'', Editrice Diabasis</ref>. La fragile salute gli impedirà  di intraprendere la carriera dell'insegnamento.
Nel [[1931]], l'anno dopo il diploma, grazie ad una borsa di studio si iscrive alla facoltà  di lettere e filosofia di Algeri. I problemi di [[salute]] rallentano i suoi studi, che si concluderanno con la laurea solamente nel [[1936]] con la discussione di una tesi su [[Plotino]] e Sant'Agostino <ref>Pubblicata in [[Italia]] nel [[2004]] col titolo ''Metafisica cristiana e neoplatonismo'', Editrice Diabasis</ref>. La fragile salute gli impedirà  di intraprendere la carriera dell'insegnamento.


===L'antifascismo e attività  artistica===
===L'antifascismo e attività  artistica===
Dopo aver cominciato a pubblicare dei testi per la rivista ''Sud'' nel [[1932]], l'[[1933|anno seguente]] aderisce al [[antifascismo|movimento antifascista]] ''[[Amsterdam-Pleyel]]''. Nel [[1934]] entra a far parte del Partito Comunista, non tanto perchè si sentisse affine al [[marxismo]], quanto perchè desideroso di appoggiare la lotta anticolonialista degli algerini e quella di tutti gli oppressi in genere. Pochi anni dopo, a dimostrazione della scarsa affinità  con la burocrazia marxista, Camus abbandonerà  il Partito Comunista in seguito al viaggio del Primo Ministro Pierre Laval<ref>[https://it.wikipedia.org/wiki/Pierre_Laval Pierre Laval]</ref> a Mosca, che vedrà  i comunisti francesi modificare il loro atteggiamento nei confronti del [[colonialismo]] nazionalista.<ref name="camus2">[http://www.mangialibri.com/node/10037#sthash.h8S4kGjX.dpuf Biografia]</ref>  
Dopo aver cominciato a pubblicare dei testi per la rivista ''Sud'' nel [[1932]], l'[[1933|anno seguente]] aderisce al [[antifascismo|movimento antifascista]] ''[[Amsterdam-Pleyel]]''. Nel [[1934]] entra a far parte del Partito Comunista, non tanto perchè si sentisse affine al [[marxismo]], quanto perchè desideroso di appoggiare la lotta anticolonialista degli algerini e quella di tutti gli oppressi in genere. Pochi anni dopo, a dimostrazione della scarsa affinità  con la burocrazia marxista, Camus abbandonerà  il Partito Comunista in seguito al viaggio del Primo Ministro Pierre Laval<ref>[https://it.wikipedia.org/wiki/Pierre_Laval Pierre Laval]</ref> a Mosca, che vedrà  i comunisti francesi modificare il loro atteggiamento nei confronti del [[colonialismo]] nazionalista.<ref name="camus2">[http://www.mangialibri.com/node/10037#sthash.h8S4kGjX.dpuf Biografia]</ref>  


Di quel periodo è anche il suo primo testo teatrale ''La rivolta nelle Asturie'' che parla proprio dell'[[Rivolta delle Asturie|insurrezione spagnola nelle Asturie]]. L'altro testo teatrale ambientato nella [[franchismo|Spagna franchista]] sarà  ''Lo stato d'assedio'' ([[1948]]).
Di quel periodo è anche il suo primo testo teatrale ''La rivolta nelle Asturie'' che parla proprio dell'[[Rivolta delle Asturie|insurrezione spagnola nelle Asturie]]. L'altro testo teatrale ambientato nella [[franchismo|Spagna franchista]] sarà  ''Lo stato d'assedio'' ([[1948]]).


Il primo matrimonio di Camus con [[Simone Hie]], avvenuto nel [[1934]], finisce dopo due anni a causa della dipendenza della donna dagli psicofarmaci. Sei anni dopo Camus sposerà  Francine Fauré. Nel [[1935]] inizia a scrivere ''Il Diritto e il rovescio'', in cui descrive la sua vita da ragazzo insieme alla madre, lo zio e la nonna. Questa sua prima opera letteraria contiene le tematiche principali della sua opera: la solitudine e l'assurdità  del destino degli uomini. ''[[Nozze]]'', del [[1939]], confermerà  le sue qualità  di scrittore.  
Il primo matrimonio di Camus con [[Simone Hie]], avvenuto nel [[1934]], finisce dopo due anni a causa della dipendenza della donna dagli psicofarmaci. Sei anni dopo Camus sposerà  Francine Fauré. Nel [[1935]] inizia a scrivere ''Il Diritto e il rovescio'', in cui descrive la sua vita da ragazzo insieme alla madre, lo zio e la nonna. Questa sua prima opera letteraria contiene le tematiche principali della sua opera: la solitudine e l'assurdità  del destino degli uomini. ''[[Nozze]]'', del [[1939]], confermerà  le sue qualità  di scrittore.  


Ad Algeri fonda il Teatro del Lavoro, che nel [[1936]] sarà  rimpiazzato dal ''Théâtre de l'Équipe'', con l'intenzione di mettere in piedi un teatro popolare. L'attività  professionale lo vede spesso impegnato all'interno di redazioni di giornale dove è critico letterario e specialista nei resoconti dei grandi processi e nei reportage: il lavoro nel quotidiano locale algerino ''Soir-Républicain'' (fondato da Pascal Pia) finisce con il licenziamento a causa di un articolo contro il governo che si adopererà  poi per non fargli più trovare occupazione come giornalista in Algeria.  
Ad Algeri fonda il Teatro del Lavoro, che nel [[1936]] sarà  rimpiazzato dal ''Théâtre de l'Équipe'', con l'intenzione di mettere in piedi un teatro popolare. L'attività  professionale lo vede spesso impegnato all'interno di redazioni di giornale dove è critico letterario e specialista nei resoconti dei grandi processi e nei reportage: il lavoro nel quotidiano locale algerino ''Soir-Républicain'' (fondato da Pascal Pia) finisce con il licenziamento a causa di un articolo contro il governo che si adopererà  poi per non fargli più trovare occupazione come giornalista in Algeria.  


Lo scoppio della seconda guerra mondiale cambia forzatamente il corso delle cose. La censura determina la scomparsa del giornale al quale lavorava e così, dopo essere anche stato allontanato dall'[[esercito]] per motivi di salute, Camus si trasferisce in [[Francia]]. Nel [[1940]] è segretario di redazione al ''Paris-Soir'' grazie all'aiuto di Pascal Pia: sono gli anni dell'[[Nazismo|occupazione nazista]] e lo scrittore, prima da osservatore e poi da attivista, cerca di contrastare la presenza tedesca ritenendola atroce. Dal [[1940]] al [[1945]] elabora il suo pensiero attraverso tre opere straordinarie: ''Lo straniero'', [[1942]] (opera che egli definirà  “assurda” e in cui in cui si sente forte l'[[Friedrich Nietzsche|influenza nietzschiana]];  ''Il mito di Sisifo'', [[1942]] (saggio sull'assurdo e sullo spirito di rivolta); ''Caligola'', [[1944]] (opera teatrale ispirata alla vita dell'imperatore romano che gli procura molte critiche in quanto ha reso Caligola "troppo umano")
Lo scoppio della seconda guerra mondiale cambia forzatamente il corso delle cose. La censura determina la scomparsa del giornale al quale lavorava e così, dopo essere anche stato allontanato dall'[[esercito]] per motivi di salute, Camus si trasferisce in [[Francia]]. Nel [[1940]] è segretario di redazione al ''Paris-Soir'' grazie all'aiuto di Pascal Pia: sono gli anni dell'[[Nazismo|occupazione nazista]] e lo scrittore, prima da osservatore e poi da attivista, cerca di contrastare la presenza tedesca ritenendola atroce. Dal [[1940]] al [[1945]] elabora il suo pensiero attraverso tre opere straordinarie: ''Lo straniero'', [[1942]] (opera che egli definirà  “assurda” e in cui in cui si sente forte l'[[Friedrich Nietzsche|influenza nietzschiana]];  ''Il mito di Sisifo'', [[1942]] (saggio sull'assurdo e sullo spirito di rivolta); ''Caligola'', [[1944]] (opera teatrale ispirata alla vita dell'imperatore romano che gli procura molte critiche in quanto ha reso Caligola "troppo umano")


Negli anni della resistenza si affilia alla cellula partigiana [[Combat]] per la quale curerà  numerosi articoli per l'omonimo giornale che circola clandestinamente.
Negli anni della resistenza si affilia alla cellula partigiana [[Combat]] per la quale curerà  numerosi articoli per l'omonimo giornale che circola clandestinamente.


===Il secondo dopoguerra: dal comunismo all'anarchismo===
===Il secondo dopoguerra: dal comunismo all'anarchismo===
Finita la guerra, diviene redattore-capo di "Combat" e prosegue costantemente il suo impegno civile assumendo posizioni nette su tutti i grandi temi che scuotono il mondo: la bomba atomica, i movimenti di decolonizzazione, la pena di morte. La sua radicale contestazione della società  tuttavia non gli fa prendere posizioni [[dogmatismo|dogmatiche]] nei confronti di alcuna ideologia, criticando tutto quello che poteva allontanare l'uomo dalla sua dignità . Dopo l'entrata nell'ONU della [[franchismo|Spagna franchista]] per protesta lascia il posto all'UNESCO, così come è tra i pochi a criticare apertamente i metodi brutali dei comunisti in occasione della [[repressione]] di uno [[sciopero]] a Berlino Est.  
Finita la guerra, diviene redattore-capo di "Combat" e prosegue costantemente il suo impegno civile assumendo posizioni nette su tutti i grandi temi che scuotono il mondo: la bomba atomica, i movimenti di decolonizzazione, la pena di morte. La sua radicale contestazione della società  tuttavia non gli fa prendere posizioni [[dogmatismo|dogmatiche]] nei confronti di alcuna ideologia, criticando tutto quello che poteva allontanare l'uomo dalla sua dignità . Dopo l'entrata nell'ONU della [[franchismo|Spagna franchista]] per protesta lascia il posto all'UNESCO, così come è tra i pochi a criticare apertamente i metodi brutali dei comunisti in occasione della [[repressione]] di uno [[sciopero]] a Berlino Est.  
[[File:Prudhommeaux1.jpg|thumb|[[André Prudhommeaux]], sarà  lui ad introdurre Camus negli ambienti anarchici]]
[[File:Prudhommeaux1.jpg|thumb|[[André Prudhommeaux]], sarà  lui ad introdurre Camus negli ambienti anarchici]]
Nel [[1947]], con il romanzo, ''La peste'', Camus inizia un nuovo ciclo incentrato sul tema della [[rivolta]], dove l'umanità  è posta davanti al simbolo di un male insormontabile. Importantissimo sarà  il lavoro teatrale dell'autore, ''I giusti'', testo del [[1950]] che parla di terrorismo e [[rivolta]], contrapposizione fra rivolta libertaria e [[marxismo|ortodossia marxista]], tra l'essere contemporaneamente portatori di morte e di giustizia. Proprio questa fase segnerà  la sua definitiva rottura con il [[marxismo]], quantunque dal partito fosse uscito molti anni prima.
Nel [[1947]], con il romanzo, ''La peste'', Camus inizia un nuovo ciclo incentrato sul tema della [[rivolta]], dove l'umanità  è posta davanti al simbolo di un male insormontabile. Importantissimo sarà  il lavoro teatrale dell'autore, ''I giusti'', testo del [[1950]] che parla di terrorismo e [[rivolta]], contrapposizione fra rivolta libertaria e [[marxismo|ortodossia marxista]], tra l'essere contemporaneamente portatori di morte e di giustizia. Proprio questa fase segnerà  la sua definitiva rottura con il [[marxismo]], quantunque dal partito fosse uscito molti anni prima.


L'opera che però indica una decisiva presa di posizione in ambito libertario è ''L'uomo in rivolta'' del [[1951]], riflessione sulla differenza fra rivolta e rivoluzione, che ingenererà  una lunga polemica con Jean Paul Sartre ed altri, portando Camus ad auspicare un nuovo umanesimo imperniato sulla [[solidarietà ]]. Sartre considererà  il suo approccio critico del comunismo sovietico come una degenerazione borghese, ma egli ribadirà  la sua fede prima nella [[democrazia]] ed infine nell'[[anarco-individualismo|anarchismo individualista]], pur mantenendo una posizione decisamente personale.  
L'opera che però indica una decisiva presa di posizione in ambito libertario è ''L'uomo in rivolta'' del [[1951]], riflessione sulla differenza fra rivolta e rivoluzione, che ingenererà  una lunga polemica con Jean Paul Sartre ed altri, portando Camus ad auspicare un nuovo umanesimo imperniato sulla [[solidarietà ]]. Sartre considererà  il suo approccio critico del comunismo sovietico come una degenerazione borghese, ma egli ribadirà  la sua fede prima nella [[democrazia]] ed infine nell'[[anarco-individualismo|anarchismo individualista]], pur mantenendo una posizione decisamente personale.  


Camus era stato introdotto negli ambienti libertari nel [[1948]] da [[Andre Prudhommeaux]] che lo aveva invitato ad una riunione. La sua vicinanza all'[[anarco-individualismo]] sarà  sancita dalla sua collaborazione a numerose [[Albert_Camus#La_vicinanza_all.27anarchismo|riviste libertarie]] (''Le Libertaire, Le révolution proletarienne'' e ''[[Solidaridad Obrera]]'' della [[CNT spagnola|CNT]]). Membro della [[Fédération anarchiste]], insieme ad altri compagni, esprimerà  il sostegno alla rivolta del [[1953]] in Germania orientale e a quelle del [[1956]] di Poznan e d'Ungheria.<ref>[https://es.wikipedia.org/wiki/Albert_Camus Biografia in spagnolo]</ref>Inoltre, prende parte a numerosi convegni libertari contro la repressione degli anarchici in Spagna (in un'occasione dichiarerà  che la [[Spagna]] è la sua vera patria) e nei paesi dell'est Europa.  
Camus era stato introdotto negli ambienti libertari nel [[1948]] da [[Andre Prudhommeaux]] che lo aveva invitato ad una riunione. La sua vicinanza all'[[anarco-individualismo]] sarà  sancita dalla sua collaborazione a numerose [[Albert_Camus#La_vicinanza_all.27anarchismo|riviste libertarie]] (''Le Libertaire, Le révolution proletarienne'' e ''[[Solidaridad Obrera]]'' della [[CNT spagnola|CNT]]). Membro della [[Fédération anarchiste]], insieme ad altri compagni, esprimerà  il sostegno alla rivolta del [[1953]] in Germania orientale e a quelle del [[1956]] di Poznan e d'Ungheria.<ref>[https://es.wikipedia.org/wiki/Albert_Camus Biografia in spagnolo]</ref>Inoltre, prende parte a numerosi convegni libertari contro la repressione degli anarchici in Spagna (in un'occasione dichiarerà  che la [[Spagna]] è la sua vera patria) e nei paesi dell'est Europa.  


Camus è in prima fila anche nella difesa degli anarchici [[Maurice Laisant]] e [[Louis Lecoin]]: il primo viene processato nel [[1955]] con l'accusa di aver affisso un manifesto in favore della pace in Indocina; il secondo invece era impegnatissimo in [[Francia]] nella campagna in favore dell'[[obiezione di coscienza]].
Camus è in prima fila anche nella difesa degli anarchici [[Maurice Laisant]] e [[Louis Lecoin]]: il primo viene processato nel [[1955]] con l'accusa di aver affisso un manifesto in favore della pace in Indocina; il secondo invece era impegnatissimo in [[Francia]] nella campagna in favore dell'[[obiezione di coscienza]].
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== Il pensiero ==
== Il pensiero ==
===L'assurdo e la rivolta===
===L'assurdo e la rivolta===
Tutta la riflessione di Camus parte dal tema dell'assurdo e della [[rivolta]] (sia [[metafisica]] che storica). Inizialmente aderisce al partito comunista, ma ben presto se ne distacca constatandone l'autoritarismo centralista. In ''[[Lo straniero]]'' egli esprime il concetto di estraneità  che separa l'uomo dal mondo. La realtà  è incomprensibile perché non ha alcun senso logico. L'uomo non è in grado di coglierne il senso. Ne ''[[Il mito di Sisifo]]'' Camus ribadisce l'assurdità  della vita (essa appare come l'inutile fatica di Sisifo), tuttavia il suicidio non è la soluzione di alcunché. L'unica risposta vera di fronte all'assurdità , è la non-rassegnazione: '''la [[rivolta]]'''. Per Camus la rivolta può assumere infinite modalità : filosofica, storica, politica, poetica. Inoltre tra la schiavitù accettata e la violenza rivoluzionaria, la vera [[libertà ]] è la creazione.
Tutta la riflessione di Camus parte dal tema dell'assurdo e della [[rivolta]] (sia [[metafisica]] che storica). Inizialmente aderisce al partito comunista, ma ben presto se ne distacca constatandone l'autoritarismo centralista. In ''[[Lo straniero]]'' egli esprime il concetto di estraneità  che separa l'uomo dal mondo. La realtà  è incomprensibile perché non ha alcun senso logico. L'uomo non è in grado di coglierne il senso. Ne ''[[Il mito di Sisifo]]'' Camus ribadisce l'assurdità  della vita (essa appare come l'inutile fatica di Sisifo), tuttavia il suicidio non è la soluzione di alcunché. L'unica risposta vera di fronte all'assurdità , è la non-rassegnazione: '''la [[rivolta]]'''. Per Camus la rivolta può assumere infinite modalità : filosofica, storica, politica, poetica. Inoltre tra la schiavitù accettata e la violenza rivoluzionaria, la vera [[libertà ]] è la creazione.


In ''[[La peste]]'' descrive i flagelli dell'umanità , contestando l'[[individualismo]] assoluto e promovendo, in sua vece, la [[solidarietà ]] e la socialità  umana. E se ne ''[[Il mito di Sisifo]]'' il concetto di rivolta era trattato da un punto di vista metafisico e individuale, ne ''[[L'uomo in rivolta]]'' approda a un concetto di rivolta che dall'[[Individuo|individuo]] va verso la collettività . La rivolta viene vista come l'unico modo per combattere l'assurdità  e l'ingiustizia della vita. La rivolta dà  una nuova interpretazione all'essere umano: «'''mi rivolto, dunque siamo'''».
In ''[[La peste]]'' descrive i flagelli dell'umanità , contestando l'[[individualismo]] assoluto e promovendo, in sua vece, la [[solidarietà ]] e la socialità  umana. E se ne ''[[Il mito di Sisifo]]'' il concetto di rivolta era trattato da un punto di vista metafisico e individuale, ne ''[[L'uomo in rivolta]]'' approda a un concetto di rivolta che dall'[[Individuo|individuo]] va verso la collettività . La rivolta viene vista come l'unico modo per combattere l'assurdità  e l'ingiustizia della vita. La rivolta dà  una nuova interpretazione all'essere umano: «'''mi rivolto, dunque siamo'''».


A metà  del XX secolo Camus comincia ad aver la sensazione di non aver saputo indicare una vera saggezza, e di essere pervenuto soltanto ad una cattiva coscienza. Per questo le sue ultime opere evidenziano un pessimismo cupo e privo di vie d'uscita.
A metà  del XX secolo Camus comincia ad aver la sensazione di non aver saputo indicare una vera saggezza, e di essere pervenuto soltanto ad una cattiva coscienza. Per questo le sue ultime opere evidenziano un pessimismo cupo e privo di vie d'uscita.
=== L'opposizione al totalitarismo ===
=== L'opposizione al totalitarismo ===
Durante tutta la sua vita Camus si è espressamente schierato attivamente contro tutte i [[totalitarismo|totalitarismi]]. Inizialmente si schiera affianco della Resistenza francese contro l'occupazione [[nazista]] della [[Francia]] durante la Seconda Guerra Mondiale, anche attraverso la direzione della famosa rivista ''[[Combat]]''. Contro l'occupazione tedesca scrisse:  
Durante tutta la sua vita Camus si è espressamente schierato attivamente contro tutte i [[totalitarismo|totalitarismi]]. Inizialmente si schiera affianco della Resistenza francese contro l'occupazione [[nazista]] della [[Francia]] durante la Seconda Guerra Mondiale, anche attraverso la direzione della famosa rivista ''[[Combat]]''. Contro l'occupazione tedesca scrisse:  
: «Adesso l'unico valore morale è il coraggio, che è utile qui per giudicare i burattini e chiacchieroni che pretendono di parlare in nome del popolo.» <ref>In ''[http://64.233.183.104/search?q=cache:becLSqP2AvMJ:query.nytimes.com/gst/fullpage.html%3Fres%3D9806EED9113FF93AA25751C1A961958260%26sec%3D%26spon%3D%26pagewanted%3Dall+Now+the+only+moral+value+is+courage,+which+is+useful+here+for+judging+the+puppets+and+chatterboxes&hl=en&ct=clnk&cd=1&gl=uk Camus's notebooks and letters, as quoted in 'Albert Camus A Life']'', di Olivier Todd". 64.233.183.104. Retrieved 17 Ottobre 2009.</ref>
: «Adesso l'unico valore morale è il coraggio, che è utile qui per giudicare i burattini e chiacchieroni che pretendono di parlare in nome del popolo.» <ref>In ''[http://64.233.183.104/search?q=cache:becLSqP2AvMJ:query.nytimes.com/gst/fullpage.html%3Fres%3D9806EED9113FF93AA25751C1A961958260%26sec%3D%26spon%3D%26pagewanted%3Dall+Now+the+only+moral+value+is+courage,+which+is+useful+here+for+judging+the+puppets+and+chatterboxes&hl=en&ct=clnk&cd=1&gl=uk Camus's notebooks and letters, as quoted in 'Albert Camus A Life']'', di Olivier Todd". 64.233.183.104. Retrieved 17 Ottobre 2009.</ref>


Finita la guerra, inizialmente auspica severità  estrema contro gli ex-collaborazionisti, ma poi si converte decisamente contro la pena di morte. La sua posizione contro ogni [[totalitarismo]], compreso quello bolscevico e [[marxista]], lo porterà  a frequenti scontri con Sartre che invece difendeva il [[totalitarismo]] sovietico. Camus ha sempre criticato e denunciato le atrocità  dell'Unione Sovietica, un sentimento evidente nel suo discorso del [[1957]], ''Il Sangue degli ungheresi'', enunciato per celebrare l'anniversario della [[rivoluzione ungherese del 1956]], schiacciato violentemente dall'Armata Rossa.
Finita la guerra, inizialmente auspica severità  estrema contro gli ex-collaborazionisti, ma poi si converte decisamente contro la pena di morte. La sua posizione contro ogni [[totalitarismo]], compreso quello bolscevico e [[marxista]], lo porterà  a frequenti scontri con Sartre che invece difendeva il [[totalitarismo]] sovietico. Camus ha sempre criticato e denunciato le atrocità  dell'Unione Sovietica, un sentimento evidente nel suo discorso del [[1957]], ''Il Sangue degli ungheresi'', enunciato per celebrare l'anniversario della [[rivoluzione ungherese del 1956]], schiacciato violentemente dall'Armata Rossa.
[[Image:Logo Fédération Anarchiste.jpg|200px|thumb|Logo [[Fédération Anarchiste]]]]
[[Image:Logo Fédération Anarchiste.jpg|200px|thumb|Logo [[Fédération Anarchiste]]]]
=== La vicinanza all'anarchismo ===
=== La vicinanza all'anarchismo ===


Molto vicino all'[[anarco-sindacalismo]] francese, Camus propone l'idea di un [[socialismo libertario|socialismo con una forte matrice libertaria]], poiché pensa che i concetti di dignità  umana e [[libertà ]] devono essere portati avanti parallelamente. Camus in realtà  sin già  prima della fine della guerra entra in contatto con diversi esponenti anarchici attivi nella stampa libertaria, tra questi: [[Rirette Maitrejean]], condirettrice del giornale « ''[[l'Anarchie]]'' » e più tardi collaboratrice in « ''[[Témoins]]'' », [[Maurice Joyeux]] e [[Maurice Laisant]] di « ''[[Monde libertaire]]'' », [[Jean-Paul Samson]] e [[Robert Proix]] della rivista culturale e [[antimilitarismo|antimilitarista]] « ''[[Témoins]]'' », [[Pierre Monatte]] e [[André Rosmer]] di « ''[[la Révolution prolétarienne]]'' », [[Louis Lecoin]] di « ''[[Défense de l'homme]]'' » e di « ''[[Liberté]]'' », [[Gaston Leval]] e [[Georges Fontenis]] del « ''[[Libertaire]]'' », [[Giovanna Caleffi|Giovanna Caleffi-Berneri]] di « ''[[Volontà ]]'' » ([[Italia]]) e [[José Ester Borrà s]] di « [[Solidaridad Obrera (rivista)|Solidaridad Obrera]] (Spagna). Camus ebbe inoltre contatti con alcuni giornali [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalisti]] svedesi (« ''[[Arbetaren]]'' »), tedeschi (« ''[[Die freie Gesellschaft]]'' ») e latino-americani (« ''[[Reconstruir]]'' » in [[Argentina]]).
Molto vicino all'[[anarco-sindacalismo]] francese, Camus propone l'idea di un [[socialismo libertario|socialismo con una forte matrice libertaria]], poiché pensa che i concetti di dignità  umana e [[libertà ]] devono essere portati avanti parallelamente. Camus in realtà  sin già  prima della fine della guerra entra in contatto con diversi esponenti anarchici attivi nella stampa libertaria, tra questi: [[Rirette Maitrejean]], condirettrice del giornale « ''[[l'Anarchie]]'' » e più tardi collaboratrice in « ''[[Témoins]]'' », [[Maurice Joyeux]] e [[Maurice Laisant]] di « ''[[Monde libertaire]]'' », [[Jean-Paul Samson]] e [[Robert Proix]] della rivista culturale e [[antimilitarismo|antimilitarista]] « ''[[Témoins]]'' », [[Pierre Monatte]] e [[André Rosmer]] di « ''[[la Révolution prolétarienne]]'' », [[Louis Lecoin]] di « ''[[Défense de l'homme]]'' » e di « ''[[Liberté]]'' », [[Gaston Leval]] e [[Georges Fontenis]] del « ''[[Libertaire]]'' », [[Giovanna Caleffi|Giovanna Caleffi-Berneri]] di « ''[[Volontà ]]'' » ([[Italia]]) e [[José Ester Borrà s]] di « [[Solidaridad Obrera (rivista)|Solidaridad Obrera]] (Spagna). Camus ebbe inoltre contatti con alcuni giornali [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalisti]] svedesi (« ''[[Arbetaren]]'' »), tedeschi (« ''[[Die freie Gesellschaft]]'' ») e latino-americani (« ''[[Reconstruir]]'' » in [[Argentina]]).


Quando il segretario generale della [[Fédération Anarchiste]], [[Georges Fontenis]], recensì il suo libro su ''[[Le Libertaire]]'' gli fu chiesto se ''La rivolta'' di Camus fosse uguale a quella anarchica, egli rispose che SI lo era. L'influenza esercitata da [[Nietzsche]] è ben nota, infatti il suo saggio più celebre, ''L'uomo in rivolta'', presenta una visione del mondo e della sua storia di tendenza anarchica, [[Anarchismo e Friedrich Nietzsche|influenzata tanto da Nietzsche]] quanto da [[Max Stirner]]:
Quando il segretario generale della [[Fédération Anarchiste]], [[Georges Fontenis]], recensì il suo libro su ''[[Le Libertaire]]'' gli fu chiesto se ''La rivolta'' di Camus fosse uguale a quella anarchica, egli rispose che SI lo era. L'influenza esercitata da [[Nietzsche]] è ben nota, infatti il suo saggio più celebre, ''L'uomo in rivolta'', presenta una visione del mondo e della sua storia di tendenza anarchica, [[Anarchismo e Friedrich Nietzsche|influenzata tanto da Nietzsche]] quanto da [[Max Stirner]]:
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== Citazioni ==
== Citazioni ==
*«Sentire la propria vita, la propria rivolta e la propria libertà  il più intensamente possibile, equivale a vivere il più possibile» (Albert Camus)
*«Sentire la propria vita, la propria rivolta e la propria libertà  il più intensamente possibile, equivale a vivere il più possibile» (Albert Camus)
*«Non subire nè usufruire dei mezzi d'oppressione» (Albert Camus)
*«Non subire nè usufruire dei mezzi d'oppressione» (Albert Camus)
*«Non esiste amore per la vita senza la disperazione di vivere» (Albert Camus)
*«Non esiste amore per la vita senza la disperazione di vivere» (Albert Camus)
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*«La speranza equivale alla rassegnazione e vivere non è rassegnarsi» (A.Camus)
*«La speranza equivale alla rassegnazione e vivere non è rassegnarsi» (A.Camus)
*«La passione reale del 20 secolo è la servitù» (A.Camus)
*«La passione reale del 20 secolo è la servitù» (A.Camus)
*«La società  del denaro e dello sfruttamento non ha mai avuto il compito che io sappia di far regnare la libertà  e la giustizia»''"(A. Camus)
*«La società  del denaro e dello sfruttamento non ha mai avuto il compito che io sappia di far regnare la libertà  e la giustizia»''"(A. Camus)
*«Il mondo in cui vivo mi ripugna, ma mi sento solidale con le persone che vi soffrono» (A.Camus)
*«Il mondo in cui vivo mi ripugna, ma mi sento solidale con le persone che vi soffrono» (A.Camus)
*«Ma esiste un'altra razza di uomini che ci aiuta a respirare, che ha sempre posto la propria esistenza e libertà  solo nella libertà  e nella felicità  di tutti, che trova quindi fin nelle sconfitte le ragioni per vivere e per amare. Questi, anche se vinti, non saranno mai soli» (A.Camus)
*«Ma esiste un'altra razza di uomini che ci aiuta a respirare, che ha sempre posto la propria esistenza e libertà  solo nella libertà  e nella felicità  di tutti, che trova quindi fin nelle sconfitte le ragioni per vivere e per amare. Questi, anche se vinti, non saranno mai soli» (A.Camus)
* «Questa fede è la libertà , la libertà  folle come l'amore che viene detto tale,la grande passione carnale che, allo stesso tempo,travolge e giustifica tutto. Ma è anche la fatica spossante di tutti i giorni, per palesare i limiti dell'uomo e confrontarsi senza posa con la smisurata oppressione» (A.Camus)
* «Questa fede è la libertà , la libertà  folle come l'amore che viene detto tale,la grande passione carnale che, allo stesso tempo,travolge e giustifica tutto. Ma è anche la fatica spossante di tutti i giorni, per palesare i limiti dell'uomo e confrontarsi senza posa con la smisurata oppressione» (A.Camus)


== Note ==
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