John Cage: differenze tra le versioni

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: «Cage era convinto, e lo dichiarò molte volte, che i grandi ideali dell'anarchismo filosofico del secolo scorso [XIX secolo N.d.R.], in America, ideali ai quali faceva specifico riferimento, erano tramontati senza possibilità  di recupero, senza speranza di ritorno. [...] Al di là  di ogni anarchismo politico, in ogni caso, manteneva tutta la sua forza, quello spirito anarchico che la cultura e l'arte erano in grado di conservare e rilanciare e approfondire senza tregua. La missione del poeta, per Cage, era, in essenza, la riproposta continua del valore dell'insubordinazione e della rivolta. Se l'anarchismo può apparire, ormai, politicamente impraticabile, è praticabile artisticamente, e l'esercizio estetico, in generale, fa corpo con l pratica concreta dell'anarchia, che è il suo esclusivo contenuto concreto di verità . E non si tratta affatto di una qualche sublimazione compensatoria, di un risarcimento dimidiato sul terreno intellettuale. Al contrario, quello che veramente importa è conservare intatto, anzi accrescere di continuo, nell'arte, il nucleo vivo e insopprimibile di quel messaggio civile, operando sopra la mente degli uomini attraverso i suoni e le immagini, le parole e i gesti, così da ricondurli, oltre ogni sospensione e rottura, empirica e provvisoria, alla volontà  e alla capacità  di modificare le proprie convinzioni e convenzioni, le idee e le percezioni, reinstaurando la fedeltà  a quella visione del mondo che l'anarchia propone, e ristrutturando il consenso a quell'utopia, reinducendone la tangibile praticabilità . [...] L'arte, anzi, nel momento stesso in cui l'immediatezza politica dell'anarchismo sembra irrealizzabile, non offre un semplice surrogato tattico, ma addita una strategia superiore. Al miraggio di un sovvertimento frontale si può contrapporre, se così possiamo dire, una tenace e non violenta guerra di posizione.».
: «Cage era convinto, e lo dichiarò molte volte, che i grandi ideali dell'anarchismo filosofico del secolo scorso [XIX secolo N.d.R.], in America, ideali ai quali faceva specifico riferimento, erano tramontati senza possibilità  di recupero, senza speranza di ritorno. [...] Al di là  di ogni anarchismo politico, in ogni caso, manteneva tutta la sua forza, quello spirito anarchico che la cultura e l'arte erano in grado di conservare e rilanciare e approfondire senza tregua. La missione del poeta, per Cage, era, in essenza, la riproposta continua del valore dell'insubordinazione e della rivolta. Se l'anarchismo può apparire, ormai, politicamente impraticabile, è praticabile artisticamente, e l'esercizio estetico, in generale, fa corpo con l pratica concreta dell'anarchia, che è il suo esclusivo contenuto concreto di verità . E non si tratta affatto di una qualche sublimazione compensatoria, di un risarcimento dimidiato sul terreno intellettuale. Al contrario, quello che veramente importa è conservare intatto, anzi accrescere di continuo, nell'arte, il nucleo vivo e insopprimibile di quel messaggio civile, operando sopra la mente degli uomini attraverso i suoni e le immagini, le parole e i gesti, così da ricondurli, oltre ogni sospensione e rottura, empirica e provvisoria, alla volontà  e alla capacità  di modificare le proprie convinzioni e convenzioni, le idee e le percezioni, reinstaurando la fedeltà  a quella visione del mondo che l'anarchia propone, e ristrutturando il consenso a quell'utopia, reinducendone la tangibile praticabilità . [...] L'arte, anzi, nel momento stesso in cui l'immediatezza politica dell'anarchismo sembra irrealizzabile, non offre un semplice surrogato tattico, ma addita una strategia superiore. Al miraggio di un sovvertimento frontale si può contrapporre, se così possiamo dire, una tenace e non violenta guerra di posizione.».
==Note==
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== Opere ==
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