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===L'ontologia=== | ===L'ontologia=== | ||
L'[[ontologia]] è la disciplina filosfica che indaga su cosa esiste, cosa è la [[ | L'[[ontologia]] è la disciplina filosfica che indaga su cosa esiste, cosa è la [[realtà]]. Si tratta di uno studio dell'essere che va al di là della conoscenza sensibile e della psiche. Fondamento della disciplina è dunque la ricerca dell'essere in quanto tale. | ||
===La metafisica=== | ===La metafisica=== | ||
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==Anarchismo filosofico== | ==Anarchismo filosofico== | ||
L'[[anarchismo]] filosofico trova le proprie origini nel [[Scuola cinica|Cinismo]] e in particolare in [[Diogene di Sinope]] (412 - 323 a.c), sprezzatore delle convenzioni sociali e delle istituzioni riconosciute. In senso più specifico, come rifiuto dello [[Stato]] e strutturazione più articolata del pensiero, l'[[anarchismo]] nasce col pensatore e politico inglese [[William Godwin]] (1756-1836) che vede nella [[ | L'[[anarchismo]] filosofico trova le proprie origini nel [[Scuola cinica|Cinismo]] e in particolare in [[Diogene di Sinope]] (412 - 323 a.c), sprezzatore delle convenzioni sociali e delle istituzioni riconosciute. In senso più specifico, come rifiuto dello [[Stato]] e strutturazione più articolata del pensiero, l'[[anarchismo]] nasce col pensatore e politico inglese [[William Godwin]] (1756-1836) che vede nella [[libertà]] individuale assoluta la soluzione dei problemi sociali, insieme al rifiuto della monarchia. Nel [[1793]] egli pubblica ''An Enquiry Concerning the Principles of Political Justice and its Influence on General Virtue and Happiness'' (''Analisi sui principi della giustizia politica e la sua influenza sulla virtù e sulla felicità collettiva''). Si tratta di un trattato ispirato al razionalismo illuminista laicista in una prospettiva di organizzazione sociale non statualizzata. Ciò che caratterizza il pensiero di [[William Godwin|Godwin]] è un po' ciò che sta alla base di tutto il pensiero anarchico, cioè che l'individualità non venga mai mortificata dalla collettivizzazione in senso comunista, com'era stato per esempio teorizzato da [[Jean Meslier]], [[Morelly]] e [[Dom Deschamps]]. | ||
[[Image:Proudhon.gif|left|thumb|[[Pierre-Joseph Proudhon]]]] | [[Image:Proudhon.gif|left|thumb|[[Pierre-Joseph Proudhon]]]] | ||
Ma è soprattutto con [[Pierre-Joseph Proudhon]] (1809-1865) che l'[[anarchismo]] prende delle strade definite. Egli nel [[1840]] presenta all'Accademia di Besançon la celebre memoria dal titolo ''Che cos'è la proprietà ? ovvero Ricerche sul principio del diritto e del governo.'' In esso la proprietà come istituto riconosciuto dallo stato in termini ingiusti compromette l'essenza stessa dello [[Stato|stato]]. Per lui sono contraddittori e inconsistenti anche il consenso universale, la legislazione del lavoro, i diritti riconosciuti. Il problema di Proudhon è l'analisi dei privilegi sociali in rapporto ai doveri e la legittimità del possedere i mezzi di produzione dal godimento illecito dei frutti del lavoro. | Ma è soprattutto con [[Pierre-Joseph Proudhon]] (1809-1865) che l'[[anarchismo]] prende delle strade definite. Egli nel [[1840]] presenta all'Accademia di Besançon la celebre memoria dal titolo ''Che cos'è la proprietà ? ovvero Ricerche sul principio del diritto e del governo.'' In esso la proprietà come istituto riconosciuto dallo stato in termini ingiusti compromette l'essenza stessa dello [[Stato|stato]]. Per lui sono contraddittori e inconsistenti anche il consenso universale, la legislazione del lavoro, i diritti riconosciuti. Il problema di Proudhon è l'analisi dei privilegi sociali in rapporto ai doveri e la legittimità del possedere i mezzi di produzione dal godimento illecito dei frutti del lavoro. | ||
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[[Image:I_am_not_man.jpg|thumb|150 px|''I Am Not A Man, I Am Dynamite! Friedrich Nietzsche and the Anarchist Tradition'' di [[John Moore]]]] | [[Image:I_am_not_man.jpg|thumb|150 px|''I Am Not A Man, I Am Dynamite! Friedrich Nietzsche and the Anarchist Tradition'' di [[John Moore]]]] | ||
Se [[Feuerbach]] prima di lui aveva criticato sia lo statualismo hegeliano che le istituzioni religiose, Stirner va oltre nel rivendicare all'io i diritti della sua unicità . Un'unicità che si erge sovrana contro tutte le limitazioni, comprese quelle del [[comunismo]], in favore della collettività . L'io l'unico irripetibile e irriducibile, che non può esser mortificato da nessuna istituzione, non subordinabile e non strumentalizzabile a fini che esulino l'[[Individuo| | Se [[Feuerbach]] prima di lui aveva criticato sia lo statualismo hegeliano che le istituzioni religiose, Stirner va oltre nel rivendicare all'io i diritti della sua unicità . Un'unicità che si erge sovrana contro tutte le limitazioni, comprese quelle del [[comunismo]], in favore della collettività . L'io l'unico irripetibile e irriducibile, che non può esser mortificato da nessuna istituzione, non subordinabile e non strumentalizzabile a fini che esulino l'[[Individuo|individualità]] sovrana stessa. La [[libertà]] è un assoluto non concedibile da nulla e nessuno, [[libertà]] e [[Individualismo|individualità]] sono la stessa cosa. Non basta dichiararsi od essere dichiarati liberi, occorre che la libertà coincida con la volizione individuale. La libertà non è un ideale ma una "realtà d'uso". Ognuno di noi è libero nella misura in cui esercita la propria libertà a favore di se stesso. | ||
L'egoismo individualistico di Stirner non è solipsismo, ma implica un rapporto fraterno e integrativo con altri "io". Lo [[Stato]], la [[Chiesa]] vanno rifiutati perché limitano la mia libertà di realizzarmi come "unico" in quanto mi includono in una collettività forzata e non scelta. Intorno all'unico stanno altri unici, con pari diritti, con cui confrontarsi per migliorare sinergicamente l'unicità e l'individualità di ognuno. Tra istituzioni pubbliche in generale e libertà individuale non esiste alcun rapporto né alcuna compatibilità . Le leggi, formulate fuori della mia volontà , sono difficilmente compatibili con la mia individualità . | L'egoismo individualistico di Stirner non è solipsismo, ma implica un rapporto fraterno e integrativo con altri "io". Lo [[Stato]], la [[Chiesa]] vanno rifiutati perché limitano la mia libertà di realizzarmi come "unico" in quanto mi includono in una collettività forzata e non scelta. Intorno all'unico stanno altri unici, con pari diritti, con cui confrontarsi per migliorare sinergicamente l'unicità e l'individualità di ognuno. Tra istituzioni pubbliche in generale e libertà individuale non esiste alcun rapporto né alcuna compatibilità . Le leggi, formulate fuori della mia volontà , sono difficilmente compatibili con la mia individualità . | ||
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*[[Anarchismo]] | *[[Anarchismo]] | ||
*[[ | *[[Individualità]] | ||
*[[Totalitarismo]] | *[[Totalitarismo]] | ||
*[[Androcrazia]] | *[[Androcrazia]] |