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Pouget in ogni caso si distingue sempre per la chiarezza del linguaggio e per l'ampiezza delle sue vedute. Il suo punto fermo era la questione dell'azione e dell'organizzazione sindacale. Scrive nella ''[[Voix du peuple]]'': «Il miglioramento strappato ai privilegi è proporzionale alla coscienza dei lavoratori, al loro grado di coesione, alla loro resistenza». | Pouget in ogni caso si distingue sempre per la chiarezza del linguaggio e per l'ampiezza delle sue vedute. Il suo punto fermo era la questione dell'azione e dell'organizzazione sindacale. Scrive nella ''[[Voix du peuple]]'': «Il miglioramento strappato ai privilegi è proporzionale alla coscienza dei lavoratori, al loro grado di coesione, alla loro resistenza». | ||
Nel [[1906]] partecipa all'elaborazione della [[Congresso di Amiens|Charte d'Amiens]], risultato dell'omonimo congresso. Dopo avere collaborato a numerosi giornali, insieme a [[Victor Griffuelhes| Griffuelhes]] e [[Pierre Monatte|Monatte]] pubblica | Nel [[1906]] partecipa all'elaborazione della [[Congresso di Amiens|Charte d'Amiens]], risultato dell'omonimo congresso. Dopo avere collaborato a numerosi giornali, insieme a [[Victor Griffuelhes| Griffuelhes]] e [[Pierre Monatte|Monatte]] pubblica nuovo quotidiano: «Révolution», che cesserà le pubblicazioni dopo due mesi (marzo [[1909]]). Pouget, certamente per stanchezza, ma anche a causa della deriva riformista della [[CGT]] che l'aveva messo in minoranza, cessa la militanza e si ritira a vita privata fino alla sua morte avvenuta il [[21 luglio]] [[1931]]. | ||
== Il pensiero e l'azione == | == Il pensiero e l'azione == |