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Il fondamento della dottrina di Saint Simon (destinata a più grandi e diversi sviluppi), è quella per cui '''la storia è regolata da una legge di progresso''', non lineare, in un alternarsi di epoche "organiche" (una società organica per Saint-Simon è quella con un sistema di valori coerenti e ben determinati) ed epoche "critiche" (in cui la società arriva al punto di rinnegare gli stessi principi su cui prima si fondava); così come il monoteismo mise in crisi l'età organica del politeismo, la Riforma, la [[Rivoluzione Francese]], e specialmente lo sviluppo della scienza hanno messo in crisi l'età organica del [[Medioevo]]. | Il fondamento della dottrina di Saint Simon (destinata a più grandi e diversi sviluppi), è quella per cui '''la storia è regolata da una legge di progresso''', non lineare, in un alternarsi di epoche "organiche" (una società organica per Saint-Simon è quella con un sistema di valori coerenti e ben determinati) ed epoche "critiche" (in cui la società arriva al punto di rinnegare gli stessi principi su cui prima si fondava); così come il monoteismo mise in crisi l'età organica del politeismo, la Riforma, la [[Rivoluzione Francese]], e specialmente lo sviluppo della scienza hanno messo in crisi l'età organica del [[Medioevo]]. | ||
Nella sua società ideale egli attribuisce un ruolo centrale e imprescindibile ai tecnici, agli imprenditori e agli scienziati piuttosto che ai funzionari pubblici, politici e religiosi, che possono essere facilmente reperibili e sostituibili. Saint-Simon relaziona in maniera indissolubile i problemi di natura economica con quelli di natura politica e quindi ritiene che una società [[etica]] possa realizzarsi solo con un riconoscimento equo del valore del lavoro dell'[[individuo]] e con un'opportuna distribuzione della ricchezza. Per questo [[Karl Marx|Marx]] lo elogia, poichè lo ritiene uno dei primi filosofi ad aver compreso la divisione della società in classi e le conseguenze derivanti dalla [[La proprietà |proprietà privata]], tuttavia, sempre secondo Marx egli ha il limite di non individuare nel proletariato la sua funzione storica | Nella sua società ideale egli attribuisce un ruolo centrale e imprescindibile ai tecnici, agli imprenditori e agli scienziati piuttosto che ai funzionari pubblici, politici e religiosi, che possono essere facilmente reperibili e sostituibili. Saint-Simon relaziona in maniera indissolubile i problemi di natura economica con quelli di natura politica e quindi ritiene che una società [[etica]] possa realizzarsi solo con un riconoscimento equo del valore del lavoro dell'[[individuo]] e con un'opportuna distribuzione della ricchezza. Per questo [[Karl Marx|Marx]] lo elogia, poichè lo ritiene uno dei primi filosofi ad aver compreso la divisione della società in classi e le conseguenze derivanti dalla [[La proprietà |proprietà privata]], tuttavia, sempre secondo Marx egli ha il limite di non individuare nel proletariato la sua funzione storica e antagonista della borghesia. | ||
Il filosofo francese auspica un ritorno ad un cristianesimo vecchia maniera, non dogmatico e fondato sull'amore libero e spontaneo tra le persone, dando vita ad un corrente di pensiero religiosa, il ''saint-simonesimo'', che ebbe anche fortissimi tratti mistici. Il saint-simonesimo riuscirà negli anni successivi ad avere notevoli influenze in [[Francia]], sia nello sviluppo delle correnti socialiste che in quelle di natura imprenditoriale, promuovendo lo sviluppo scientifico e l'industrializzazione. | Il filosofo francese auspica un ritorno ad un cristianesimo vecchia maniera, non dogmatico e fondato sull'amore libero e spontaneo tra le persone, dando vita ad un corrente di pensiero religiosa, il ''saint-simonesimo'', che ebbe anche fortissimi tratti mistici. Il saint-simonesimo riuscirà negli anni successivi ad avere notevoli influenze in [[Francia]], sia nello sviluppo delle correnti socialiste che in quelle di natura imprenditoriale, promuovendo lo sviluppo scientifico e l'industrializzazione. |