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Il partito era affiancato da due organizzazioni paramilitari: le [[SS]] (squadre di sicurezza) guidate da [[Heinrich Himmler]] e le [[SA]] (squadre d'assalto o camicie brune). Queste ultime, in quanto espressione dei ceti piccolo borghesi e promulgatori di una rivoluzione vagamente “socialisteggiante”, furono liquidate dalle [[SS]] e dalla [[Gestapo]] la notte del [[30 giugno]] [[1934]], passata alla storia come «la notte dei lunghi coltelli». | Il partito era affiancato da due organizzazioni paramilitari: le [[SS]] (squadre di sicurezza) guidate da [[Heinrich Himmler]] e le [[SA]] (squadre d'assalto o camicie brune). Queste ultime, in quanto espressione dei ceti piccolo borghesi e promulgatori di una rivoluzione vagamente “socialisteggiante”, furono liquidate dalle [[SS]] e dalla [[Gestapo]] la notte del [[30 giugno]] [[1934]], passata alla storia come «la notte dei lunghi coltelli». | ||
Dopo un fallito tentativo d'insurrezione a Monaco di Baviera ([[8 novembre]] [[1923]]), il nazionalsocialismo abbandonò i metodi rivoluzionari per mettersi sul terreno della più formale legalità attraverso la riorganizzazione del partito secondo modi simili a quelli [[militari]]. Dopo l'elezione alla presidenza dell'ex maresciallo Hindenburg (elezioni del [[1925]]), in seguito alla vittoria alle elezioni dei conservatori e dopo una serie di crisi economiche conseguenti alla crisi della Borsa di New York del [[1929]], il | Dopo un fallito tentativo d'insurrezione a Monaco di Baviera ([[8 novembre]] [[1923]]), il nazionalsocialismo abbandonò i metodi rivoluzionari per mettersi sul terreno della più formale legalità attraverso la riorganizzazione del partito secondo modi simili a quelli [[militari]]. Dopo l'elezione alla presidenza dell'ex maresciallo Hindenburg (elezioni del [[1925]]), in seguito alla vittoria alle elezioni dei conservatori e dopo una serie di crisi economiche conseguenti alla crisi della Borsa di New York del [[1929]], il nazionalsocialismo salì al potere il [[30 gennaio]] [[1933]], giorno in cui Hitler assunse la carica di "Cancelliere del Reich". Poche settimane dopo, approfittando dell'[[incendio del Reichstag]] ([[27 febbraio]] [[1933]]), sede del Parlamento tedesco, attribuito ai [[Marinus van der Lubbe|comunisti]], ma che in realtà forse fu una manovra degli stessi nazisti, Hitler consolidò la propria dittatura promulgando una serie di leggi che abolivano i principali diritti civili. | ||
== La dittatura == | == La dittatura == |